Questo voler attaccare gli sponsor è sbagliato, indipendentemente da quanto si possa essere dispiaciuti per le tante (forse troppe) sciagure negli sport estremi.
Le tute alari sono la cosa più pericolosa al mondo, il tasso di incidenti anche mortali è enorme, lo era già ai tempi di Patrick de Gayardon, chi seguiva le gesta del team Sector No Limits sicuramente si ricorderà dell'uscita e rientro in aereo:
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https://youtu.be/oT7-YbTBTv0[/youtube]
sostanzialmente, tutto quello che vediamo oggi, in 4k e ben registrato, è già stato fatto da lui vent'anni fa...
Però parliamoci chiaro, nessuno sponsor obbliga qualcuno a fare quel che fa, nessuno sponsor gioisce della morte di un suo atleta, e nessun sponsor è responsabile degli incidenti.
Già sector è stata affossata da discorsi come questi, senza a mio avviso alcun senso logico.
E' un discorso semplice, di numeri... oggi, più like e contatti fai, più guadagni... è triste? sarà, ma è così, e la dinamica non si cambia. Fai qualcosa di strabiliante? guadagni soldi, altrimenti no...
C'è chi accetta di stare al gioco, e di norma, si vive una vita eccezionale, magari breve ma sicuramente intensa, in giro a raidare, saltare, volare, spesato e retribuito, e c'è chi decide di stare in ufficio o in fabbrica e faticare 8 o più ore al gg per il resto della vita.
Quello che mi da fastidio, è che molti di quelli che scelgono una vita tranquilla e senza rischi, si arroghino il diritto di criticare chi fa scelte diverse, o come nel caso di redbull, di dar contro a un'azienda che altro non fa che utilizzare atleti invece di attori per farsi pubblicità...
E poi magari muoiono in un maxitamponamento in tangenziale mentre vanno in ufficio... secondo voi è colpa del datore di lavoro?