L'ineffabile (cit.) Confoederatio

Le striscette sarebbero anche meglio delle foto se non venissero eccessivamente ridotte.
 
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Salendo a picco sopra la diga di Mattmark
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Ma che prospettiva ha questa foto? "Salendo a picco" va bene ma così sembra di essere sull'orlo del precipizio sul Preikestolen!HIHIHI
 
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Aggiorno un po' la discussione sulla mia amata Svizzera che chissà quando potrò rivedere. Dando fondo al mio archivio fotografico ho pescato qualche immagine di un giro di 3 giorni nell'estate 2009, tra le montagne di Ticino, Grigioni, Uri, Berna, Vallese. Posti noti ai turisti mitteleuropei, molto meno ai nostri, mi ricordo di aver trovato pochissimi italiani.

GIORNO 1
Usciamo dall'autostrada a Chiasso per non comprare la vignetta (avremmo una sola breve tratta di autostrada e la spesa non vale il risparmio di tempo) e procediamo sulla cantonale costeggiando il lago di Lugano:
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A Bellinzona, prima di abbandonare la valle del Ticino, uno sguardo alla famosa cascata e alla stazione, dove operano ancora le leggendarie Ae 6/6 sulle rampe del San Gottardo:
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Il lago di Luzzone in val Blenio...
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... e la sua vertiginosa diga di 220 m:
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Dopo pranzo si attacca il passo del Lucomagno...
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...fino a raggiungere il valico (1926 mslm) nei pressi del quale sorge il lago di Santa Maria:
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Si sconfina nei Grigioni interni, terra di lingua romancia:
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Il Reno anteriore e il temporale che s'avvicina... il caldo sole del versante sud delle Alpi è un ricordo:
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Arriviamo a Disentis, sede di un monastero e importante stazione di cambio sulle ferrovie alpine svizzere, ci ripasserò qualche anno dopo proprio in treno (vedi: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=61519)
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Salendo verso il passo dell'Oberalp prendiamo una lavata di quelle storiche, e raggiungiamo la vetta (2033 mslm) che ha appena smesso... clima infame:
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Si inizia la discesa verso Andermatt:
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Andermatt e la sua conca, è a 1400 mslm ma i fianchi pelati della valle ricordano ambienti ben più alti di quota:
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Nel tardo pomeriggio il cielo si apre e fa ben sperare per la giornata di domani:
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(continua)
 
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La mia gita domenicale di anni ed anni ed anni con i miei.... Lucomagno - Disentis - Oberalp - Andermatt.

Da piccoli facevamo picnic sul Lucomagno vicino al torrente quasi in cima - c'è un prato infinito meraviglioso.

Ora invece i miei si fermano a pranzare a Rueras. L'Oberalp è il primo passo alpino sul quale abbia mai guidato.

Posti del cuore!
 

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Non conosco l'Oberalp ma tutti gli altri passi in zona li ho fatti. Anche il Furka dal lato Andermatt è molto stretto, ripido e pieno di curve, nulla a che vedere con tutti gli altri passi in zona che conosco (Gottardo, Grimsel, Novena, Lucomagno)
 
Mi ricordo una strada (sul versante grigionese) stretta e piena di curve, molto diversa dalle solite strade di montagna svizzere, larghe e tracciate con la regolarità di una ferrovia.

Come dice Pierr.

Il Furka è senza dubbio il più stretto e tosto, ha dei tratti non dico da brividi ma diciamo non rassicuranti.
La Novena (o Nufenen) ha qualche tratto simile.

Altri passi del genere non ne ricordo. Lucomagno piacevole e tranquillo, così come l'Oberalp (ha credo 6 od 8 tornanti lato "Disentis" un pò stretti ma finisce lì). San Bernardino difficile addirittura considerarlo un Passo, Gottardo e Sempione sono autostrade, Julier (magico da Tiefencastel) Bernina (da Tirano) e Fuorns / Fornaci per Passi magnifici per manutenzione e sicurezza, fa un pò eccezione l'Albula che, battuto dal vento, risulta un pò lunare con un tratto stradale un pò più ostico.
Questi sono quelli che frequento maggiormente.
 
GIORNO 2

La giornata si preannuncia buona:
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2 passi nel centro di Andermatt la mattina presto. I villaggi di montagna a quest'ora hanno sempre un'atmosfera particolare:
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Si parte facendo rotta a ovest. A Hospental un treno MGB partito di buon'ora da Briga sta per arrivare al capolinea:
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Si attacca la Furka. Come ricordava Pierr, la strada su questo versante è lontana dagli standard elvetici:
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Uno sguardo alle spalle, l'alta valle del fiume Reuss:
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La strada prosegue poi a mezzacosta verso il passo (2436 mslm). In basso a sinistra si vede il vecchio tracciato abbandonato della ferrovia di valico, che dal 1981 è stata deviata in un lungo tunnel di base. Vedremo poi che non è del tutto abbandonata come sembra:
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Eccoci in Vallese. Sulla sinistra si nota la vecchia ferrovia che costeggia la strada, e a destra, sullo sfondo, il Finsteraarhorn, e davanti i tornanti che portano al passo di Grimsel:
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Lo storico hotel Belvedere e l'immancabile autopostale giallo:
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Ciò che resta del grande ghiacciaio del Rodano. Qui si entra nel regno del granito:
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La scorrevole discesa del versante vallesano:
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In località Gletsch un altro storico albergo. C'è da pensare che, visto il nome, il ghiacciaio un tempo arrivasse qua:
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Ed ecco la sorpresa! La vecchia ferrovia della Furka non è del tutto abbandonata, ma è ancora esercita con treni turistici a vapore:
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Pochi tornanti e si raggiunge il passo di Grimsel (2165), entrando in una delle valli più spettacolari delle Alpi. Questo è il laghetto di valico:
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Dal passo una stretta strada regolata da un semaforo con verde ogni mezz'ora conduce all'Oberaarsee:
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Al ritorno prendiamo il verde subito (dura 10') e ci concediamo qualche sosta fotografica lungo la stradina: il limaccioso Grimselsee e il grande ghiacciaio dell'Aar che nasce dalle massime cime delle Alpi Bernesi:
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Al centro, sul promontorio tra le 2 dighe, il vecchio ospizio di Grimsel:
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Scendiamo lungo la valle di Haesli, dove dominano le placche di granito e le grandi dighe di uno dei maggiori impianti idroelettrici d'Europa:
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Nel primo pomeriggio approfittiamo di questa attrazione (in Svizzera gli impianti di servizio alle dighe sono quasi tutti aperti al pubblico):
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Il bellissimo Gelmersee, sistemato in una valle sospesa quasi 1000 m sopra il fondovalle principale:
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La discesa, vagamente pendente (106% dicono):
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A Innertkirchen si fa rotta verso il terzo e ultimo valico della giornata, mentre il tempo come da copione inizia a peggiorare:
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La dolomia delle prealpi Svizzere incombe a nord...
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...mentre a sud i graniti delle Alpi di Uri si spengono nello Steinsee:
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Sull'altro versante del Sustenpass (2224 mslm) guarda caso piove:
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A Wassen finiscono la discesa e il temporale, e la rampa nord della ferrovia del San Gottardo ci offre degli interessanti spunti fotografici:
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Gli ultimi km prima di rientrare ad Andermatt attraversano una gola inquietante, con il famoso ponte del Diavolo sull'antica via del Gottardo:
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(continua)
 
Mi ricordo una strada (sul versante grigionese) stretta e piena di curve, molto diversa dalle solite strade di montagna svizzere, larghe e tracciate con la regolarità di una ferrovia.

Mi fai pensare all'Albula, senonché ambedue i versanti sono in territorio grigionese, mentre il passo di cui parli sembrerebbe segnare un confine di cantone (?)
 
Mi ricordo una strada (sul versante grigionese) stretta e piena di curve, molto diversa dalle solite strade di montagna svizzere, larghe e tracciate con la regolarità di una ferrovia.

Mi fai pensare all'Albula, senonché ambedue i versanti sono in territorio grigionese, mentre il passo di cui parli sembrerebbe segnare un confine di cantone (?)

No no parlavo proprio dell'Oberalp lato Disentis:
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È ben diversa dalla maggior parte delle strade svizzere di montagna, che hanno quasi sempre sede stradale ampia, lunghi rettilinei, curve a largo raggio e abbondante uso di viadotti, sopraelevate, gallerie. Cioè strade tracciate senza badare a spese, spesso in epoca moderna, cercando di limitare le interferenze dell'orografia. Questa dell'Oberalp grigionese, insieme come detto alla Furka "urana" (si dice?), sono invece più simili alle nostre, immutate dai tempi dell'unità d'Italia.

L'Albula (che metterò magari più avanti) me la ricordo anch'essa abbastanza "nature". Ma è tutto sommato un collegamento secondario. Furka e Oberalp sono più importanti, anche se in effetti sono entrambi attraversati anche dal treno.

Penso comunque che, parlando di strade svizzere, poche siano divertenti come le curve del Bernina da Sfazù al Passo. E m'è piaciuta anche la "semiautostrada" del San Bernardino. Invece mi va di traverso il Sempione.
 
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l'utilità del passo Albula è sostanzialmente nulla, è un doppione dello Julier in estate. E' comodo quando sullo Julier ci sono lavori importanti.

Ben più utile e anche paesaggisticamente più interessante è il passo Fluela tra Zernez e Davos.


A proposito, visto che Ste ama i treni rossi, la breve tratta tra Filisur e Davos è anch'essa superba e straconsigliata, lontana dalla strada che percorre lo stesso itinerario.
 
A proposito, visto che Ste ama i treni rossi, la breve tratta tra Filisur e Davos è anch'essa superba e straconsigliata, lontana dalla strada che percorre lo stesso itinerario.

Non mi sono mai spinto da quelle parti, ma mi piacerebbe completare l'esplorazione dei Grigioni con la zona di Davos e il Fluela. Ho fatto solo Julier e Albula, questo sia in treno che in auto.
 
Il Fluela si accoppia bene con Stelvio, Umbrail e Forno, per variare itinerari.

Non ci ho ancora mai sciato ma Davos mi piace molto, ha delle splendide valli laterali chiuse (Sertigtal e mi pare Dichmatal), oltre a quella della Fluela. Si mangia bene e si spende meno che in Engadina

Per un trekking non ho dubbi: andare a klosters e salire poco sopra il Silvretta hutte (comodissimo, con anche le docce) e vedere lo spettacolo del ghiacciaio del Silvretta
 
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