Anche in questo caso, come per i GS Waveflex, ero molto curioso di provare per la prima volta uno sci da Slalom. Ho sempre sentito parlare di questa categoria di attrezzi come una cosa "per pochi eletti", con tecnica molto buona e ottime gambe e quasi un "tabù" per i semi-principianti come me...
Mi sono detto che una discesa la potevo provare, perché volevo capire, sentire, toccare con mano (anzi con gamba)...
Ho provato i 165 cm.
Che dire... Scendo dalla seggiovia e sul pianetto iniziale, mentre mi aggiusto i bastoncini, a 0,2 Km/h, abbozzo appena i movimenti per fare due curve... Incredibile! Questi sci girano da soli, appena accenni a girare! Sembra abbiano un perno che fa da fulcro sulla neve. E la cosa incredibile è che lo puoi fare praticamente da fermo!
Credo che in quel momento avessi un sorriso da ebete stampato sulla faccia...

Parto per una discesa. Subito, dalle prime curve sento uno sci rapidissimo, che gira al minimo comando. Capisco subito che vuole essere "pompato" con le gambe. Chiede movimento, lavoro, azione, ritmo. Ma quando lo fai lui risponde come un fulmine ed esegue i comandi rapidissimamente, chiedendo ancora di più, come se quello che stai facendo non bastasse nemmeno a fargli il solletico.
Non vedo l'ora di arrivare sul muro, sulla parte più ripida. Voglio sentire come va sullo stretto. Mi metto a bordo pista, mi disegno una linea immaginaria longitudinale al pendio e cerco di curvarci intorno più stretto che posso, stando bene attento a cercare di tenere il busto sempre a valle. Le lamine prendono sulla neve, lo sci schizza via in uscita di curva. Cerca di farmi arretrare. Vuole ritmo, velocità decisione. Vuole essere domato. La cosa non è facile per me. Cerco di allargare un pelino il raggio di curva, per avere più tempo di fare i movimenti con le gambe. In questo modo, però, la velocità aumenta e quindi il ritmo non cala. Ho già diverse ore di sci sulle gambe e la cosa si fa sentire. I muscoli all'attaccatura delle ginocchia mi bruciano un po', ma mi sto divertendo come un matto a rimbalzare da una curva all'altra. Mi fermo sotto al muro per tirare il fiato. Il sorriso da ebete è lo stesso di prima, anzi è più marcato, solo che è fatto bocca aperta, perché ho il fiatone...:sbonk::sbonk::sbonk:
Mi riprendo un attimo, riparto. Faccio qualche curva più ampia, prendendo un po' di velocità. Resto sorpreso di come lo sci sia stabile anche sul veloce, nonostante sia uno slalom, corto ed anche abbastanza flessibile.
Arrivo sulla parte di pista dove la neve ha mollato. Lo sci non si scompone più di tanto, anzi, sembra che i mucchietti di pappa gli facciano un baffo...
Io proseguo la sciata, chissenefrega dei mucchi e della pappa.
Il pendio qui è più tranquillo, stringo ancora il raggio di curva. Lo sci mi risponde chiedendomi più movimento di gambe. Io ci provo, cercando di stare attento a non arretrare, pena il disarcionamento in uscita di curva. Butto il peso in avanti e prendo un buon ritmo. Mi diverto, mi diverto e mi diverto ancora. Ma sento ancora le gambe che iniziano a bruciare. Ormai sono stanco, spompato. La pista finisce e le mie gambe trovano il meritato riposo. Sono lì che sto riconsegnando gli sci: credo di avere ancora quel sorriso ebete stampato sulla faccia...
Uno sci che io ho definito nella mia mente un "giocattolo" (nel senso più positivo del termine) da divertimento puro. Richiede padronanza tecnica ed una forma fisica senza compromessi per essere sfruttato come si deve. Soprattutto se si deve passarci sopra una giornata intera. Credo però, che per coloro che se lo possono permettere in questi termini, sia uno sci fantastico.
Però ho anche capito che uno sci da slalom (perlomeno questo sci da slalom) non è così impossibile come si dice per uno sciatore "in erba". Ovvio che non può essere lo sci su cui puntare se si è di livello non elevato, ma un argento base/avanzato, con un po' di forma e un po' di sicurezza, può tranquillamente farci una "sgroppata" a scopo divertimento sfrenato.