ildudu
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29 Dicembre 2009 - Skitour dell'Amore -3 Valli - Moena - S. Pellegrino - Falcade
Ciao a tutti ragazzi!
E' passato qualche giorno, ma nel rivedere le foto delle mie adorate montagne la nostalgia è già tantissima.:arf:
Mi sono un po' dilungato ma chi la legge tutto sarà premiato da un irrefrenabile voglia di dolomiti!
Ci eravamo lasciati con le foto del Mt. Baldo!
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=36775
La sorpresa più piacevole è che già da dopo Trento c'è la neve al suolo, imbocco il Psso San Lugano e la copertura nevosa è ottima (nonostante l'altezza irisoria e l'acqua caduta prima di Natale) fino alla galleria che abbandona il suolo Atesino per portarci in Trentino, nei pressi di Cavalese. Qui la neve, come sempre, è di meno e la temperatura più alta, a quanto pare il freddo è patrocinio solo della Provincia di Bolzano. Arrivati in campeggio, "gentilmente" ospitati da Zio Martin e Zia Rosy (due esemplari che non vi raccomando, io ci sn andato xkè l'alloggio era gratis), cena discreta e poi a nanna cullati da rumore del cannone che va a 3000 per preparare la marcialonga (ha già prodotto una montagna di neve alta 6m).
Il campeggio "Rosengarden Catinaccio" gestito dal Sig. Mariano a Pozza di Fassa è stato appena ristrutturato ed è molto molto carino, servizi raffinati, docce in pietra ed un centro benessere che spero sorgerà presto. Offre inoltre tutti i servizi necessari, si può anche commissionare la spesa e affittano delle carinissime casette in legno. Ovviamente strapieno con un sacco di camper allacciati pure fuori dalle "Mura".
Mattina seguente sveglia alle 6.50, colazione e poi subito con lo skibus del campeggio all'Alpe Lusia, in Val di Fiemme.
Siamo i primi a salire dalla nuovissima Cabinovia Valbonda-Le cune (ma se la vecchia era comuqnue ottima xkè l'han cambiata????) e la prima parte della mattinata vola sul muro della nerissima pista Piavac.
Skiarea Lusia dalla cabinovia
Una pista stupenda, ridisegnata e allargata lo scorso anno, ha una pendenza centrale da levare il respiro.
Partenza
Primo tratto in pendenza non impegnativa
segue subito il muro, un tuffo nel vuoto, mette i brividi anche allo sciatore più preparato
superato il primo imponente salto segue un altro muro, meno ripido e più corto ma comunque impegnativo
ed infine un terzo prima del tratto di scorrimento finale, non particolarmente impegnativo ma comunque da non sottovalutare sopratutto se non ci si è mai fermati, le gambe fanno male e lasciando scivolare gli sci si prende subito velocità che con il fondo duro può tradire.
infine eccoci alla seggiovia, si rifiata e non si vede l'ora di riprovarci! :BSEX
Un paio di dicese anche nelle varianti Mediolanum, fiamme oro II con un buon muro ma corto e nera Fiamme Oro I che riporta a valle, nera ma non particolarmente impegnativa.
Il muro della mediolanum
Cio' che io amo di più di questi posto è il sublime paesaggio, a mio avviso il più bello di tutte le Dolomiti, sulle cime del
Gruppo delle Pale, del Civetta, del Pelmo, dell'Antelao, della Cima Uomo e poi sulla Val di Fassa dove si riesce a scorgere
la punta della Marmolada ed il catinaccio e poi i più dolci pendii innevati atesini verso il Colbricon dietro Bellamonte.
Verso le 10.30 abbiamo completato con 2\3 discese per pista e ci dedichiamo alla parte Bellunese del comprensorio con la nera Direttissima le Cune troppo dura, a mio avviso era diventata un torrente nei giorni di acqua prima di Natale, ed una defaticante discesa dal Lastè fino a Bellamonte prima di rietrare (senza dimenticarci di fare ancora una volta la nerissima Piavac).
La seggiovia lastè
Con un cartello enorme con scritto PISTA PER SCIATORI ESPERTI alle 11 era piena di principianti incapaci che non sapevano più che pesci prendere, bloccati alla partenza del muro, qualcuni provava timidamente a scendere di traverso grattando via la neve, io gli ritirerei lo skipass.
11.34 e lo skibus con 1min d'anticipo ci porta in 10min alla partenza della seggiovia costabella nella skiarea del San Pellegrino, c'è un sacco di Neve, un buon metro ovunque anche se si vede bene l'effetto della pioggia.
In questa immagine si vedono bene i rigagnoli formati dall'acqua
Una dietro l'altra bruciamo le rosse del San Pellegrino, bei pendii con qualche tratto interessante, specialmente La pista Monzoni, fino a salire con una delle ultime biposto rimaste in DS a Cima Uomo, da dove da un paio d'anni sempre aperta grazie ai nuovi cannoni.
La biposto di Cima Uomo, c'è chi sostiene che sulle Dolomiti non nevichi, ma qui il gatto ha dovuto limare lo svalico senò la seggiovia non passava. I cannoni sono già stati messi a riposo.
partenza della nera di Cima Uomo
Questa pista per esperti si apre con un muro largo ma molto ripido e battuto dal vento per poi concludersi con un paio di gobbe e riallarcciarsi alla bella pista Le Coste, con diversi cambi di pendenza e larghissima e che si conclude o alla seggiovia Gigante, o più a valle alla partenza della funivia del Col Margerita, nostra scelta!
Dal passo verso il Col Margherita
In cima subito la nera La Volata, non particolarmente difficile, solo un muro che poi si collega al rietro a valle Col Margherita che ha un insidioso muro finale con un fondo sempre duro perchè non ci batte mai il sole ed i principianti si bloccano sempre in mezzo.
Tratto iniziale del Col Margerita
Un paio di seggiovie in cima poi giù fino a Falcade, qui c'è un altro piccolo muretto, il Rossignol, sempre deserto perchè mai nessuno scorge l'incroco che poi prosegue nella pista rossa non particolarmente attraente e spesso rovinata che porta a Falcade. Sono le 14.00 ed è ora di andare a mangiare, con le 2 seggiovie risaliamo al Col margherita per poi ridiscendere verso l'unica zona non ancora sciata, il Pian della Sussistenza al P.sso Valles.
Quic'è una nuova seggiovia che serve due piste ed un itinerario bellissimo e lunghissimo, anche se in alcuni punti si deve racchettare, lo skitour degli innamorati che porta a Falcade. Una lunghissima pista azzurra tra scenari stupendi e meravigliosi, dove ammirare lo spettacolo della natura a bocca aperta dall'inizo alla fine.
Possiamo ammirare il concetto di sci e natura dell'esaltata Serena
e quello un po' più mistico del buon Dudino
Per il pranzo stop al rifugio Laresei a Cima Pradazzo, trovato per caso, è un localino molto accogliente e ben poco dispendioso, in una conca sepolto dalla neve. Il paesaggio che si ammira da qui è fantastico e se mai mi sposerò il ricevimento non può che non essere qui.
Ci sono molti piatti vari della tradizioni, noi abbiamo preferito delle penne alla boscaiola e dei gnocchi di grano saraceno al puzzone di moena e radicchio rosso.
Il personale ed in particolare una ragazza molto bella (2 occhi stupendi) con degli originalissimi tatuaggi è molto gentile ed i prezzi, sopratutto se consideriamo che non è un banale self service ma un ristorante eche i piatti vengono preparati in casa e dal cuoco (che abbiamo incontrato all'esterno, sono onestissimi (6/8 euro x un primo).
Usciti un po' di timore perchè gli impianti chiudono alle 4 e sono le 15.45, alle 15.57 riusciamo a prendere la seggiovia che ci porta al Col Margherita, scendiamo a Valle e per fortuna, ben 30min dopo la chiusura dell'impianto i sigg. del DS della eggia Del Passo ci fanno risalire al P.sso S. Pellegrino.
It's time to go Home!
Che giornata ragazzi!!!!!!
Sciato tantissimo!
I nostri orari però prendereli con le molle perchè la successione è stata impianto/pista/impianto/pista fermandoci solo a
pranzo e senza mai fare coda agli impianti ( e meno male che le Dolomiti sono affollate) e sciando dall'apertura alla
chiusura. Skipass 37 euro VA SFRUTTATO FINO ALL'OSSO!!!
ed ora le foto sempre più attese, le panoramiche della giornata!
Dalle Cune panorama verso la Val di Fassa
Il gruppo delle Pale
Cima Uomo e la discesa verso il Col Margherita
Verso il Civetta
Da Cima Uomo verso Civetta e Col Margherita
Verso il passo Valles
Ciao a tutti ragazzi!
E' passato qualche giorno, ma nel rivedere le foto delle mie adorate montagne la nostalgia è già tantissima.:arf:
Mi sono un po' dilungato ma chi la legge tutto sarà premiato da un irrefrenabile voglia di dolomiti!
Ci eravamo lasciati con le foto del Mt. Baldo!
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=36775
La sorpresa più piacevole è che già da dopo Trento c'è la neve al suolo, imbocco il Psso San Lugano e la copertura nevosa è ottima (nonostante l'altezza irisoria e l'acqua caduta prima di Natale) fino alla galleria che abbandona il suolo Atesino per portarci in Trentino, nei pressi di Cavalese. Qui la neve, come sempre, è di meno e la temperatura più alta, a quanto pare il freddo è patrocinio solo della Provincia di Bolzano. Arrivati in campeggio, "gentilmente" ospitati da Zio Martin e Zia Rosy (due esemplari che non vi raccomando, io ci sn andato xkè l'alloggio era gratis), cena discreta e poi a nanna cullati da rumore del cannone che va a 3000 per preparare la marcialonga (ha già prodotto una montagna di neve alta 6m).
Il campeggio "Rosengarden Catinaccio" gestito dal Sig. Mariano a Pozza di Fassa è stato appena ristrutturato ed è molto molto carino, servizi raffinati, docce in pietra ed un centro benessere che spero sorgerà presto. Offre inoltre tutti i servizi necessari, si può anche commissionare la spesa e affittano delle carinissime casette in legno. Ovviamente strapieno con un sacco di camper allacciati pure fuori dalle "Mura".
Mattina seguente sveglia alle 6.50, colazione e poi subito con lo skibus del campeggio all'Alpe Lusia, in Val di Fiemme.

Siamo i primi a salire dalla nuovissima Cabinovia Valbonda-Le cune (ma se la vecchia era comuqnue ottima xkè l'han cambiata????) e la prima parte della mattinata vola sul muro della nerissima pista Piavac.

Skiarea Lusia dalla cabinovia


Una pista stupenda, ridisegnata e allargata lo scorso anno, ha una pendenza centrale da levare il respiro.

Partenza

Primo tratto in pendenza non impegnativa

segue subito il muro, un tuffo nel vuoto, mette i brividi anche allo sciatore più preparato


superato il primo imponente salto segue un altro muro, meno ripido e più corto ma comunque impegnativo

ed infine un terzo prima del tratto di scorrimento finale, non particolarmente impegnativo ma comunque da non sottovalutare sopratutto se non ci si è mai fermati, le gambe fanno male e lasciando scivolare gli sci si prende subito velocità che con il fondo duro può tradire.

infine eccoci alla seggiovia, si rifiata e non si vede l'ora di riprovarci! :BSEX
Un paio di dicese anche nelle varianti Mediolanum, fiamme oro II con un buon muro ma corto e nera Fiamme Oro I che riporta a valle, nera ma non particolarmente impegnativa.

Il muro della mediolanum
Cio' che io amo di più di questi posto è il sublime paesaggio, a mio avviso il più bello di tutte le Dolomiti, sulle cime del
Gruppo delle Pale, del Civetta, del Pelmo, dell'Antelao, della Cima Uomo e poi sulla Val di Fassa dove si riesce a scorgere
la punta della Marmolada ed il catinaccio e poi i più dolci pendii innevati atesini verso il Colbricon dietro Bellamonte.
Verso le 10.30 abbiamo completato con 2\3 discese per pista e ci dedichiamo alla parte Bellunese del comprensorio con la nera Direttissima le Cune troppo dura, a mio avviso era diventata un torrente nei giorni di acqua prima di Natale, ed una defaticante discesa dal Lastè fino a Bellamonte prima di rietrare (senza dimenticarci di fare ancora una volta la nerissima Piavac).

La seggiovia lastè

Con un cartello enorme con scritto PISTA PER SCIATORI ESPERTI alle 11 era piena di principianti incapaci che non sapevano più che pesci prendere, bloccati alla partenza del muro, qualcuni provava timidamente a scendere di traverso grattando via la neve, io gli ritirerei lo skipass.

11.34 e lo skibus con 1min d'anticipo ci porta in 10min alla partenza della seggiovia costabella nella skiarea del San Pellegrino, c'è un sacco di Neve, un buon metro ovunque anche se si vede bene l'effetto della pioggia.




In questa immagine si vedono bene i rigagnoli formati dall'acqua
Una dietro l'altra bruciamo le rosse del San Pellegrino, bei pendii con qualche tratto interessante, specialmente La pista Monzoni, fino a salire con una delle ultime biposto rimaste in DS a Cima Uomo, da dove da un paio d'anni sempre aperta grazie ai nuovi cannoni.

La biposto di Cima Uomo, c'è chi sostiene che sulle Dolomiti non nevichi, ma qui il gatto ha dovuto limare lo svalico senò la seggiovia non passava. I cannoni sono già stati messi a riposo.


partenza della nera di Cima Uomo
Questa pista per esperti si apre con un muro largo ma molto ripido e battuto dal vento per poi concludersi con un paio di gobbe e riallarcciarsi alla bella pista Le Coste, con diversi cambi di pendenza e larghissima e che si conclude o alla seggiovia Gigante, o più a valle alla partenza della funivia del Col Margerita, nostra scelta!

Dal passo verso il Col Margherita
In cima subito la nera La Volata, non particolarmente difficile, solo un muro che poi si collega al rietro a valle Col Margherita che ha un insidioso muro finale con un fondo sempre duro perchè non ci batte mai il sole ed i principianti si bloccano sempre in mezzo.

Tratto iniziale del Col Margerita
Un paio di seggiovie in cima poi giù fino a Falcade, qui c'è un altro piccolo muretto, il Rossignol, sempre deserto perchè mai nessuno scorge l'incroco che poi prosegue nella pista rossa non particolarmente attraente e spesso rovinata che porta a Falcade. Sono le 14.00 ed è ora di andare a mangiare, con le 2 seggiovie risaliamo al Col margherita per poi ridiscendere verso l'unica zona non ancora sciata, il Pian della Sussistenza al P.sso Valles.


Quic'è una nuova seggiovia che serve due piste ed un itinerario bellissimo e lunghissimo, anche se in alcuni punti si deve racchettare, lo skitour degli innamorati che porta a Falcade. Una lunghissima pista azzurra tra scenari stupendi e meravigliosi, dove ammirare lo spettacolo della natura a bocca aperta dall'inizo alla fine.
Possiamo ammirare il concetto di sci e natura dell'esaltata Serena



e quello un po' più mistico del buon Dudino



Per il pranzo stop al rifugio Laresei a Cima Pradazzo, trovato per caso, è un localino molto accogliente e ben poco dispendioso, in una conca sepolto dalla neve. Il paesaggio che si ammira da qui è fantastico e se mai mi sposerò il ricevimento non può che non essere qui.
Ci sono molti piatti vari della tradizioni, noi abbiamo preferito delle penne alla boscaiola e dei gnocchi di grano saraceno al puzzone di moena e radicchio rosso.




Il personale ed in particolare una ragazza molto bella (2 occhi stupendi) con degli originalissimi tatuaggi è molto gentile ed i prezzi, sopratutto se consideriamo che non è un banale self service ma un ristorante eche i piatti vengono preparati in casa e dal cuoco (che abbiamo incontrato all'esterno, sono onestissimi (6/8 euro x un primo).
Usciti un po' di timore perchè gli impianti chiudono alle 4 e sono le 15.45, alle 15.57 riusciamo a prendere la seggiovia che ci porta al Col Margherita, scendiamo a Valle e per fortuna, ben 30min dopo la chiusura dell'impianto i sigg. del DS della eggia Del Passo ci fanno risalire al P.sso S. Pellegrino.
It's time to go Home!








Che giornata ragazzi!!!!!!
Sciato tantissimo!
I nostri orari però prendereli con le molle perchè la successione è stata impianto/pista/impianto/pista fermandoci solo a
pranzo e senza mai fare coda agli impianti ( e meno male che le Dolomiti sono affollate) e sciando dall'apertura alla
chiusura. Skipass 37 euro VA SFRUTTATO FINO ALL'OSSO!!!


ed ora le foto sempre più attese, le panoramiche della giornata!
Dalle Cune panorama verso la Val di Fassa


Il gruppo delle Pale

Cima Uomo e la discesa verso il Col Margherita

Verso il Civetta

Da Cima Uomo verso Civetta e Col Margherita



Verso il passo Valles

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