madflyhalf
Skifoso assolato che fa l'aperitivo
Ouverture.
13/1.
Alle ore 15.10 @madflyhalf carica la roba e saluta @misterces “Domani, 6.00 vieni da me che poi partiamo con la mia, daje”
14/1
Alle ore 5.00, nel suo letto, madflyhalf si rotola, butta un occhio alla sveglia, si rigira può indugiare un po’ qualche sogno extra.
Sospeso nel limbo di una dormiveglia arriva un pensiero fulminante: “Però io ho visto che erano le 5… forse sto poltrendo troppo e mi dovrei alzare. Oh Cavolo!!”
Occhio aperto
Segna 5.54
Whatsapp legge: “Sto partendo da casa”
Whatsapp scrive: “Sono in ritardo, [10 è poco realistico...] 15’ max”
Atto I - Scena 1
Dopo 2h40’ di consumo esagerato di gasolio, otteniamo uno degli ultimi posti al mega parcheggio di val di Nova sopra Merano.
Il mister non sorride vedendo la mega fila per prendere la mega funivia.
Skipassiamo separatamente. Mai scelta fu più oculata. O sbagliata? Scopritelo al terzo post di questo reportage
La mega funivia ci accoglie con un balzo di 1100m!
Misterces, doppiamente imbronciato, avanti 10 persone in fila, sbotta spazientito
“Ma dai c’è anche solo una cabina, ci mettiamo una vita!!”
Viene immediatamente ripreso da due locali, con cui attaccheremo bottone, “ti sbagli caro cittadino, questa funivia è va e vieni!”
Arriva finalmente il nostro turno di passare i tornelli, e per me di documentare una cosa mai vista: un ponte mobile!
Su su, non siate avari di Like, o voi nerd
Compiuto il salto, tempo di due foto panoramiche e ci lanciamo ad esplorare la prima parte del comprensorio, pista
Ready, steady... go!
La rossa Wallpach finisce in un secondo di pieghe, si risale, ma che cosone che c'è lì! Grosser Ifinger con il suo socio Kleiner Ifinger!
Una discesa fino a Falzeben (poco utile e impossibile da fotografare data la totale assenza di pendenza) con risalita in cabinovia, dopodiché è ora di andare “di là”…
Prendiamo la cabinovia super lusso, scatto due foto
e…
cavolo e già ora di scendere!!! Via via via.
Prendiamo gli sci, usciamo dalla botte 4* superior e… ci accorgiamo che siamo all’intermedia!
Dentro dentro dentro! Foto in concitazione da intermedia
“Merenderos” bisbiglierà scossando la testa l’impiantista dietro il vetro della sua stanza dei bottoni.
Rifiatiamo seduti sulla comoda 10 posti con portasci interno, con giochi di specchi
Atto 1 - Scene da 2 a 5
Smontati in zona St Oswald (stavolta era facile: o scendevi o tornavi indietro), Ora si inizia a sciare, la pista Oswald I ci porta alla seggiola
Dal Sankt Oswald si apre davanti ai nostri occhi una conca luminosa e solare (“il bello di sciare a Merano è che c’è sempre il sole” ci aveva avvisato in coda un simpatico indigeno)
È talmente ampia che le piste sembrano delle lingue sottili ma sono di tutto rispetto!
Presa la St Oswald, ci lanciamo per la pista forse più guduriosa di questo comprensorio.
Solo alla 6º ripetizione ho avuto coraggio i fermarmi e fotografarla. Volevo tenerla tutta x me... e comunque avrò fatto 1 foto e mezza... insomma è quella di sinistra
Qui dietro la panca col signore
Dopo ripetizione 1, andiamo a sinistra per prendere una curiosa Tri-Biposto, che attraversando un freezer ci scarica in un punto leggerissimamente panoramico!
Alla velocità SCAS (Seggiovia Corno alle Scale, parametro di lentezza di risalita meccanizzata su vista pista sbavo azzurra), pian piano arranchiamo a Kesselberg
La pista che ne consegue è strana: parte bellissima, naturale nelle sue gobbe non piallate, ricorda un po’ la Cornaccio al Corno, poi però dopo un muretto svanisce nel nulla per diverse centinaia di metri, a momenti di devi spingere.
A me non dispiace, sciata relax, mi guardo intorno.
E che bel balcone quassù!
Seggiovia Biposto Mittager si sale alla quota massima 2290!
È qui che il panorama fa il salto di qualità, fin dalla seggiovia, foto con dedica particolare agli amanti delle Retiche
Così decidiamo subito che è in quel rifugio che merenderemo la nostra giornata.
Bisogna ancora sciare!
Qui c’è un muro di nera di tutto rispetto e poi…
magnifiche gobbe.
Il socio ancora un po’ arrugginito forse per il doppio smacco, ci mette un po’ a ingranare, cricetiamo un po’ qui e un po’ la e torniamo a fare questa!
Velature alte, solette degli sci congelate, suggeriscono una pausetta.
13/1.
Alle ore 15.10 @madflyhalf carica la roba e saluta @misterces “Domani, 6.00 vieni da me che poi partiamo con la mia, daje”
14/1
Alle ore 5.00, nel suo letto, madflyhalf si rotola, butta un occhio alla sveglia, si rigira può indugiare un po’ qualche sogno extra.
Sospeso nel limbo di una dormiveglia arriva un pensiero fulminante: “Però io ho visto che erano le 5… forse sto poltrendo troppo e mi dovrei alzare. Oh Cavolo!!”
Occhio aperto
Segna 5.54
Whatsapp legge: “Sto partendo da casa”
Whatsapp scrive: “Sono in ritardo, [10 è poco realistico...] 15’ max”
Atto I - Scena 1
Dopo 2h40’ di consumo esagerato di gasolio, otteniamo uno degli ultimi posti al mega parcheggio di val di Nova sopra Merano.
Il mister non sorride vedendo la mega fila per prendere la mega funivia.
Skipassiamo separatamente. Mai scelta fu più oculata. O sbagliata? Scopritelo al terzo post di questo reportage
La mega funivia ci accoglie con un balzo di 1100m!
Misterces, doppiamente imbronciato, avanti 10 persone in fila, sbotta spazientito
“Ma dai c’è anche solo una cabina, ci mettiamo una vita!!”
Viene immediatamente ripreso da due locali, con cui attaccheremo bottone, “ti sbagli caro cittadino, questa funivia è va e vieni!”
Arriva finalmente il nostro turno di passare i tornelli, e per me di documentare una cosa mai vista: un ponte mobile!
Su su, non siate avari di Like, o voi nerd
Compiuto il salto, tempo di due foto panoramiche e ci lanciamo ad esplorare la prima parte del comprensorio, pista
Ready, steady... go!
La rossa Wallpach finisce in un secondo di pieghe, si risale, ma che cosone che c'è lì! Grosser Ifinger con il suo socio Kleiner Ifinger!
Una discesa fino a Falzeben (poco utile e impossibile da fotografare data la totale assenza di pendenza) con risalita in cabinovia, dopodiché è ora di andare “di là”…
Prendiamo la cabinovia super lusso, scatto due foto
e…
cavolo e già ora di scendere!!! Via via via.
Prendiamo gli sci, usciamo dalla botte 4* superior e… ci accorgiamo che siamo all’intermedia!
Dentro dentro dentro! Foto in concitazione da intermedia
“Merenderos” bisbiglierà scossando la testa l’impiantista dietro il vetro della sua stanza dei bottoni.
Rifiatiamo seduti sulla comoda 10 posti con portasci interno, con giochi di specchi
Atto 1 - Scene da 2 a 5
Smontati in zona St Oswald (stavolta era facile: o scendevi o tornavi indietro), Ora si inizia a sciare, la pista Oswald I ci porta alla seggiola
Dal Sankt Oswald si apre davanti ai nostri occhi una conca luminosa e solare (“il bello di sciare a Merano è che c’è sempre il sole” ci aveva avvisato in coda un simpatico indigeno)
È talmente ampia che le piste sembrano delle lingue sottili ma sono di tutto rispetto!
Presa la St Oswald, ci lanciamo per la pista forse più guduriosa di questo comprensorio.
Solo alla 6º ripetizione ho avuto coraggio i fermarmi e fotografarla. Volevo tenerla tutta x me... e comunque avrò fatto 1 foto e mezza... insomma è quella di sinistra
Qui dietro la panca col signore
Dopo ripetizione 1, andiamo a sinistra per prendere una curiosa Tri-Biposto, che attraversando un freezer ci scarica in un punto leggerissimamente panoramico!
Alla velocità SCAS (Seggiovia Corno alle Scale, parametro di lentezza di risalita meccanizzata su vista pista sbavo azzurra), pian piano arranchiamo a Kesselberg
La pista che ne consegue è strana: parte bellissima, naturale nelle sue gobbe non piallate, ricorda un po’ la Cornaccio al Corno, poi però dopo un muretto svanisce nel nulla per diverse centinaia di metri, a momenti di devi spingere.
A me non dispiace, sciata relax, mi guardo intorno.
E che bel balcone quassù!
Seggiovia Biposto Mittager si sale alla quota massima 2290!
È qui che il panorama fa il salto di qualità, fin dalla seggiovia, foto con dedica particolare agli amanti delle Retiche
Così decidiamo subito che è in quel rifugio che merenderemo la nostra giornata.
Bisogna ancora sciare!
Qui c’è un muro di nera di tutto rispetto e poi…
magnifiche gobbe.
Il socio ancora un po’ arrugginito forse per il doppio smacco, ci mette un po’ a ingranare, cricetiamo un po’ qui e un po’ la e torniamo a fare questa!
Velature alte, solette degli sci congelate, suggeriscono una pausetta.
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