Aspè, hai ragione a pensare che il tipo sia un cretino, però a sua parziale discolpa si legge che è un americano non più giovanissimo.
Sinceramente mi era proprio sfuggito
... però se uno così lo becchi in autostrada contromano che fai, gli tiri uno scappellotto e ti ha detto bene che questa volta non hai provocato una strage ?
E la moglie? Almeno Lei ci stava con la testa, viste le condizioni del coniuge ? (tanto per doverosa
par condicio con i giovanotti sprezzanti del pericolo
).
Oggettivamente in tali condizioni il signore costituisce un pericolo per sé e gli altri. Poi ovvio che un anziano, un malato, è perseguibile fino ad un certo punto se davvero non ha modo di rendersi conto... (peraltro per quel giro mi pare sia dotato di una buona gamba...)
E' sicuramente difficile tirare una linea di demarcazione netta, per distinguere chi sia effettivamente vittima di un pericolo inevitabile da chi invece con superbia straparla di consapevole accettazione del rischio invocando un malinteso concetto di libertà.
Anche negli incidenti sul lavoro si pone questo tema: quanto la vittima non abbia contribuito all'aumento del rischio, quanto sia stata formata ed informata, quale il contegno dei colleghi, quali le sicurezze predisposte e quanto efficenti gli strumenti...
E' stato detto qui degli obesi, fumatori ... non sono totalmente in disaccordo. Per dire, mi sembra che all'Aiguille Du Midi sia chiaramente indicato che la salita in funivia implica condizioni non proprio ideali per i cardiopatici: uomo avvisato...
Un generico tana-liberi-tutti
tanto provvede lo Stato, ecco, proprio non lo condivido e non credo c'entri molto con la "libertà" (che non è
egocentrismo): evidentemente la
cauzione o misure simili non educano, anzi veicolano il messaggio che chi ha disponibilità è come il Marchese del Grillo.