Affrontare un cambio di pendenza ripido

Intanto grazie, si ho sbagliato qualcosa ma non riesco a capire bene cosa, avevo tanti G sopra la schiena si vede dalle code che flettono, non sono riuscito a resistere alla centrifuga? la curva dopo è meglio è bella ma ho già scaricato l'energia, quindi non vale HIHIHI, non è così facile perchè purtroppo non ho avuto modo di vedere con Valerio nel pomeriggio i video e le foto. Qui un aiuto sarebbe molto utile, non so sai se bastava contrarre gli addominali. Mi è caduta la spalla forsi intendi questo? pero' dai sono riuscito a non frenare e fare tutto sui binari usando solo come freno la chiusura dell'arco e l'angolazione. Forse ho fatto nella terza foto tanti piccoli errori, puntamento delle ginocchia non verso il basso mentre prima si, caduta della spalla interna, poca separazione? Ho seguito troppo col busto?

Secondo me sopratutto l'ultima che hai detto: hai seguito troppo col busto invece che sfruttare la buona separazione che avevi ad inizio curva per trovare il corretto anticipo motorio. :HIP

(in ogni caso magari mi riuscisse sbagliare come sbagli te, questi sono dettagli rispetto ai miei di errori HIHIHI)
 
No è che parti accennando lo spezzamento, quindi l'impostazione è ottima, poi con il tronco ti blocchi e automaticamente ti cade la spalla interna. Lo so che è difficile con tutta quella centrifuga in gioco e che la tentazione di contrastarla con tutto il corpo è forte, ma secondo me ti basterebbe solo seguire l'intenzione iniziale del tronco e non cambiarla durante la curva. Ne acquisterebbe in solidità anche il lavoro di gambe.

Oh, dettagli, conta che su quelle pendenze io derapo e amen.
 
Secondo me sopratutto l'ultima che hai detto: hai seguito troppo col busto invece che sfruttare la buona separazione che avevi ad inizio curva per trovare il corretto anticipo motorio. :HIP

(in ogni caso magari mi riuscisse sbagliare come sbagli te, questi sono dettagli rispetto ai miei di errori HIHIHI)

Grazie si penso anche io non avuto la forza di contrastare la centrifuga o non l'ho fatto nella maniera corretta peccato, si ero tanto carico di G e andavo tanto forte HIHIHI. Tu conosci la pista...è un muretto ripido ciego che porta agli ovetti 5 laghi non è manco tanto largo HIHIHI non era facile pero' ormai c'ero ho sbagliato non ci sono scuse HIHIHI

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No è che parti accennando lo spezzamento, quindi l'impostazione è ottima, poi con il tronco ti blocchi e automaticamente ti cade la spalla interna. Lo so che è difficile con tutta quella centrifuga in gioco e che la tentazione di contrastarla con tutto il corpo è forte, ma secondo me ti basterebbe solo seguire l'intenzione iniziale del tronco e non cambiarla durante la curva. Ne acquisterebbe in solidità anche il lavoro di gambe.

Oh, dettagli, conta che su quelle pendenze io derapo e amen.

Mi interessa, non capisco bene secondo te dovevo seguire di piu' col tronco (pensavo il contrario), forse la spalla mi è caduta perchè non ho contratto gli addominali come dici tu, non è che ho seguito troppo?
 
Anche secondo me potrebbe aiutare più counter, la spalla interna resta un po’ arretrata. Molto bravo comunque considerato che sei su un muro.
 
Anche secondo me potrebbe aiutare più counter, la spalla interna resta un po’ arretrata. Molto bravo comunque considerato che sei su un muro.

Si questo è interessante, pero' nel mio caso in quella foto forse dovevo lavorare meglio la terza parte di curva con una maggiore separazione oltre che ad una diversa inclinazione delle spalle verso il basso?
 

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Ciao Manawa, provo a dire la mia.

Guarda la tua foto fantastica della "piega" (spero che il poster sia venuto bene :D) e guarda le gambe, lì tieni l'interno sotto alla grande ("pull back" come se non ci fosse un domani), hai zero separazione laterale (il ginocchio della gamba esterna tocca lo scarpone della gamba interna) e hai una grande separazione verticale (il ginocchio della gamba esterna è "all'altezza" dello scarpone della gamba interna).

Immagina di far salire progressivamente la gamba interna lungo la gamba esterna, mantenendo sempre il contatto. Questa gamba interna che sale lascia spazio all'inclinazione della gamba esterna ma allo stesso tempo ti fa sbilanciare tutto il corpo verso l'interno della curva. Per controbilanciare lo sbilanciamento provocato della gamba interna che "sale" devi spezzare il busto progressivamente. L'angolazione del busto rispetto alle gambe avviene quindi contestualmente alla "salita" della gamba interna. Le due cose sono interdipendenti, ma non saprei dire qual è la causa e quale l'effetto. Mi sembra di ricordare che JF Beaulieu dica qualcosa del tipo, l'inclinazione e l'angolazione sono il *risultato* dell'accorciamento della gamba interna, attribuendo quindi la causa alla gamba interna. E se diciamo che l'azione parte dal basso forse questo ha un senso...

Giusto un aneddoto personale... un paio di stagioni fa cercavo di capire (da autodidatta, e da allora non ho ancora preso nemmeno una lezione di maestro... sigh!, mea culpa) che fare di questo sci interno. Avevo capito di doverlo tenere sotto, in tipping e magari pure controruotato, ma poi non sapevo come gestirlo (provengo dalla old school, interno tendenzialmente pigro...). In una curva condotta tranquilla ho fatto allora un piccolo esperimento, ho alzato improvvisamente la gamba interna e sollevato lo sci dalla neve di un paio di spanne, mantenendo la gamba e lo sci inclinati verso l'interno. Questo mi ha sbilanciato di colpo verso l'interno della curva (sì, magari anche perchè all'inizio su quello sci ci scaricavo un po' di peso, ma credo poco perchè stavo cercando apposta di tenerlo leggero) in un modo che non mi aspettavo assolutamente e d'istinto ho spezzato il busto verso l'esterno per ritrovare l'equilibrio sullo sci esterno. In quel momento ho sentito la coltellata nel fianco come dice Nitrato e mi si è accesa la lampadina :shock:
 
Da quel poco che vedo e riesco a capire, sembra che tu sia sempre un pò troppo ruotato con le spalle e quindi non carichi a sufficienza l'esterno abbassando la spalla esterna.
Sono piccole cose, ma una piccola cosa come ad es. concentrarsi sull'avanzare la mano esterna come per andare a toccare la punta dello sci esterno innesca una catena di movimenti che comprende tutti quelli che ti hanno ricordato, senza dover pensare a troppe cose assieme che alla fine possono creare confusione.
E se vedi il video di HH (pur con i limiti di una dimostrazione che ha almeno 15 anni), il concetto è questo, muovere una mano, cosa peraltro rapida e facile da fare, innesca una catena cinematica che ti porta ad angolare e a caricare l'esterno perchè abbassi la spalla esterna e senza starci troppo a pensare ti trovi anche con il busto spezzato.
Sono in partenza, vado in montagna e sarò senza pc, seguirò se posso dal tel, un saluto a tutti
 
Il famoso muro del Centenario, l'ho preso in velocità piena e totale hai ragione, mha il livello di difficoltà è massimo, è un ingresso cieco se noti la prima cosa non ho usato praticamente nulla di piede come effetto sterzante, sono entrato in picchiata ma ho dosato col taglio e la chiusura curva, dovevo essere ancora piu' deciso e assolutamente piu' spezzato. Arrivando in piena velocità i G non sono pochi mi sono fidato e non ho usato i piedi per rallentare (partendo dall'alto sai che si arriva veramente a canna). Personalmente lo trovo un cambio piuttosto difficile perchè ripido, cieco e il muro finisce su un incrocio, sinceramente non mi dipisceva come li ho tenuti sotto certo si poteva fare meglio pero' bho dici di no?

Ok, se era il Centenario ci sta, tanto meglio di così non potevi farla.

Andrea

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Ciao Manawa, provo a dire la mia.

Guarda la tua foto fantastica della "piega" (spero che il poster sia venuto bene :D) e guarda le gambe, lì tieni l'interno sotto alla grande ("pull back" come se non ci fosse un domani), hai zero separazione laterale (il ginocchio della gamba esterna tocca lo scarpone della gamba interna) e hai una grande separazione verticale (il ginocchio della gamba esterna è "all'altezza" dello scarpone della gamba interna).

Immagina di far salire progressivamente la gamba interna lungo la gamba esterna, mantenendo sempre il contatto. Questa gamba interna che sale lascia spazio all'inclinazione della gamba esterna ma allo stesso tempo ti fa sbilanciare tutto il corpo verso l'interno della curva. Per controbilanciare lo sbilanciamento provocato della gamba interna che "sale" devi spezzare il busto progressivamente. L'angolazione del busto rispetto alle gambe avviene quindi contestualmente alla "salita" della gamba interna. Le due cose sono interdipendenti, ma non saprei dire qual è la causa e quale l'effetto. Mi sembra di ricordare che JF Beaulieu dica qualcosa del tipo, l'inclinazione e l'angolazione sono il *risultato* dell'accorciamento della gamba interna, attribuendo quindi la causa alla gamba interna. E se diciamo che l'azione parte dal basso forse questo ha un senso...

Giusto un aneddoto personale... un paio di stagioni fa cercavo di capire (da autodidatta, e da allora non ho ancora preso nemmeno una lezione di maestro... sigh!, mea culpa) che fare di questo sci interno. Avevo capito di doverlo tenere sotto, in tipping e magari pure controruotato, ma poi non sapevo come gestirlo (provengo dalla old school, interno tendenzialmente pigro...). In una curva condotta tranquilla ho fatto allora un piccolo esperimento, ho alzato improvvisamente la gamba interna e sollevato lo sci dalla neve di un paio di spanne, mantenendo la gamba e lo sci inclinati verso l'interno. Questo mi ha sbilanciato di colpo verso l'interno della curva (sì, magari anche perchè all'inizio su quello sci ci scaricavo un po' di peso, ma credo poco perchè stavo cercando apposta di tenerlo leggero) in un modo che non mi aspettavo assolutamente e d'istinto ho spezzato il busto verso l'esterno per ritrovare l'equilibrio sullo sci esterno. In quel momento ho sentito la coltellata nel fianco come dice Nitrato e mi si è accesa la lampadina :shock:

Bravo. Anzi bravò, a la francaise.

Andrea

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Intanto grazie, si ho sbagliato qualcosa ma non riesco a capire bene cosa, avevo tanti G sopra la schiena si vede dalle code che flettono, non sono riuscito a resistere alla centrifuga? la curva dopo è meglio è bella ma ho già scaricato l'energia, quindi non vale HIHIHI, non è così facile perchè purtroppo non ho avuto modo di vedere con Valerio nel pomeriggio i video e le foto. Qui un aiuto sarebbe molto utile, non so sai se bastava contrarre gli addominali. Mi è caduta la spalla forsi intendi questo? pero' dai sono riuscito a non frenare e fare tutto sui binari usando solo come freno la chiusura dell'arco e l'angolazione. Forse ho fatto nella terza foto tanti piccoli errori, puntamento delle ginocchia non verso il basso mentre prima si, caduta della spalla interna, poca separazione? Ho seguito troppo col busto?

Hai sciato come sai fare, ma era solo più difficile... Le carenze vengono enfatizzate. Non devi andare a cercare nulla di particolare o di diverso.

Andrea

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Oh, dettagli, conta che su quelle pendenze io derapo e amen.

Mi piacerebbe vedere il video ma io nelle prime due curve sul ripido non vedo binari... ;)

D'altronde senza azione di piede a inizio curva difficile pensare che abbia carvato a fine curva, su quelle pendenze.

Andrea
 
Si questo è interessante, pero' nel mio caso in quella foto forse dovevo lavorare meglio la terza parte di curva con una maggiore separazione oltre che ad una diversa inclinazione delle spalle verso il basso?

Ultimamente, con il mio clan, abbiamo accorciato la misura dei bastoncini, 115cm contro i 125, (sono alto 1,70) accorciando un po' posso lavorare meglio con la parte più alta del corpo.
 
Ultima modifica:
bastoni Nuvola

Nuvola A mio avviso 125 cm sono troppo alti , io proverei con 120 cm per la tua altezza 170 , 115 cm potrebbero essere troppo bassi
 
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