La sostenibilità è una sedia che ha molte gambe. Secondo me è opportuno analizzarla anche secondo altri aspetti. Le tue riflessioni Andrea riguardano la sostenibiliktà ambientale. Ma la sostenibilità è anche sociale, economica e può essere declinata in mille altri modi.
Il modello alto-adige forse è riuscito a raggiungerla pienamente perchè grazie all'idroelettrico è sostenibile ambientalmente e grazie al giusto mix dei settori primari, secondari etc riesce a garantire una sostenibilità locale sia economica (che tutti invidiano) che sociale (io invidio anche quella mentre altre persone no, ma qui dipende dai punti di vista).
Tornando alla questione ambientale possiamo dire che il momento che va da quando spegniamo l'auto in parcheggio, fino al momento in cui la riaccendiamo è sostenibile.
Ma cosa possiamo dire del danno che facciamo per raggiungere una località?
E le infrastrutture che ivi ci sono non sono state portate e costruite dagli angeli. Ad esempio: l'energia spesa a Brescia per produrre le funi degli impianti a chi la mettiamo in conto? A Brescia o alle località?
Etc. Etc.Il discorso è tanto bello quanto complesso.
PS: tra le località più sostenibili ci metterei anche Recoaro Mille: da 2 anni non apre, bilancio di sostenibilità ambientale ottimo (esempio scemo per ribadire che è un argomento complesso ma innegabilmente affascinante).
Tu credi che l' energia che utilizziamo in casa arrivi tutta da fonti energetiche rinnovabili, solo 1/4 proviene dal eolico, fotovoltaico, idroelettrico e geotermico; tutto il rimanente 75% proviene in maggioranza da Carbone, come giustamente dicevi tu, petrolio etc.
Per la sola generazione elettrica in Italia siamo tra i migliori al mondo
e stiamo superando la soglia dell'1/3 che non affatto poco!
Nel bilancio complessivo (termico ed elettrico) no. Ma siamo alle porte di alcuni cambiamenti dirompenti e prepararsi a fare tanta elettricità da rinnovabili è secondo me la strada da seguire seppur costosa.