Non esistono "piccoli fuoripista"

Ah beh, io l'ho scritto, il titolo del video è anche abbastanza eloquente, quello che viene detto pure (però capisco la barriera linguistica) per il resto grazie per essere riusciti ancora una volta a stupirmi.
 
Da ignorante, da non conoscente delle lingue straniere al tuo livello .....C2 in inglese e francese come presumo tu sia potresti scrivere chiaramente quale sarebbe il focus del 3D che a quanto pare è ignoto pure a chi ha iniziato la discussione?
Grazie
 
Io ho iniziato la discussione e il "focus" mi sembra molto chiaro, anche se ho riportato solo un video (recante lo stesso titolo) e non ho aggiunto commenti perchè credo siano superflui.
Anche io sarei curioso di sapere quale sia il motivo dello stupore di GigioGigi.
 
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Seriously? Mi devo autocitare? Tu pubblichi un video dal titolo "Non ci sono "piccoli fuoripista"", correttamente tradotto dal francese e non capisci che il focus è quello? Invece si comincia a inveire contro il genitore delinGuente, superficiale (che però era munito di APS e di ciò aveva munito pure il figlio...), a discutere su tutti gli errori come ad autoincensarsi che "io una caxxata così non l'avrei mai fatta". Il caso ha voluto che la vittima fosse il bambino, avrebbe potuto esserlo il padre (ultimo a chiudere) e nessuno se ne sarebbe accorto ugualmente.
È lapalissiano che se succede un incidente. si troverà sempre un errore. Il senno di poi però è un farabutto, perché con lui tutti gli estranei sono maestri e le vittime colpevoli.
Dunque: siamo nella sezione "primi passi": ricordatevi che i fuoripista non sono securizzati e che dovreste sempre tenere i vostri compagni a vista, perché anche quando tutto sembra sicuro, non necessariamente lo è. Per chi è più esperto: non ci sono amici in un big day. Ma quello del video non era un big day.
Peace and powder.
 
Ma proprio perchè i "piccoli fuoripista" sono potenzialmente molto pericolosi, non vanmo trascurate tutte le norme di sicurezza e di buon senso; ok pala e sonda per padre e figlio, ma l'ingenuità di non tenere sott'occhio il figlio o di non girarsi ed accertarne la presenza costantemente poteva costare al padre il ritrovamento di un cadavere invece che di un figlio impaurito e infreddolito.
Verificata l'assenza al punto stabilito (convenzionalmente per loro era il rientro in pista), la scelta di scendere fino alla seggiovia e di risalire è stata rischiosa. Ok, lo ha trovato, ma son passati oltre 15 min.
La pista sembrava una blu tipo skiweg, forse seguire le proprie tracce a fianco alla pista poteva essere una scelta altrettanto corretta. E se ti giri ogni due curve a controllare anche solo con la coda dell'occhio, non devi tornare indietro di molto.
A quanto ho capito il figlio andava spesso in giro con lo sciclub, questo probabilmente ha reso il padre "over-confident" sulle sue capacità, quindi non si è allarmato subito nel non vederlo arrivare, pensando che avesse deviato e continuato da un'altra parte, magari che fosse arrivato già alla meta.
 

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Certo. Però come dicevo, voi avete messo l'accento sull'imprudenza del padre quando in realtà l'incidente sarebbe successo ugualmente a te, me o chiunque altro, e ci saremmo trovati nella stessa identica situazione. La scelta di risalire a piedi o scendere a prendere gli impianti... mah, probabilmente sono scesi troppo, altrimenti l'ideale essendo mamma e papà è che uno sale a piedi e l'altro con gli impianti. Scelta difficile comunque.
È stato scelto un video "sensazionale" ma situazioni del genere che finiscono bene per pura fortuna ne accadono tantissime. In questo caso Murphy sbaglia: se ogni volta che qualcosa può andare male, andasse davvero male, avremmo mille volte tanti morti ogni anno fuori pista.
 
Credo che sia dirimente la traduzione e la frase finale.
"Petit" alla lettera "piccolo", credo si dovrebbe tradurre con "facile, poco impegnativo, poco rischioso", con riferimento alla frase "facciamo un piccolo fuori pista".
Lo interpreto dal senso delle parole proferite dall'ultima persona :"Quando apponiamo segnali di allerta è perché c'è un pericolo reale...non ha importanza che sia un tratto di 2 metri o 50 metri, siete comunque in fuori pista...".
Il che supera la condizione del bimbo di 11 anni, per quanto angosciante (lo dico da padre) che fa da megafono al senso della vicenda-
In effetti una buca di 1,5 metri con successivo crollo della neve circostante avrebbe messo in serissima difficoltà anche un adulto.
Il bimbo appare piuttosto alto per la sua età e scia in maniera disinvolta, non è quello il problema.
Fosse stata la suocera, l'uomo avrebbe avuto il consenso del forum?😉
 
Secondo me, al di là del può "capitare a chiunque", e sulla polemica del focus del 3d, il problema è: quanti di quelli che affrontano un fuori pista, controllano i bollettini valanghe? Quanti sanno guardare i fattori di rischio? Neve ventata, temperature, pendenze, presenza di neve brinata, ecc? Chi fa alpinismo, dovrebbe saper valutare certe situazioni, mentre chi fa fuori pista in adiacenza delle piste, solitamente lo fa con più leggerezza, pensando che tanto lo fanno tutti, oppure sono vicino alle piste non mi succede niente perché è sicuro? Mi è capitato molte volte di vedere neve che provoca valanghe, sotto le seggiovie, e gente andarci sopra, e girare tranquillamente come niente fosse perché sotto la seggiovia... poi nel 95% delle volte non capita niente, ma purtroppo è abbastanza 1 volta sbagliata!
Poi si sa che in montagna il rischio zero non esiste, ed anche valutare è difficile, ma più si conosce, meno rischi si corrono!
 
Il succo del video secondo me sta nel fatto che tanta gente non considera fuori pista quello che sta a 50-100m da una pista battuta.

Non calcolando che possono succedere anche queste cose (tra l'altro con un milione di sciatori che hanno gia' trifolato tutto in precedenza).

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Certamente possono accadere, però questa foto gira da 15 anni e non se ne sono poi viste così tante altre uguali.
Questa è una stratigrafia talmente estrema che sarebbe potuta ugualmente venire giù anche la pista. Noi tutti frequentiamo diverse località e ci capita sempre di imbatterci, ad esempio, in una situazione di due piste, intervallate da una zona non battuta completamente tritata, magari lasciata così proprio per offrire qualcosa in più (vedi Francia).
Vero che fuoripista il pericolo è maggiore ma una zona come quella sopra descritta è un piccolo fuoripista, esiste, e in quanto a pericoli non può essere minimamente assimilato ad intraprendere un itinerario all’Arp Dolonne a Courmayeur.

Chi si è trovato dentro quei lastroni, oggettivament, dovrebbe andare a farsi “ribebedire”…
 
Certamente possono accadere, però questa foto gira da 15 anni e non se ne sono poi viste così tante altre uguali.
Questa è una stratigrafia talmente estrema che sarebbe potuta ugualmente venire giù anche la pista. Noi tutti frequentiamo diverse località e ci capita sempre di imbatterci, ad esempio, in una situazione di due piste, intervallate da una zona non battuta completamente tritata, magari lasciata così proprio per offrire qualcosa in più (vedi Francia).
Vero che fuoripista il pericolo è maggiore ma una zona come quella sopra descritta è un piccolo fuoripista, esiste, e in quanto a pericoli non può essere minimamente assimilato ad intraprendere un itinerario all’Arp Dolonne a Courmayeur.

Chi si è trovato dentro quei lastroni, oggettivament, dovrebbe andare a farsi “ribebedire”…

Chiaro, ma la fotografia è esplicativa proprio perchè, per esempio nel caso che citi tu di una piccola zona non battuta tra due piste, si è automaticamente portati a pensare che sia sicura...
Sul fatto che siano eventi rari ti do ragione, ma ciò deve far riflettere sul fatto che una slavina possa accadere in posti che spesso la stragrande maggioranza pensa siano sicuri al 100%...ma come ben sappiamo il rischio zero in montagna (aggiungerei nella vita in realtà) non esiste...
 
Certamente possono accadere, però questa foto gira da 15 anni e non se ne sono poi viste così tante altre uguali.
Questa è una stratigrafia talmente estrema che sarebbe potuta ugualmente venire giù anche la pista. Noi tutti frequentiamo diverse località e ci capita sempre di imbatterci, ad esempio, in una situazione di due piste, intervallate da una zona non battuta completamente tritata, magari lasciata così proprio per offrire qualcosa in più (vedi Francia).
Vero che fuoripista il pericolo è maggiore ma una zona come quella sopra descritta è un piccolo fuoripista, esiste, e in quanto a pericoli non può essere minimamente assimilato ad intraprendere un itinerario all’Arp Dolonne a Courmayeur.

Chi si è trovato dentro quei lastroni, oggettivament, dovrebbe andare a farsi “ribebedire”…
Non lo so se in casi analoghi possa "venir giù" anche la pista, non so nulla di fuoripista ma mi immagino, in maniera esclusivamente intuitiva, che quando uno o più gatti delle nevi del peso di diverse tonnellate passano e ripassano su una pista, la "stratigrafia" cambia anche fino a una certa profondità, con tutto quel peso che ci passa sopra... e se fosse proprio pericoloso allora sarebbe il gatto ad innescare la valanga, non lo sciatore che ci passa dopo.
 
Non lo so se in casi analoghi possa "venir giù" anche la pista, non so nulla di fuoripista ma mi immagino, in maniera esclusivamente intuitiva, che quando uno o più gatti delle nevi del peso di diverse tonnellate passano e ripassano su una pista, la "stratigrafia" cambia anche fino a una certa profondità, con tutto quel peso che ci passa sopra... e se fosse proprio pericoloso allora sarebbe il gatto ad innescare la valanga, non lo sciatore che ci passa dopo.
secondo me, ti conviene stare chiuso in casa, ben ancorato al divano, con tutte queste paure ;)
 
secondo me, ti conviene stare chiuso in casa, ben ancorato al divano, con tutte queste paure ;)
Non sto chiuso in casa nè tantomeno ancorato al divano, invece.
Scio quando posso come posso e quando sto sul divano ogni tanto ci trombo anche ...
Si prende il meglio da tutte le situazioni.

Forse non son stato chiaro prima, ma lo rispiego con altre parole.

La mia frase era riferita alla foto di prima e alla frase di Vettore "con una stratigrafia così estrema può venir giù anche la pista". Lui è esperto di fuoripista, non meno di te.

Tu che invece rispetto a me sei esperto, perchè non dai il tuo contributo?

Secondo te è probabile che su una pista battuta dai gatti la neve, in quelle condizioni, si possa originare un distacco analogo a quello che si è verificato appena adiacente? Come influisce il peso del gatto e il lavoro di battitura continua sulla stabilità del manto?

Secondo me influisce molto e non ci sarebbe nessun distacco originato dalla pista neanche in condizioni di stratigrafia "estrema".
Il peso del gatto o dei gatti delle nevi affiancati compatta la neve e trasforma gli strati in profondità. Quindi non penso che si staccherebbe una valanga dopo che la pista è stata fresata.
Tu hai un parere diverso?
 
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