Il funerale dello sci è vicino?

diciamo che il funerale dello sci inteso come tale è vicino,il funerale del turismo della montagna invernale ancora molto lontano
Certamente lo pseudo sciatore che scia perlopiu in condizioni ambientali estive e passa 3/4 del suo tempo fuori dalle piste da sci non si fa intimorire dal gw e nemmeno dai prezzi alti perchè magari pseudoscia e spende perlopiu solo in questo periodo dell'anno..poi si da il cambio con gli pseudo sciatori in cerca dei tepori primaverili a metà febbraio e la stagione si riesce a portare a casa con soddisfazione con bilanci positivi
Anzi piu si riesce ad incentivare lo pseudo sci e magari piu la stagione invernale tende ad andare a puttane e piu la gente va comunque in montagna
Percui il funerale della montagna in inverno ( e ribadisco non dello sci con la s maiuscola) è lontanissimo.
Per quanto riguarda iì funerale dello sci è in pieno corso per gli sciatori italiani nello slalom di ricerca di occasioni a scansare i prezzi alti e finestre invernali sempre minori..resta giusto il callo duro degli stagionali che può godere del fatto di vivere vicino alle montagne,di fare uno skipass ancora sostenibile come prezzi e di sfruttare tutte le occasioni di buone condizioni meteo/nevose mentre quando gira male avendo pagato cmq lo stagionale si accontenta di fare attività sportiva tra i prati.
A questo callo duro fortunato si aggiungono le mandrie bovine dell'est finchè dura e non troveranno piu competitivo fermarsi in paesi piu vicini alla loro residenza se gli skipass e gli alloggi da noi continueranno a salire andando a parificarsi che so all'austria ( in molti casi siamo già quasi meno competitivi)
Il fatto di vedere gente che riempe le motagne sotto le feste comandate e in altri periodi tradizionali dell'anno non significa affatto che lo sci sia in buona forma per tutto quanto ho detto sopra

scritto da uno che scia dritto con sci dello secolo scorso per mezza giornata a comprensorio.
testa da bovino.
 
Non scio dritto,non scio con sci del secolo scorso,non scio in genere per mezza giornata salvo accoppiate tra piccoli comprensori testa di suino.

allora sei un altro bifolco, non quello che scriveva lunghissimi report campati per aria dove vari comprensori sparsi per le alpi visitati in camera da letto con la skimap davanti che erano valutati con l’unico criterio di quante nere con neve dura avevano per poter scendere a drittoni con degli sci del 1985?

vi moltiplicate tra cugini nel missouri?

è una domanda retorica😂
 
allora sei un altro bifolco, non quello che scriveva lunghissimi report campati per aria dove vari comprensori sparsi per le alpi visitati in camera da letto con la skimap davanti che erano valutati con l’unico criterio di quante nere con neve dura avevano per poter scendere a drittoni con degli sci del 1985?

vi moltiplicate tra cugini nel missouri?

è una domanda retorica😂
Ho usato sci da 195 pivello ( e prima anche 205) ma li ho dismessi da un bel pò,li avevo ancora in una parte dei miei report..quanto al concetto di drittone sei in errore,scendere forte con curve da gs mica vuol dire non curvare..e io prediligo non solo le nere ma tutte le piste con carattere
 
Cosa vera è l'involuzione..una volta abituato agli sci giocattolo dopo poco non riesci piu a portare i vecchi sci allo stesso livello,ti sembra di correre dei rischi micidiali in piena insicurezza e oltre un limite ragionevole
Quando ho fatto il passaggio li alternavo in pista per vedere il confronto di prestazioni sulla stessa pista sulle medesime traiettorie e velocità.all'aumentaredelle discese con i nuovi aumenta il senso di disagio con i vecchi.
Si disimpara in fretta i vecchi..l'obiettivo era scendere la pista alternandoli sempre per prendere la stessa corsa successiva di funivia a quella di salita cambiando gli sci ad ogni discesa..l'intervallo tra le due salite della funivia era di pochi minuti ma arrivare in tempo con gli sci vecchi molto piu faticoso anche solo dopo aver infilato i nuovi per appena 3 volte...di fatto il limite dello sciatore si sposta di un buon 30% in una comfort zone
 

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Ultima modifica:
Se devo analizzare dove c'è un calo delle attività sciistiche. è nella gare master e quello che gira attorno. Meno atleti, meno attrezzatura che gira. Anche l'attività degli sci club in zone lontane dalle località montane non è più quella, di un tempo, salvo rare eccezioni. Credo che fra una ventina di anni gli sci club si conteranno sulle dita di una mano , per mancanza di persone che si sacrificano per mantenere in piedi un Club. In parte questo allontanerà quelle persone che hanno meno disponibilità ad avvicinarsi allo sci a prezzi più modici.
 
Ultima modifica:
In Trentino nonostante l'assenza di neve naturale c'è stati il miglior inizio di stagione di sempre... e le località che sono andate meglio in assoluto sono quelle più costose come MdC...
 
Questo è il santino per il funerale.

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In Trentino nonostante l'assenza di neve naturale c'è stati il miglior inizio di stagione di sempre... e le località che sono andate meglio in assoluto sono quelle più costose come MdC...
Confermo che la stagione sta andando a gonfie vele, e se ne accorgono anche i grossi investitori privati. Fondi d’investimento stanno osservando, e talvolta anche acquistando, nelle Alpi. Il funerale dovrebbero farlo a questo topic senza senso.
 
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