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MAXINMARE
Guest
Tre giorni "Ovindolosi" (28-30 gennaio 2018) + 1 (spettacolo)
Come sapete in molti nell'ultimo anno ho sciato poco e nulla causa infortunio al ginocchio.
Dopo l'intervento di maggio scorso il consiglio medico era: scia, non prima di marzo....
Ma quei medici non conoscevano la mia ... ed io mi sentivo bene... quindi (dopo un consulto con il chirurgo che mi ha operato e col prode fisioterapista che mi ha rimesso a nuovo, entrambi più "ottimisti") ho fatto un primo assaggio a metà gennaio... Però avevo trovato tempo incerto, c'era nebbia, anzi abbiamo proprio sciato in mezzo alle nuvole... tutto bene, per carità, ma il test non era certo probante e, soprattutto non era stato "saziante".
Quindi, approfittando di una finestra di bel tempo, decido di far bigiare un paio di giorni di scuola ai ragazzi e mi metto quindi alla ricerca di una soluzione logistica.... trovata la quale mia moglie mi avvisa che lei non può (diciamo non aveva tutta sta voglia ) di prendersi giorni di vacanza sul lavoro... ergo... se volevo... mi toccava salire solo con due pargoli di età e capacità molto differenti (8 la piccola e 12 il grande) senza possibilità di affidarli a lei per sciare per conto mio e/o fare pause tra l'uno e l'altra :shock:.
Embè...?? Detto fatto. Si parte.
I tre giorni sono stati contraddistinti da sole e cielo praticamente privo di nuvole... cosa che ci ha consentito di sciare dovendo badare solo alla folla del primo giorno ed ai mucchi in basso nelle ore pomeridiane: per il resto, nonostante il caldo (specie quello del lunedì) le piste han retto alla grande sia il primo giorno ... ed a maggior ragione i due gg successivi, quando in pista non c'era quasi nessuno.
Passiamo alle foto.
Questo è l'arroccamento con l'ovovia, con relativo panorama: nella seconda foto, sullo sfondo, il massiccio del Sirente (2349 m s.l.m.), visto dal suo lato meno impervio e roccioso.
Arrivati in cima all'ovovia, a 1800 mt slm c'è un bel rifugio che fa anche da Hotel in quota (a prezzi un tantinello impopolari .. ma prima o poi mi piacerebbe fare l'esperienza: mi piace uscire direttamente sulle piste)
Dalla terrazza antistante il rifugio si vedono le sue seggiovie che portano sino a 2000 mt circa, alla zona dell'Anfiteatro (tramite la seggiovia che vedete salire verso sinistra) e della Capanna Brinn (tramite la seggiovia che sale verso destra). In quest'ultima zona, a breve, sono previste nuovi impianti e nuove piste... speriamo.
Il topolino è ormai un local di quelle piste... nonchè dell'apres ski
Saliamo in zona Anfiteatro
Li sotto le piste del park e di ski cross... in alto la mia adorata catena del Gran Sasso
In cima all'anfiteatro, guardando a sinistra c'è il Corno grande che fa cucù
Di fronte e dall'altro lato si è sovrastati dalle cime che formano l'anfiteatro... le quali impediscono la vista sul gruppo del Velino.
Questa invece è la zona delle piste della capanna Brinn, da cui si dipanano una rossa (tomba) e la più semplice Capanna Brinn (azzurra)
A sera comincia a far freschino: mia figlia insiste per vedere il casco nuovo in versione Darth Fener eccola accontentata
Scendendo verso il paese ci godiamo l'enrosadira sul Corno grande... sarà una costante che ci accompagnerà tutti e tre i giorni... perdonate la scarsa qualità della foto, fatta con il cellulare (come tutte) ma dall'interno dell'auto.
Anche la ns. stanza d'albergo ci offre una bella visuale, quella sul paese di Ovindoli: eccolo in versione tramonto... ed in versione presepe notturno.
E' tardi e, sistemati gli sci nel deposito ce ne andiamo a dormire.
Il mattino dopo la giornata si apre coi migliori presagi.
Finalmente ho anche un paio d'ore di libertà... appalto i ragazzi alla collettiva e, in mattinata riesco a sciare sulle nuove piste nere (aquila, grifone scoiattolo e relative varianti)... causa "scimmia da libertà" e foga da ripetizione mi dimentico di fare le foto agli impressionanti muretti che le contraddistinguono (uno, quello dell'aquila, davvero verticale). La prossima volta, prometto di documentarvele. Questo, comunque, il magnifico panorama dalla cima della zona montefreddo/fontefredda (due esaposto veloci e comode) da cui si accede a quelle piste.
L'ultimo giorno è stato forse il migliore: sole, ma meno caldo del lunedì, ancor meno gente in pista e millerighe quasi intonse ovunque, in basso fino a metà giornata... ed sino al pomeriggio in tutta la parte alta. Questo lo stato medio di "rovina" ed affollamento delle piste a giornata inoltrata.
Allego anche qualche video fatto ai ragazzi, che in soli 3 giorni han fatto bei miglioramenti rispetto all'anno passato.
Questo è Ale (12 anni e 19 gg di sci totali, spezzettati, in tre anni) sul Pistone
Qui invece Ale scende la panoramica, l'anfiteatro ed il Canalone, con i primi accenni di conduzione: il suo maestro era molto contento... ed anche un po stupefatto.
Questa invece è l'adorabile piccola della famiglia (8 anni e neanche due settimane di sci, spezzettate, in tre anni)
Inizia timorosa sulla rossa dell'anfiteatro, ma pian piano si scioglie e va a farsi la stradina/bordopista
Poi, a fine giornata, sebbene stanca, decide finalmente di provare a mettere gli sci un po più paralleli e scende persino dalla pista di ski cross (già provata il giorno precedente)
In definitiva, è stata una faticaccia dividermi tra l'uno (che scappava ovunque, avendo la mia stessa passionaccia) e l'altra (che giustamente aveva i suoi tempi). Ma ne è valsa la pena. Il training abruzzese dei ragazzi continua... appena la piccola avrà acquisito ancor maggiore sicurezza, ed un po più di resistenza, mi piacerebbe portarli anche sull'arco alpino (il grande sogna la Bellunese e la Ventina... e potrebbe già farle benone). Ma prima abbiamo ancora un po di "lacune locali" da colmare... devo recuperare ancora molte piccole perle appenniniche che avevo sempre (ed ingiustamente) tralasciato.
Un Saluto dal vs. MAXINMARE e dai suoi ragazzi
Come sapete in molti nell'ultimo anno ho sciato poco e nulla causa infortunio al ginocchio.
Dopo l'intervento di maggio scorso il consiglio medico era: scia, non prima di marzo....
Ma quei medici non conoscevano la mia ... ed io mi sentivo bene... quindi (dopo un consulto con il chirurgo che mi ha operato e col prode fisioterapista che mi ha rimesso a nuovo, entrambi più "ottimisti") ho fatto un primo assaggio a metà gennaio... Però avevo trovato tempo incerto, c'era nebbia, anzi abbiamo proprio sciato in mezzo alle nuvole... tutto bene, per carità, ma il test non era certo probante e, soprattutto non era stato "saziante".
Quindi, approfittando di una finestra di bel tempo, decido di far bigiare un paio di giorni di scuola ai ragazzi e mi metto quindi alla ricerca di una soluzione logistica.... trovata la quale mia moglie mi avvisa che lei non può (diciamo non aveva tutta sta voglia ) di prendersi giorni di vacanza sul lavoro... ergo... se volevo... mi toccava salire solo con due pargoli di età e capacità molto differenti (8 la piccola e 12 il grande) senza possibilità di affidarli a lei per sciare per conto mio e/o fare pause tra l'uno e l'altra :shock:.
Embè...?? Detto fatto. Si parte.
I tre giorni sono stati contraddistinti da sole e cielo praticamente privo di nuvole... cosa che ci ha consentito di sciare dovendo badare solo alla folla del primo giorno ed ai mucchi in basso nelle ore pomeridiane: per il resto, nonostante il caldo (specie quello del lunedì) le piste han retto alla grande sia il primo giorno ... ed a maggior ragione i due gg successivi, quando in pista non c'era quasi nessuno.
Passiamo alle foto.
Questo è l'arroccamento con l'ovovia, con relativo panorama: nella seconda foto, sullo sfondo, il massiccio del Sirente (2349 m s.l.m.), visto dal suo lato meno impervio e roccioso.
Arrivati in cima all'ovovia, a 1800 mt slm c'è un bel rifugio che fa anche da Hotel in quota (a prezzi un tantinello impopolari .. ma prima o poi mi piacerebbe fare l'esperienza: mi piace uscire direttamente sulle piste)
Dalla terrazza antistante il rifugio si vedono le sue seggiovie che portano sino a 2000 mt circa, alla zona dell'Anfiteatro (tramite la seggiovia che vedete salire verso sinistra) e della Capanna Brinn (tramite la seggiovia che sale verso destra). In quest'ultima zona, a breve, sono previste nuovi impianti e nuove piste... speriamo.
Il topolino è ormai un local di quelle piste... nonchè dell'apres ski
Saliamo in zona Anfiteatro
Li sotto le piste del park e di ski cross... in alto la mia adorata catena del Gran Sasso
In cima all'anfiteatro, guardando a sinistra c'è il Corno grande che fa cucù
Di fronte e dall'altro lato si è sovrastati dalle cime che formano l'anfiteatro... le quali impediscono la vista sul gruppo del Velino.
Questa invece è la zona delle piste della capanna Brinn, da cui si dipanano una rossa (tomba) e la più semplice Capanna Brinn (azzurra)
A sera comincia a far freschino: mia figlia insiste per vedere il casco nuovo in versione Darth Fener eccola accontentata
Scendendo verso il paese ci godiamo l'enrosadira sul Corno grande... sarà una costante che ci accompagnerà tutti e tre i giorni... perdonate la scarsa qualità della foto, fatta con il cellulare (come tutte) ma dall'interno dell'auto.
Anche la ns. stanza d'albergo ci offre una bella visuale, quella sul paese di Ovindoli: eccolo in versione tramonto... ed in versione presepe notturno.
E' tardi e, sistemati gli sci nel deposito ce ne andiamo a dormire.
Il mattino dopo la giornata si apre coi migliori presagi.
Finalmente ho anche un paio d'ore di libertà... appalto i ragazzi alla collettiva e, in mattinata riesco a sciare sulle nuove piste nere (aquila, grifone scoiattolo e relative varianti)... causa "scimmia da libertà" e foga da ripetizione mi dimentico di fare le foto agli impressionanti muretti che le contraddistinguono (uno, quello dell'aquila, davvero verticale). La prossima volta, prometto di documentarvele. Questo, comunque, il magnifico panorama dalla cima della zona montefreddo/fontefredda (due esaposto veloci e comode) da cui si accede a quelle piste.
L'ultimo giorno è stato forse il migliore: sole, ma meno caldo del lunedì, ancor meno gente in pista e millerighe quasi intonse ovunque, in basso fino a metà giornata... ed sino al pomeriggio in tutta la parte alta. Questo lo stato medio di "rovina" ed affollamento delle piste a giornata inoltrata.
Allego anche qualche video fatto ai ragazzi, che in soli 3 giorni han fatto bei miglioramenti rispetto all'anno passato.
Questo è Ale (12 anni e 19 gg di sci totali, spezzettati, in tre anni) sul Pistone
Qui invece Ale scende la panoramica, l'anfiteatro ed il Canalone, con i primi accenni di conduzione: il suo maestro era molto contento... ed anche un po stupefatto.
Questa invece è l'adorabile piccola della famiglia (8 anni e neanche due settimane di sci, spezzettate, in tre anni)
Inizia timorosa sulla rossa dell'anfiteatro, ma pian piano si scioglie e va a farsi la stradina/bordopista
Poi, a fine giornata, sebbene stanca, decide finalmente di provare a mettere gli sci un po più paralleli e scende persino dalla pista di ski cross (già provata il giorno precedente)
In definitiva, è stata una faticaccia dividermi tra l'uno (che scappava ovunque, avendo la mia stessa passionaccia) e l'altra (che giustamente aveva i suoi tempi). Ma ne è valsa la pena. Il training abruzzese dei ragazzi continua... appena la piccola avrà acquisito ancor maggiore sicurezza, ed un po più di resistenza, mi piacerebbe portarli anche sull'arco alpino (il grande sogna la Bellunese e la Ventina... e potrebbe già farle benone). Ma prima abbiamo ancora un po di "lacune locali" da colmare... devo recuperare ancora molte piccole perle appenniniche che avevo sempre (ed ingiustamente) tralasciato.
Un Saluto dal vs. MAXINMARE e dai suoi ragazzi
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