Un po in ritardo ma arriva anche questo report, bellissima cima dei Monti del Sole, fra le più alte e come sempre da queste parti mai banale e sempre selvaggia!!
La partenza è da Gena Bassa 430m circa, da qui si segue la strada asfaltata fino all'abitato di Gena Alta 800m, qui nei pressi di una fontana si imbocca il sentiero CAI 871 diretto al Bivacco Valdo e a Forcella Zana. Il sentiero inizialmente su bosco esce poi su mugheta con passaggi a volte esposti e in qualche occasione attrezzati fino a scendere brevemente sul fondo del vallone che scende da Forcella Zana. Poco sopra si abbandona il sentiero ditetto in forcella per scartare a destra su traccia (sempre CAI) a tratti non facilmente individuabile che per saltini rocciosi, canalini e un bel bosco di faggi ci porta al bellissimo Bivacco Valdo 1590m, unica struttura di ricovero dell'intero gruppo.
Qui si comincia veramente a respirare l'aria dei Feruch, ne siamo circondati, il bivacco infatti sorge nel Circo de la Borala.
La F.lla dei Pom ancora distante poco prima del bivio per il Biv. Valdo.
Dopo una breve pausa ripartiamo diretti alla Forcella dei Pom 1937m, il sentiero è sempre CAI ma praticamente solo di nome e per la presenza di bolli... Si comincia ad attraversare il Circo de la Borala puntando a un evidente ed alquanto impressionante cengia che contorna il Tornon. Mano a mano che ci si avvicina ci si rende conto che la cengia è comoda, esposta ma sempre comoda tranne che per un paio di franamenti che costringono a qualche saltino. Girato lo spigolo del Tornon si scende leggermente per bella cengia erbosa alti sulla selvaggissima Val Feruch.
Si continua più o meno in quota su terreno a tratti esposto fino a giungere a quello che è considerato "il passaggio chiave" per la forcella dei Pom! Si tratta di aggirare uno spigoletto che fa pancia in forte esposizione (II+ in discesa), superato questo tratto più psicologico che altro si salgono dei divertenti saltini rocciosi di I con brevi tratti fino al II+, successivamente ci si sposta in quota per prati fin sotto la forcella e si risale l'ultimo pendio sempre con attenzione fino alla bellissima Forcella dei Pom sotto l'incombente e severa parete del Bus del Diaol!
L'ardita cengia.
Meglio di come sembri!
Passaggi.
Lo spigoletto.
Io sullo spigoletto!
Selfie in forcella.
Le Stornade.
Dopo la meritata pausa proseguiamo brevemente in direzione Forcella delle Coraie e dopo aver superato un affilata crestina e qualche passaggio su roccette abbandoniamo il sentiero che continua a destra per puntare a sinistra a una piccola grotta a quota 2020m circa. Qui inizia la via di salita alla nostra cima, lasciamo qui un po di pesi e scegliamo l'attrezzatura da prendere (nel dubbio anche due Friends).
La crestina affilata.
Partiamo! Superiamo un breve gradino sopra la grotta II+/III (1 ch. sopra), cominciamo a risalire il canale fin sotto le pareti, deviamo a sinistra e risaliamo (II) per roccette fino a una cengia e ci fermiamo in corrispondenza di 3 chiodi (sosta) qui sopra di noi il passaggio chiave (5m di III/III+ strapiombante) nulla di difficile ma non ci piaceva tantissimo così per sicurezza prima di salire diamo un occhiata attorno per vedere se ci fosse qualche alternativa allettante...giriamo un po e sembra ci sia possibilità di salire in un altro punto, proviamo, al limite ci caliamo da un mugo... Cominciamo così a salire delle roccette esposte II che ci portano a una placchetta 4-5m di III, ancora qualche roccetta e entriamo in un canale detritico dove troviamo un ometto (sorpresa!!) continuiamo a salire e arriviamo in cresta, passaggi aerei e non banali ci depositano così sulla vetta a 2140m. Stanchi ma felici dopo oltre 1700m di dislivello "da tener su le rece" siamo in cima a un nostro piccolo sogno e esattamente di fronte a noi è nato un nuovo sogno (il Bus del Diaol....) ma questa è un' altra storia!
Il nostro nuovo sogno!
Verso la Schiara!
Il resto dei Feruch.
Dopo una mezz'ora in vetta è ora di scendere, il ritorno sarà lunghissimo!!
Optiamo per la discesa lungo quella che è la normale, imbocchiamo il canale giusto con parecchi dubbi non vedendo alcun segno... l'unica cosa certa è che dobbiamo trovare una macchia di mughi dove c'è una sosta da cui fare la doppia in discesa! Dopo un po di ricerche individuiamo un cordone in mezzo ai mughi...trovata!! Aggiungiamo un nostro cordone, prepariamo la calata con attenzione per evitare che durante il recupero la corda si impigli sui mughi. 30m di doppia e siamo sopra la grotta, affrontiamo il saltino sopra di essa disarrampicando e siamo alla base delle rocce!
Da qui la discesa seguirà la salita, ci impiegheremo solo mezz'ora in meno rispetto a salire e resteremo per oltre mezza discesa senz'acqua! Arriviamo all'auto all'imbrunire!
Stanchi ma estremamente soddisfatti!!
Lo spigoletto visto in discesa!
La partenza è da Gena Bassa 430m circa, da qui si segue la strada asfaltata fino all'abitato di Gena Alta 800m, qui nei pressi di una fontana si imbocca il sentiero CAI 871 diretto al Bivacco Valdo e a Forcella Zana. Il sentiero inizialmente su bosco esce poi su mugheta con passaggi a volte esposti e in qualche occasione attrezzati fino a scendere brevemente sul fondo del vallone che scende da Forcella Zana. Poco sopra si abbandona il sentiero ditetto in forcella per scartare a destra su traccia (sempre CAI) a tratti non facilmente individuabile che per saltini rocciosi, canalini e un bel bosco di faggi ci porta al bellissimo Bivacco Valdo 1590m, unica struttura di ricovero dell'intero gruppo.
Qui si comincia veramente a respirare l'aria dei Feruch, ne siamo circondati, il bivacco infatti sorge nel Circo de la Borala.
La F.lla dei Pom ancora distante poco prima del bivio per il Biv. Valdo.
Dopo una breve pausa ripartiamo diretti alla Forcella dei Pom 1937m, il sentiero è sempre CAI ma praticamente solo di nome e per la presenza di bolli... Si comincia ad attraversare il Circo de la Borala puntando a un evidente ed alquanto impressionante cengia che contorna il Tornon. Mano a mano che ci si avvicina ci si rende conto che la cengia è comoda, esposta ma sempre comoda tranne che per un paio di franamenti che costringono a qualche saltino. Girato lo spigolo del Tornon si scende leggermente per bella cengia erbosa alti sulla selvaggissima Val Feruch.
Si continua più o meno in quota su terreno a tratti esposto fino a giungere a quello che è considerato "il passaggio chiave" per la forcella dei Pom! Si tratta di aggirare uno spigoletto che fa pancia in forte esposizione (II+ in discesa), superato questo tratto più psicologico che altro si salgono dei divertenti saltini rocciosi di I con brevi tratti fino al II+, successivamente ci si sposta in quota per prati fin sotto la forcella e si risale l'ultimo pendio sempre con attenzione fino alla bellissima Forcella dei Pom sotto l'incombente e severa parete del Bus del Diaol!
L'ardita cengia.
Meglio di come sembri!
Passaggi.
Lo spigoletto.
Io sullo spigoletto!
Selfie in forcella.
Le Stornade.
Dopo la meritata pausa proseguiamo brevemente in direzione Forcella delle Coraie e dopo aver superato un affilata crestina e qualche passaggio su roccette abbandoniamo il sentiero che continua a destra per puntare a sinistra a una piccola grotta a quota 2020m circa. Qui inizia la via di salita alla nostra cima, lasciamo qui un po di pesi e scegliamo l'attrezzatura da prendere (nel dubbio anche due Friends).
La crestina affilata.
Partiamo! Superiamo un breve gradino sopra la grotta II+/III (1 ch. sopra), cominciamo a risalire il canale fin sotto le pareti, deviamo a sinistra e risaliamo (II) per roccette fino a una cengia e ci fermiamo in corrispondenza di 3 chiodi (sosta) qui sopra di noi il passaggio chiave (5m di III/III+ strapiombante) nulla di difficile ma non ci piaceva tantissimo così per sicurezza prima di salire diamo un occhiata attorno per vedere se ci fosse qualche alternativa allettante...giriamo un po e sembra ci sia possibilità di salire in un altro punto, proviamo, al limite ci caliamo da un mugo... Cominciamo così a salire delle roccette esposte II che ci portano a una placchetta 4-5m di III, ancora qualche roccetta e entriamo in un canale detritico dove troviamo un ometto (sorpresa!!) continuiamo a salire e arriviamo in cresta, passaggi aerei e non banali ci depositano così sulla vetta a 2140m. Stanchi ma felici dopo oltre 1700m di dislivello "da tener su le rece" siamo in cima a un nostro piccolo sogno e esattamente di fronte a noi è nato un nuovo sogno (il Bus del Diaol....) ma questa è un' altra storia!
Il nostro nuovo sogno!
Verso la Schiara!
Il resto dei Feruch.
Dopo una mezz'ora in vetta è ora di scendere, il ritorno sarà lunghissimo!!
Optiamo per la discesa lungo quella che è la normale, imbocchiamo il canale giusto con parecchi dubbi non vedendo alcun segno... l'unica cosa certa è che dobbiamo trovare una macchia di mughi dove c'è una sosta da cui fare la doppia in discesa! Dopo un po di ricerche individuiamo un cordone in mezzo ai mughi...trovata!! Aggiungiamo un nostro cordone, prepariamo la calata con attenzione per evitare che durante il recupero la corda si impigli sui mughi. 30m di doppia e siamo sopra la grotta, affrontiamo il saltino sopra di essa disarrampicando e siamo alla base delle rocce!
Da qui la discesa seguirà la salita, ci impiegheremo solo mezz'ora in meno rispetto a salire e resteremo per oltre mezza discesa senz'acqua! Arriviamo all'auto all'imbrunire!
Stanchi ma estremamente soddisfatti!!
Lo spigoletto visto in discesa!