Quando il rischio valanga si attesta a 3 su 5, il campo di scelta si restringe parecchio. Dopo svariate uscite al Piccolo Colbricon, decidiamo di tentare la via Sud a Cima Bocche.
Partiamo poco sopra Paneveggio, quota 1620, dove parte la strada della Val Miniera. La risaliamo per intero immersi in un'atmosfera caliginosa per via delle nuvole basse. Sbuchiamo da questa coltre grigia all'altezza di Malga Bocche, 1920m, dove intravediamo, poco sopra, l'azzurro del cielo e i raggi caldi del sole. Passato un tratto di bosco ripido, sbuchiamo sulla grossa spalla Sud: la giornata è stupenda e il panorama è mozzafiato, le Pale dominano l'orizzonte e ipnotizzano la vista. Solchiamo uno strato di 20cm di polvere su pendenze moderate, la salita è eterna. In alto la neve è a tratti ventata ma sempre molto soffice: con lungo traverso ci portiamo sul bordo orientale del grande pendio fino alla vetta dove ci accoglie il classico crocifisso. La vista è superlativa su tutte le cime principali delle Dolomiti arricchita dal denso mare di nubi che copre il fondovalle.
La discesa è a dir poco favolosa, la polvere si lascia solcare dolcemente e il fondo, sebbene crostoso, è portante e sicuro. Ci godiamo come matti fino alla radura di Malga Bocche dove riprendiamo giocoforza la traccia di salita. Una sciata che ricorderemo a lungo, in quasi totale solitudione su neve da sogno!(by Ricky)
https://vimeo.com/251051355
Partiamo poco sopra Paneveggio, quota 1620, dove parte la strada della Val Miniera. La risaliamo per intero immersi in un'atmosfera caliginosa per via delle nuvole basse. Sbuchiamo da questa coltre grigia all'altezza di Malga Bocche, 1920m, dove intravediamo, poco sopra, l'azzurro del cielo e i raggi caldi del sole. Passato un tratto di bosco ripido, sbuchiamo sulla grossa spalla Sud: la giornata è stupenda e il panorama è mozzafiato, le Pale dominano l'orizzonte e ipnotizzano la vista. Solchiamo uno strato di 20cm di polvere su pendenze moderate, la salita è eterna. In alto la neve è a tratti ventata ma sempre molto soffice: con lungo traverso ci portiamo sul bordo orientale del grande pendio fino alla vetta dove ci accoglie il classico crocifisso. La vista è superlativa su tutte le cime principali delle Dolomiti arricchita dal denso mare di nubi che copre il fondovalle.
La discesa è a dir poco favolosa, la polvere si lascia solcare dolcemente e il fondo, sebbene crostoso, è portante e sicuro. Ci godiamo come matti fino alla radura di Malga Bocche dove riprendiamo giocoforza la traccia di salita. Una sciata che ricorderemo a lungo, in quasi totale solitudione su neve da sogno!(by Ricky)
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