Livelli scuola sci: bastano a valutare la capacità di affrontare i vari pendii?

ce gente che si fa il lussari, pista da coppa del mondo femminile, che è un bronzo avanzato..
i livelli poco contano con il riuscire a fare o meno una pista..
contano più coraggio e spregiudicatezza.
insomma un conto è fare...un conto è sciare in SICUREZZA su una nera, rossa, blu...
che in parole povere si traduce in chi scia lungo le piste e chi perde solo quota lungo le piste...
 
Vipergino, trovo impeccabile il tuo ragionamento, ma c'è una considerazione di fondo da fare: il livello argento espresso da uno sciatore che ha approcciato da poco la sciata a sci paralleli, è molto più incerto e insicuro di quello espresso da un maestro...

Molto spesso i maestri ti dicono: "facciamo delle esecuzioni del livello argento base", il che può presupporre di aver raggiunto quel livello... quando in realtà è un "obiettivo da raggiungere", da qui molti fraintendimenti....

E aggiungo anche: saper impostare una sciata a sci paralleli, non vuol certo dire essere in grado di affrontare qualsivoglia tipo di pendio... certamente questo è vero per chi ha iniziato a sciare da poco, e c'è da riflettere come, con gli attrezzi moderni, si sia oggigiorno in grado di "bruciare le tappe" sotto il profilo del livello tecnico, ma non sempre questo va di pari passo con la capacità di saper interpretare e affrontare un pendio, al modo che il livello tecnico attribuito al gesto tecnico, lascerebbe supporre... (spero di esser stato chiaro... l'ho detto in modo sicuramente un po' contorto :-?)

contorto ma "sentito" in quanto rispecchia più o meno la mia minima esperienza, che pur se minima per me rappresenta il primo cent di Paperon de Paperoni

Secondo la mia poca esperienza come "allieva Adulta" per la poca esperienza acquisita ho potuto constatare quanto segue.

Mi spiego: esistono vari tipi di discenti nel turistico, personalmente ho avuto modo di incontrare solo questi, magari ce ne sono altri:

1) casuali progressive: cioè che provano a sciare e poi trovandolo "appassionante" si motivano e impegnano affrontando la loro ignoranza con voglia di apprendere e fare esperienza e cercando di accumulare molte esperienze didattiche per far sì che non si formino da subito automatismi sbagliati, difficili da correggere poi; affrontare le diverse situazioni e tipologie di neve con una "guida" rappresenta una scorciatoia per fare meno errori e raggiungere, si spera, i propri limitati risultati in un tempo più breve e con maggiore sicurezza. Una volta appreso il gesto tecnico sarà l'esperienza e la costanza della pratica che ne faranno uno sciatore esperto! Per il gesto tecnico in media penso ci vogliano 5 o 6 anni di scuola e pratica guidata più o meno, per l'esperienza non si finisce mai, e la tecnica imparata verrà metabolizzata, sperimentata ed affinata! (questo in sostanza quello che penso di me per cui mi sento di appartenere a questa categoria work-in-progress)

2) occasionali anche con inizi infantili con una sciata sicura dovuta alla precocità dell'apprendimento ma a cui non interessa impegnarsi oltre la settimana bianca e non interessa progredire ma godono delle meravigliose giornate sulla neve con un atteggiamento rilassato e vacanziero!

3) avanzati motivati che dedicano a questo sport impegno, costanza e continuo studio teorico e pratico, aggiornando il loro stile!

4) ho amici old style che amano rimanere tali!:MULLET
 
E' questa la cosa che mi lascia più perplesso, per me (ma magari è una c....a) uno sciatore di livello x dovrebbe essere in grado di esprimere il suo livello su quasi tutti i pendii e con quasi tutti i fondi (es. lasciando perdere le piste barrate o il pieno di bombardini), non solo su piste ampie tirate come bigliardi con neve perfetta e di pendenza media; ad esempio un "oro base" che sa tirare curve in conduzione solo nelle condizioni scritte sopra e che su un muretto con gobbe va in crisi per me non è un oro base, non so se mi spiego.

Padrone di considerare oro base chi vuoi. Cio' che mi preme sottolineare e' solo che una progressione didattica (che ha come fine la descrizione delle abilita' che servono a migliorare verso il prossimo livello, esercizi per ottenerlo compresi) non e' adatta a stabilire dei livelli di difficolta' (come quelli che traspaiono dal discorso "piste").

Servirebbe una scala di difficolta' che includa tutte quelle variabili che hanno influenza. Alcune facili da definire e misurabili (la pendenza), altre meno (la neve, per esempio). Una volta che questa sia definita allora potremmo dire: "un oro base e' un oro base se e solo se sa eseguire le curve da oro base su TUTTI i livelli di difficolta'".

E a questo punto, dopo il ragionamento logico necessario per arrivare fino a qui, mi chiedo: e chi se ne f...? Tradotto, a cosa serve?
Tanto se qualcuno si presenta a una scuola di sci non e' che non gli insegnano l'oro avanzato se prima non ha dimostrato di sapere "fare" l'oro base su tutti i gradi di difficolta'. No, lo portano su una pista e gli spiegano degli esercizi tratti dalla progressione, stop.

Se invece serve a discutere sul forum e' un'altra cosa. :D
 
ce gente che si fa il lussari, pista da coppa del mondo femminile, che è un bronzo avanzato..
i livelli poco contano con il riuscire a fare o meno una pista..
contano più coraggio e spregiudicatezza.
insomma un conto è fare...un conto è sciare in SICUREZZA su una nera, rossa, blu...
che in parole povere si traduce in chi scia lungo le piste e chi perde solo quota lungo le piste...
Baldax, il maestro sei tu per cui può darsi che io continui a dire ca...te, ma un bronzo avanzato (per citare un livello ) usando curve a spazzaneve, virate e diagonali con controllo dello spigolo non dovrebbe riuscire a scendere quasi ovunque controllando direzione e velocità e quindi in sicurezza?
PS
E' vero che molte volte per scendere ci vuole più coraggio (o incoscienza) che bravura, ma in tal caso si prendono e si fanno prendere ad altri dei bei rischi.
 
ma un bronzo avanzato (per citare un livello ) usando curve a spazzaneve, virate e diagonali con controllo dello spigolo non dovrebbe riuscire a scendere quasi ovunque controllando direzione e velocità e quindi in sicurezza?
PS
E' vero che molte volte per scendere ci vuole più coraggio (o incoscienza) che bravura, ma in tal caso si prendono e si fanno prendere ad altri dei bei rischi.

a spazzaneve ci scendi ovunque volendo...però devi aver della gambe atomiche..
già con la virata facendo una bella diagonale a sci paralleli sarebbe più facile...
però non le fai una nera in sicurezza...poi se ce ghiaccio o altro è la fine...
 

.

Concordo in linea di massima con Drey nel rispondere "no" al quesito-titolo del topic, nel senso che se parliamo di "capacità di affrontare un pendio" subentrano considerazioni muscolari, di paura/disinvoltura, di età anagrafica, etc etc tali da mescolare le carte in tavola, e molto.

Argento base ad esempio:
parliamo di un quattordicenne allenato, spericolato, che pur sciando una sola settimana all'anno, lo fa da anni...... o parliamo di un cinquantenne che ha deciso di imparare in tarda età, non allenato, giustamente ( e saggiamente ) fifone :D ?

Tutto questo per dire che, come correttamente rilevato da Baldax, se si vuole affronatare una certa pista in completa sicurezza bisognerebbe porsi qualche domanda in + ( e fare valutazioni un po' più articolate ) del livello metallico.

"sono argento base quindi posso fare le nere" è un ragionamento che rischia di essere pericoloso :-?
 
Ritengo anch'io che la corrispondenza livello e capacità di affrontare piste e difficoltà non sia molto indicativa...
Ho infatti portato il mio esempio di sciatore purtroppo tecnicamente scarso, perchè ho preso lezioni solo da bambino e poi mi sono concentrato solo sul divertimento (facendo anche ben più di una cagata con gli amici verso i 15/17 anni) che però ha smesso di preoccuparsi di che colore di pista va ad affrontare dalla terza media o forse anche prima.:D
Vi giuro che le scendo in totale sicurezza in tutte le condizioni e non facendo una curva ogni quarto d'ora, ma bensì in scioltezza.
Con questo non voglio denigrare la tecnica, anzi...
Purtroppo l'ho scoperta solo l'hanno scorso grazie a skiforum ed ora il mio obiettivo è quello di migliorare, anche perchè non si hanno vent'anni tutta la vita e credo che con l'avanzare dell'età la tecnica diventi sempre più importante per riuscire a sciare in sicurezza e divertendosi.
 
a spazzaneve ci scendi ovunque volendo...però devi aver della gambe atomiche..
già con la virata facendo una bella diagonale a sci paralleli sarebbe più facile...
però non le fai una nera in sicurezza...poi se ce ghiaccio o altro è la fine...

Più facile certamente, però se lo spazzaneve è fatto bene puoi farti non 1 ma 10 piste.
Il ghiaccio è una brutta bestia però anche su quello bisogna imparare ad andarci, e non serve avere delle lamine "rasoio" per stare in piedi, certo aiutano ma serve altro. Gli attrezzi più corti sono più maneggevoli, più moderni in termini di rigidezza torsionale )specie di spatola) ma devono essere sfruttati per tuta la loro lunghezza e tutti e due per avere il massimo risultato. Il ghiaccio esalta tutto ciò, e fa uscire le magagne. Fatto mai allenamenti sul ghiaccione con lamine finite? mi han fatto fare pure questo (li possino....) però alla lunga mi è servito. Sarà che il mio tipo di sciata si esprime bene sul duro, piuttosto della "pappa" primaverile preferisco il ghiaccio verde.

Per quanto riguarda l'apprendimento lancio una provocazione (ma neanche tanto) sul discorso "lezioni".
Quante volte avete visto un maestro insegnare (a grandi e piccoli) come si cammina con gli scarponi e come si trasportano gli sci? E' possibile vedere sciatori anche discreti che portano gli sci e i bastoncini per strada come una borsa del supermercato se non peggio? Possibile vedere gente che fa corsi su corsi che non sa indossare correttamente gli scarponi? Oppure che non sa rimettere gli sci dopo una caduta specialmente se in pendenza? Oppure che non sa ancora impugnare corrattemente il bastoncino? O non sanno fare nemmeno scaletta? (troppa fatica eh....).
Boh, sarò anche nostalgico ma al tempo queste erano le prime cose che si insegnavano, soprattutto ai bambini si insegnava ad "arrangiarsi". Sono masochista se sto insegnando a mio figlio di 3 anni e mezzo come si cammina e come si portano gli sci in questi giorni in giardino? Rischio che mi suoni il campanello il Telefono Azzurro?
Datemi conforto perchè la moglie minaccia di chiamare la ASL........sob sob.... ;-))

Cris
 
Più facile certamente, però se lo spazzaneve è fatto bene puoi farti non 1 ma 10 piste.
Il ghiaccio è una brutta bestia però anche su quello bisogna imparare ad andarci, e non serve avere delle lamine "rasoio" per stare in piedi, certo aiutano ma serve altro. Gli attrezzi più corti sono più maneggevoli, più moderni in termini di rigidezza torsionale )specie di spatola) ma devono essere sfruttati per tuta la loro lunghezza e tutti e due per avere il massimo risultato. Il ghiaccio esalta tutto ciò, e fa uscire le magagne. Fatto mai allenamenti sul ghiaccione con lamine finite? mi han fatto fare pure questo (li possino....) però alla lunga mi è servito. Sarà che il mio tipo di sciata si esprime bene sul duro, piuttosto della "pappa" primaverile preferisco il ghiaccio verde.

Per quanto riguarda l'apprendimento lancio una provocazione (ma neanche tanto) sul discorso "lezioni".
Quante volte avete visto un maestro insegnare (a grandi e piccoli) come si cammina con gli scarponi e come si trasportano gli sci? E' possibile vedere sciatori anche discreti che portano gli sci e i bastoncini per strada come una borsa del supermercato se non peggio? Possibile vedere gente che fa corsi su corsi che non sa indossare correttamente gli scarponi? Oppure che non sa rimettere gli sci dopo una caduta specialmente se in pendenza? Oppure che non sa ancora impugnare corrattemente il bastoncino? O non sanno fare nemmeno scaletta? (troppa fatica eh....).
Boh, sarò anche nostalgico ma al tempo queste erano le prime cose che si insegnavano, soprattutto ai bambini si insegnava ad "arrangiarsi". Sono masochista se sto insegnando a mio figlio di 3 anni e mezzo come si cammina e come si portano gli sci in questi giorni in giardino? Rischio che mi suoni il campanello il Telefono Azzurro?
Datemi conforto perchè la moglie minaccia di chiamare la ASL........sob sob.... ;-))

Cris

ci fossero più genitori come te...invece ormai la gran parte dei bimbi non son autosufficienti e pare gli manchino o la colonna vertebrale o i muscoli addominali...:shock::shock::shock:
 
ci fossero più genitori come te...invece ormai la gran parte dei bimbi non son autosufficienti e pare gli manchino o la colonna vertebrale o i muscoli addominali...:shock::shock::shock:

Ma sai cosa noto addirittura, che i bambini di oggi sono di gran lunga più svegli di noi quando avevamo la loro età. Perciò non capisco il perchè non insegnargli le cose e preferire "lascia che porta papà".
E aspetta che arrivi la neve, ho mio padre che scalpita per portarlo.....se farà come ha fatto con me ..............azzzzzzzzzzzzzzzzzz
:))

Cris
 
Più facile certamente, però se lo spazzaneve è fatto bene puoi farti non 1 ma 10 piste.
Il ghiaccio è una brutta bestia però anche su quello bisogna imparare ad andarci, e non serve avere delle lamine "rasoio" per stare in piedi, certo aiutano ma serve altro. Gli attrezzi più corti sono più maneggevoli, più moderni in termini di rigidezza torsionale )specie di spatola) ma devono essere sfruttati per tuta la loro lunghezza e tutti e due per avere il massimo risultato. Il ghiaccio esalta tutto ciò, e fa uscire le magagne. Fatto mai allenamenti sul ghiaccione con lamine finite? mi han fatto fare pure questo (li possino....) però alla lunga mi è servito. Sarà che il mio tipo di sciata si esprime bene sul duro, piuttosto della "pappa" primaverile preferisco il ghiaccio verde.

Per quanto riguarda l'apprendimento lancio una provocazione (ma neanche tanto) sul discorso "lezioni".
Quante volte avete visto un maestro insegnare (a grandi e piccoli) come si cammina con gli scarponi e come si trasportano gli sci? E' possibile vedere sciatori anche discreti che portano gli sci e i bastoncini per strada come una borsa del supermercato se non peggio? Possibile vedere gente che fa corsi su corsi che non sa indossare correttamente gli scarponi? Oppure che non sa rimettere gli sci dopo una caduta specialmente se in pendenza? Oppure che non sa ancora impugnare corrattemente il bastoncino? O non sanno fare nemmeno scaletta? (troppa fatica eh....).
Boh, sarò anche nostalgico ma al tempo queste erano le prime cose che si insegnavano, soprattutto ai bambini si insegnava ad "arrangiarsi". Sono masochista se sto insegnando a mio figlio di 3 anni e mezzo come si cammina e come si portano gli sci in questi giorni in giardino? Rischio che mi suoni il campanello il Telefono Azzurro?
Datemi conforto perchè la moglie minaccia di chiamare la ASL........sob sob.... ;-))

Cris

Giusto per darti un pochino di conforto ti racconto questo: io imparai a sciare in località Pontogna (BS) (ora non ci sono nemmeno più gli impianti lì :() - posto splendido, ai piedi del Monte Guglielmo.
Bene, per arrivare agli impianti dovevamo camminare per 20/30 minuti lungo una mulattiera che non era affatto piana!:evil:
Ovviamente c'era uno di quei trattorini di montagna con il cassone dietro per portare su l'attrezzatura (sci, scarponi etc.).
Bene, mio zio (maestro di sci già allora e ti parlo di 30 anni fa :-?) ci faceva percorrere la suddetta mulattiera sci in spalla, ed avevamo 5 anni io, 7 e 10 i miei cuginetti.
Ora, quando arrivavamo agli impianti, ci facevamo 3 ore di lezione, poi pranzavamo e nel pomeriggio continuavamo a sciare come forsennati fino alla chiusura.
Beh, io non so cosa sia giusto, sbagliato o da ASL e Telefono Azzurro, ma ricordo quegli inverni come i più belli della mia vita. Mulattiera sci in spalla compresa.
 
Secondo me con un cristiana si riesce tranquillamente a fare qualsiasi tipo di pista. Ma anche con una curva base da "fine bronzo".
Il problema stà nella tattica per affrontare un pendio con la scelta di traiettorie e il controllo dell'istindo ad arretrare per "difendersi" dalla pendenza.

1) La scelta delle traiettorie la superi sapendo sceglierle...quindi l'attrezzo va indirizzato bene a prescindere dal terreno...cosa non facile.

2) Il controllo dell'istinto all'arretramento lo si acquisisce solo sciando parecchio e quando si è capito realmente a cosa serve la centralità sull'asse longitudinale dello sci.

Sul primo punto, è capitato penso a tutti, può aiutare star dietro al maestro; magari arrivi in fondo e non ti acorgi neppure di aver fatto una nera. Se la rifai da te dopo 5 minuti vai nel panico.
 
Bella discussione. Dico la mia.
Secondo me in uno sport (il discorso non vale solo per lo sci), si può dire di padroneggiare veramente una determinata tecnica solo quando si è in grado di eseguirla in ogni condizione.
Se uno sa eseguire correttamente una tecnica solo in determinate condizioni di neve o di pista e non in altre, semplicemente vuol dire che ancora non padroneggia appieno quella tecnica. Evidentemente sopravvaluta il suo livello.
Sarebbe come una (sedicente) cintura nera di Karate che è in grado di eseguire correttamente un calcio circolare in una sequenza preordinata, ma non è in grado di farlo in una situazione di combattimento....ciò significa, semplicemente, che il suo reale livello tecnico non corrisponde alla cintura che porta !
Stesso discorso vale per un (sedicente) livello oro base che sa eseguire determinati esercizi su piste medie ben piallate, ma non è in grado di farlo sul ripido o su gobbe.....semplicemente, non è ancora un oro base.
 
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