Secondo me l'unico interesse dei tre albergatori è non avere concorrenza, detto con franchezza. Le scuse "ambientaliste" e protezionistiche sono campate per aria: l'area sciabile resta identica, le piste restano identiche (eccetto il piccolo allungamento in alto), gli impianti vengono sostituiti da uno solo più razionale ed efficiente, le automobili vengono interdette a favore della mobilità non inquinante (cabinovia), il Cervandone viene riqualificato anziché lasciare un rudere. Si teme un'invasione di gente? Bene, non ci sarà mai, perchè in ogni caso piste e seggiovia hanno una capienza massima, e la gente non si mette certo a fare le code nel 2020, l'offerta bilancia la domanda. E allora che cosa si teme? Quali sarebbero i pericoli? Ma soprattutto, in che modo la razionalizzazione del comprensorio potrebbe ostacolare tutte le altre proposte (ed alcune sono buone) che sono state fatte? #concorrenza
... Sul Cervandone: si, lo abbatterei e lo smaltirei.
sei (siete) un pericolo pubblico ! :toxic:
Ma oltre a fare le faccine, hai qualcosa da scrivere?
Io cerco di argomentare ma se poi queste sono le risposte non si può chiedere di discutere.
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1) e quindi quale sarebbe la vostra soluzione per la razionalizzazione degli impianti al devero? Non crederete mica che quegli skilift disastrati dureranno per molto, vero?
2) perchè parli al plurale? Quali alberghi dovrebbe gestire, oltre all'unico che ristruttura (cervandone)? E poi chi l'ha detto che san domenico gestirebbe l'accesso all'alpe, essendo opera di compensazione e collegamento pubblico? E inoltre, chi l'ha detto che san domenico gestirebbe alpe devero ski? Può anche essere che si occupi della costruzione ed affidare la gestione a vivi devero, no? Perchè fare muro così senza neanche parlarne?
Gli impianti di devero sono gia' della san domenico ski, prima di scrivere sarebbe il caso di informarsi
3) questa è una grandissima cavolata, che va contro la filosofia del progetto che mette il paesaggio e l'ambiente al primo posto. Se l'albergo sarà destinato a gente vip che non ha voglia di portarsi il trolley, potrà sicuramente permettersi delle mini-car elettriche tipo golf che portino le valige, no? Passando sulla sterrata che già c'è, no?
Eh, si e' proprio così che immagino il devero: Con le macchinette tipo golf club
4) questa dei piloni poi! I piloni di una esaposto sarebbero alti uguali a quelli dell'attuale biposto. Inoltre le seggiovie di ultima generazione hanno piloni sempre più distanziati, quindi sempre in minor numero possibile. Inoltre-bis, i "piccoli" piloni degli attuali impianti sono posti direttamente sul crinale e ben visibili da diverse angolazioni, mentre i piloni della nuova seggiovia sarebbero posti più verso l'interno e quindi non visibili dal basso.
Basta dare un'occhiata al dosso per capire quanto sono grandi e quanto impattano
5) dimentichi (volutamente, non siamo scemi) uno dei capisaldi del progetto estivo, ovvero biciclette e downhill. La traversata sugli impianti magari la farà chi non ha più possibilità di farlo, no? O chi non ha sbatti di fare 2 ore in pullmini? La veglia-devero non perderà mai di attrattività anche perchè la linea degli impianti sarà da tutt'altra parte.
Ah, quindi l'idea e' quella di fra un bike park? E' sempre più evidente il tipo di turismo che avete in mente...
6) i piloni sarebbero solo due: Uno alla partenza e uno all'arrivo. Quello di arrivo inoltre, essendo in cima a una montagna, probabilmente sarà molto basso perchè la sua unica funzione sarà quella di far cambiare pendenza alla linea. I cavi da lontano manco si vedono, le strade di accesso ci sono già: A bondolero la sterrata, a devero il percorso di servizio degli attuali impianti (più ovviamente l'allungamento sotto il cazzòla). Inoltre san domenico mi sembra che abbia dimostrato con i fatti quanto si faccia attenzione al ripristino ambientale a lavori di costruzioni finiti: Livellamenti di terreno, piantumazioni, eccetera.
Basta dare un'occhiata al dosso per capire quanto sono grandi e quanto impattano
7) non è prevista alcuna pista, quindi nessun sbancamento o pista sui pali. L'impianto è di collegamento tra due ski-aree e così funzionerà, perchè deve per forza non avere senso?
Ma chi va a sciare per salire e scendere in seggiovia? E le bici da downhill, stessa cosa?
8) non vale la pena rispondere alla proclamazione di immobilismo. Il devero se resta così com'è tra 20 anni muore: Niente più impianti e strada disastrata.
La val maira e' più prospera che mai
sono pienamente d'accordo con @ranger, e addirittura rilancio: Non solo siete un pericolo pubblico, ma siete un pericolo per il devero
Niente da fare, coi muri non si discute
Inutile andare avanti.
(E comunque la San Domenico Ski possiede i due skilift, non tutti gli impianti, e parlavo di gestione, non di possesso. Informarsi e leggere bene )
Perchè non rispondi alla domanda "cosa farete con gli impianti attuali?" Ma certo, voi NO tutto fate sempre così, rispondete solo alle domande che volete, spesso distorcendo le cose, o facendo voli pindarici per non arrivare al sodo. Ti hanno anche chiesto "a cosa siete disposti a rinunciare essendo in democrazia, si fanno compromessi" e anche lì non hai risposto. Non siete credibili! Buona fortuna col vostro comitato
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Arrivato il permesso di costruire gratuito per la stazione intermedia della cabinovia San Domenico-Ciamporino: che sia la fine del contenzioso?
ma se uno scrive un dato di fatto che si può verificare e cioè che la grandezza delle esaposto moderne sono come il vecchio impianto del Devero e che ci sarebbero solo due piloni, sempre perché è un impianto più moderno...... perché contestare anche questo???
E' da queste cose che non diventate credibili..... e mi spiace dirlo....
Ma se guardi i piloni e la stazione del Dosso, ti sembra uguale a quella del secondo e del terzo di Devero?
Sono li da vedere ma di cosa stiamo parlando?
... I documenti sono tanti, e lunghi ...
Devo dire che personalmente sono sempre stato a favore del progetto in questione e lo sono tutt ora, ma ho trovato dei punti a mio parere negativi, insomma contro al progetto.
Vorrei sapere come la pensate a riguardo
1)In estete ci sono diversi escursionisti principianti (senza magari conoscenze basiche) che non si spingono su vette di 25000-3000m dove diversi fattori di rischio sono maggiori, la costruzione dei nuovi impianti di rialita potrebbe essere "dannosa" da questo punto di vista.
2)Malagoni nella presentazione ha affermato di supportare le attività commerciali che apriranno nelle zone interessate al progetto, mi chiedo come? Come faranno se uno aprisse un noleggio e c'e né fosse anche uno gestito direttamente da loro?
3)Sempre nella Sua presentazione si accenna in modo vago alle "fonti di sostentamento che trarrebbero gli abitanti", quali sarebbero?
4) Nei week-end a Sando arrivano spesso 3000-3500-4000 persone (l'anno scorso anche 5000), quando è stato chiesto a Malagoni "Quante persone dovrebbero, invece, esserci perché il turismo sia veramente green e sostenibile al 100%?" La risposta è stata circa 1500.
A voi le riflessioni.