Edo
???
Ri-buonasera,
Questo report riguarda la più grossa località sciistica della Serbia e dell'ex Jugoslavia intera. Probabilmente per estensione è forse la più grossa dei Balcani ma, a differenza di Bansko i dislivelli sono più modesti ed il comprensorio è un po' più "sparso". Ecco, se Bansko può ricordare più o meno una Bormio, Kopaonik mi ha ricordato più o meno una Folgaria (cosa che detta così so che potrebbe fare rabbrividire parecchi utenti del forum ma si vedrà che il giudizio non è così negativo), anche se con impianti decisamente migliori e con qualche pista in più degna di nota.
Il comprensorio si sviluppa da circa 1550 metri a circa 2000 ed è servito da una decina di impianti. Anche qua il livello dei servizi è pienamente su standard "europei", la maggior lontananza da una grossa città e la minor altitudine fa sì che la località non attragga però il grosso numero di sciatori stranieri (o perlomeno dall'Europa occidentale) che attrae la località del precedente report.
Dunque, visto che non so più cosa scrivere, passiamo alla cronaca:
Il centro abitato ricalca una stazione ski-total alla francese, con alcuni edifici che ospitano hotel e/o appartamenti (non lo so perchè non ci ho alloggiato) affacciati sulle piste ed un centro pedonale, in assoluto stile francese con una lunga galleria commerciale sotto i portici...
L'aspetto negativo è la totale mancanza di un qualsiasi parcheggio (a posteriori il forestiero scopre che si può parcheggiare lungo la strada dall'altro capo del comprensorio ma salendo dalla parte sbagliata non lo si può immaginare prima) e quindi la sosta delle auto avviene in modo molto "balcanico" (alcune auto erano da pronto intervento del carro attrezzi forse anche in Italia) pagando un piccolo obolo al posteggiatore abusivo...
...una bancarella che vende prodotti locali:
ma adesso andiamo a sciare. Dal front de neige partono tre seggiovie, delle quali una è un campo scuola, una una seggiovia esaposto piuttosto piatta e l'ultima è una seggiovia quadriposto che porta in altitudine verso piste più interessanti.
Dal momento che i nomi sono riportarti in modo poco chiaro sulla skimap e sono piuttosto complicati da scivere, chiamerò gli impianti secondo la dicitura indicata dal numerino nella leggenda skimap:
Salgo quindi con la seggiovia numero 4:
Scendendo a sinistra (guardando a valle), una concatenazione di piste blu (piste 4D+1) porta alla partenza della seggiovia quadriposto numero 1, l'impianto più "a destra" del comprensorio che è più che altro un campo scuola:
Un salutino (speriamo ricambiato) agli occupanti del 346 che sta viaggiando da Doha a Barcellona, identificandosi come volo 145, che passa proprio sopra la mia testa!
La gita continua:
Ritornato in altitudine con la seggiovia centrale numero 4, percorro la pista rossa 6A, discretamente lunga e ripida per poi risalire con la seggiovia numero 6:
E ridiscendo con la pista nera numero 6 che nel primo tratto non è più difficile della sorella rossa percorsa in precedenza:
Scendendo ancora qualche centinaio di metri si raggiunge la seggiovia 21 che sale sempre da circa 1600 a circa 2000 metri sulla montagna a fianco dell'altra seggiovia mostrata prima, che serve una bella pista rossa piuttosto lunga:
Come potete vedere, niente mare sul serio...:
Ritornati con la pista 21 alla partenza della seggiovia 21, con la seggiovia 20 ci si collega sulla montagnetta vicina per continuare l'esplorazione del comprensorio:
Discesa alla seggiovia numero 8 con una pista facile e risalita:
L'esplorazione del comprensorio continua con la strana scio-manovia già oggetto di interrogazioni sul forum:
Ma prima compio una deviazione sulla pista nera 19, finalmente un tracciato di spessore servita dall'ottima ed omonima seggiovia:
Questo bel muretto sarebbe la pista 18. Non ho capito da dove si prende; sulla skimap è segnato uno skilift che nella realtà non esiste e quindi non ho potuto percorrerla (e non ho nemmeno capito in che modo ci si acceda):
Ritornato in altitudine, la mano-sciovia mi permette di scollinare per raggiungere le ultime piste mancanti per completare il tour esplorativo della skiarea:
Una vista sull'"ultima" montagna:
Per raggiungerla bisogna attraversare la strada e prendere un tapis roulant più un corto skilift:
Qua si trova una seggiovia automatica snobbata da tutti (la numero 13) dove una serie di piste, tutte chiamate 13 in varie declinazioni, scendono affiancate l'una all'altra seguendo il tracciato della seggiovia:
(oops, questa si chiama 12 ma non siamo ancora arrivati alla seggiovia...):
E' ora di tornare verso la base:
Ingrandimento sul centro abitato:
E sulle piste più alte:
Stradina di collegamento:
E ritorno nella zona centrale:
Guardando la skimap scopro che c'è ancora uno skilift da provare, e quindi eccomi prontamente diretto allo skilift numero 9 percorrendo l'omonima pista:
Ritorno sul front de neige:
In verità non ho ancora preso la seggiovia numero 7, il primo impianto incontrato la mattina e quindi un viaggio sulla seggiovia occultamente sponsorizzata è ciò che serve per finire al meglio la giornata di sci:
Dettagli architettonici:
Ed è subito ora di mettersi in viaggio per la prossima destinazione:
Conclusioni: un'altra località sciistica di discreto spessore che lo sciatore alpino potrebbe non aspettarsi da queste parti. Sicuramente è inferiore a Bansko per il livello tecnico delle piste ma un pubblico locale meno in confidenza con lo sci potrebbe apprezzare la conformazione del comprensorio (prima di venire a sciare sulle Alpi) e lo sciatore "turistico" può in ogni caso restare soddisfatto perchè il buon livello degli impianti e dei servizi rendono pienamente fruibili tutte le piste, anche a stagione inoltrata!
Grazie, è tutto!:skiciao:
Questo report riguarda la più grossa località sciistica della Serbia e dell'ex Jugoslavia intera. Probabilmente per estensione è forse la più grossa dei Balcani ma, a differenza di Bansko i dislivelli sono più modesti ed il comprensorio è un po' più "sparso". Ecco, se Bansko può ricordare più o meno una Bormio, Kopaonik mi ha ricordato più o meno una Folgaria (cosa che detta così so che potrebbe fare rabbrividire parecchi utenti del forum ma si vedrà che il giudizio non è così negativo), anche se con impianti decisamente migliori e con qualche pista in più degna di nota.
Il comprensorio si sviluppa da circa 1550 metri a circa 2000 ed è servito da una decina di impianti. Anche qua il livello dei servizi è pienamente su standard "europei", la maggior lontananza da una grossa città e la minor altitudine fa sì che la località non attragga però il grosso numero di sciatori stranieri (o perlomeno dall'Europa occidentale) che attrae la località del precedente report.
Dunque, visto che non so più cosa scrivere, passiamo alla cronaca:
Il centro abitato ricalca una stazione ski-total alla francese, con alcuni edifici che ospitano hotel e/o appartamenti (non lo so perchè non ci ho alloggiato) affacciati sulle piste ed un centro pedonale, in assoluto stile francese con una lunga galleria commerciale sotto i portici...
L'aspetto negativo è la totale mancanza di un qualsiasi parcheggio (a posteriori il forestiero scopre che si può parcheggiare lungo la strada dall'altro capo del comprensorio ma salendo dalla parte sbagliata non lo si può immaginare prima) e quindi la sosta delle auto avviene in modo molto "balcanico" (alcune auto erano da pronto intervento del carro attrezzi forse anche in Italia) pagando un piccolo obolo al posteggiatore abusivo...
...una bancarella che vende prodotti locali:
ma adesso andiamo a sciare. Dal front de neige partono tre seggiovie, delle quali una è un campo scuola, una una seggiovia esaposto piuttosto piatta e l'ultima è una seggiovia quadriposto che porta in altitudine verso piste più interessanti.
Dal momento che i nomi sono riportarti in modo poco chiaro sulla skimap e sono piuttosto complicati da scivere, chiamerò gli impianti secondo la dicitura indicata dal numerino nella leggenda skimap:
Salgo quindi con la seggiovia numero 4:
Scendendo a sinistra (guardando a valle), una concatenazione di piste blu (piste 4D+1) porta alla partenza della seggiovia quadriposto numero 1, l'impianto più "a destra" del comprensorio che è più che altro un campo scuola:
Un salutino (speriamo ricambiato) agli occupanti del 346 che sta viaggiando da Doha a Barcellona, identificandosi come volo 145, che passa proprio sopra la mia testa!
La gita continua:
Ritornato in altitudine con la seggiovia centrale numero 4, percorro la pista rossa 6A, discretamente lunga e ripida per poi risalire con la seggiovia numero 6:
E ridiscendo con la pista nera numero 6 che nel primo tratto non è più difficile della sorella rossa percorsa in precedenza:
Scendendo ancora qualche centinaio di metri si raggiunge la seggiovia 21 che sale sempre da circa 1600 a circa 2000 metri sulla montagna a fianco dell'altra seggiovia mostrata prima, che serve una bella pista rossa piuttosto lunga:
Come potete vedere, niente mare sul serio...:
Ritornati con la pista 21 alla partenza della seggiovia 21, con la seggiovia 20 ci si collega sulla montagnetta vicina per continuare l'esplorazione del comprensorio:
Discesa alla seggiovia numero 8 con una pista facile e risalita:
L'esplorazione del comprensorio continua con la strana scio-manovia già oggetto di interrogazioni sul forum:
Ma prima compio una deviazione sulla pista nera 19, finalmente un tracciato di spessore servita dall'ottima ed omonima seggiovia:
Questo bel muretto sarebbe la pista 18. Non ho capito da dove si prende; sulla skimap è segnato uno skilift che nella realtà non esiste e quindi non ho potuto percorrerla (e non ho nemmeno capito in che modo ci si acceda):
Ritornato in altitudine, la mano-sciovia mi permette di scollinare per raggiungere le ultime piste mancanti per completare il tour esplorativo della skiarea:
Una vista sull'"ultima" montagna:
Per raggiungerla bisogna attraversare la strada e prendere un tapis roulant più un corto skilift:
Qua si trova una seggiovia automatica snobbata da tutti (la numero 13) dove una serie di piste, tutte chiamate 13 in varie declinazioni, scendono affiancate l'una all'altra seguendo il tracciato della seggiovia:
(oops, questa si chiama 12 ma non siamo ancora arrivati alla seggiovia...):
E' ora di tornare verso la base:
Ingrandimento sul centro abitato:
E sulle piste più alte:
Stradina di collegamento:
E ritorno nella zona centrale:
Guardando la skimap scopro che c'è ancora uno skilift da provare, e quindi eccomi prontamente diretto allo skilift numero 9 percorrendo l'omonima pista:
Ritorno sul front de neige:
In verità non ho ancora preso la seggiovia numero 7, il primo impianto incontrato la mattina e quindi un viaggio sulla seggiovia occultamente sponsorizzata è ciò che serve per finire al meglio la giornata di sci:
Dettagli architettonici:
Ed è subito ora di mettersi in viaggio per la prossima destinazione:
Conclusioni: un'altra località sciistica di discreto spessore che lo sciatore alpino potrebbe non aspettarsi da queste parti. Sicuramente è inferiore a Bansko per il livello tecnico delle piste ma un pubblico locale meno in confidenza con lo sci potrebbe apprezzare la conformazione del comprensorio (prima di venire a sciare sulle Alpi) e lo sciatore "turistico" può in ogni caso restare soddisfatto perchè il buon livello degli impianti e dei servizi rendono pienamente fruibili tutte le piste, anche a stagione inoltrata!
Grazie, è tutto!:skiciao:
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