SkiBob
Uomo Selvatico
Scusa ma mi pare stai precipitando le cose prima di una diagnosi, hai solo il referto di un radiologo che nulla dice sulla funzionalità.Mi dispiacerà molto rinunciare/limitare le escursioni estive (e con meno frequenza invernali) in montagna, che era l'attività a cui tenevo di più, mentre lo sci piano piano mi attira sempre un po' meno e potrò forse rinunciarvi/limitarlo molto più facilmente (magari poi rimettendo a posto il ginocchio cambio idea...)
Io sono molto più attivo oggi che 10 anni fa, quando avevo scoperto plurime discopatie, condropatie abbastanza serie e un tendine rotuleo che è praticamente un osso (più altri acciacchi che non ti menziono).
E' vero che venivo da 20 anni di dolce far niente e magnate, seduto al pc per lavoro e poi seduto al pc per hobby e poi seduto per guidare ecc...
Da allora ho raddoppiato le mie uscite sciistiche, e mi muovo costantemente, a piedi o in bici, faccio moltissime escursioni in montagna camminando anche per 8-9 ore, mangio un po' meno e dormo meglio, rimanendo più calmo e lucido nelle difficoltà.
Ovvio che ogni impegno (settimana bianca, settimana escursionistica...) lo preparo sempre gradualmente per circa 2 mesi, e comunque mi muovo sempre perché aumenta il mio benessere.
Capire che non ero indistruttibile ed eterno mi ha fatto innanzitutto prendere coscienza dei miei limiti, riservare del tempo a me stesso, scegliere cosa è davvero importante per me. Ho avuto il vantaggio di essere stato fisicamente molto attivo dai 6 fino ai 18 anni ed ho riscoperto - con quelle sensazioni - di percepire di nuovo il mio corpo e ricordare le sue reazioni, positive ma anche negative, pure le stesse motivazioni ed energia della mia gioventù.
Ovvio che prestazioni e riflessi sono cambiati.
Con una giusta guida potrai fare praticamente tutto, ma nel modo giusto rispettando la tua natura e costituzione, rispettando i tuoi limiti ed imparando ad elevarli, e anche correggendo eventuali limiti o debolezze.
La prestazione assoluta è un altro paio di maniche, ma come dici non era la priorità neppure prima (l'usura dell'articolazione non deriva solo dallo sport praticato, ma può essere congenita nell'ambito familiare...).
Io ti consiglierei solo di tenere distinte la figura dell'ortopedico (da consultare prima) rispetto a quella del fisioterapista (che ti segue dopo, passo passo): sono 2 competenze diverse che lavorano in sinergia, ognuno con la propria specialità sensibilità e competenza.