Cortina, i commissari del Cio hanno visitato gli impianti per le Olimpiadi
Dopo la conca, sono partiti per Anterselva per lo stadio del biathlon: soddisfatto il sindaco Ghedina
È durata tre ore la visita a Cortina d'Ampezzo della commissione ispettiva del Comitato olimpico internazionale, nei luoghi indicati nel dossier della candidatura di Milano Cortina ai Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026. Gli ispettori Cio, guidati da Octavian Morariu e da Christophe Dubi, responsabile Cio per le candidature olimpiche, sono stati accompagnati da Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico italiano e membro del Cio. Hanno prima raggiunto le piste di sci alpino della Tofana, al traguardo di Rumerlo, dove sono previste le gare femminili.
Hanno quindi visto la pista Eugenio Monti, candidata ad accogliere le gare di bob, slittino e skeleton, per poi spostarsi al vicino stadio Olimpico, importante lascito dei Giochi 1956, impianto destinato al torneo olimpico di curling. Infine hanno visitato il vecchio aeroporto di Fiames, a nord di Cortina; su quella pista è previsto l'allestimento del villaggio olimpico, per 1.140 ospiti, e del centro stampa e televisivo.
La delegazione è quindi partita per Anterselva, per visitare lo stadio del biathlon. Per il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, «è andata molto bene». «Al di là del grande entusiasmo che si è respirato, credo siamo riusciti a dimostrare le grandi capacità organizzative di Cortina, quando viene messa sotto esame - ha spiegato -. Abbiamo spiegato nel dettaglio le varie infrastrutture, con la presenza di associazioni sportive, di campioni delle varie discipline, di atleti paraolimpici. Stiamo dimostrando serietà e capacità organizzative».
«Abbiamo illustrato le tre sedi di gara, dalle Tofane alla pista di Ronco, allo stadio Olimpico. A Rumerlo abbiamo mostrato i lavori già fatti per i Mondiali di sci alpino 2021, da completare quest'estate - ha elencato -. I commissari sono stati impressionati positivamente dallo stadio del ghiaccio, hanno visto un lascito importante del 1956, quindi la nostra capacità di far fruttare per decenni quegli investimenti, di riutilizzare la meglio le strutture. È ciò che intendiamo fare anche per il 2026». Ghedina si è detto ottimista: «siamo preparati, stiamo procedendo bene, c'è grande fiducia, grande entusiasmo. Con l'amministrazione c'erano tutti i sodalizi sportivi: abbiamo dato l'immagine di un paese unito - ha concluso - coeso, motivato».
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