Le piste più drammatiche per il rientro

Scegliere posti che non hanno piste di rientro. O meglio non solo una. Iniziare a sciare con il
Primo impianto e finire con un paio di piste, giusto per, dopo pranzo. Il probl ma dovrebbe risolversi!:D
 
[emoji38] che caratteristiche hanno gli sciatori di pila? [emoji38]

In generale direi soprattutto giovani, pochi anziani o comunque persone che privilegiano il cd. 'slow ski': basta guardare la numerosita' di autobus posteggiati ad Aosta alla partenza della telecabina ed osservare gli sciatori che scaricano quando arrivano (intendiamoci, non ho nulla contro di loro... ho preso anch'io quegli autobus)... questo significa velocita' di discesa sulle piste mediamente piu' elevate.
Tra l'altro, nell'imbuto della pista, purtroppo ci si infilano anche i maestri con i bambini...
 
Mi sorprende non leggere nessuno che cita il rientro a Ponte da Tonale o Presena :D:D


Innanzitutto è particolare poichè non è composto da una singola pista, bensì in mezzo vi è da prendere la seggiovia Val Sozzine.
La prima parte, il Pegrà, dopo un lunghissimo tratto pianeggiante, oltre al quale scompare la possibilità di rientrare con impianti, offre prima un muro ripido (sebbene bypassabile con due tornantini) e subito dopo due lunghi tornanti larghi al massimo 4m. Non vi sto nemmeno a dire le condizioni della neve HIHIHI
Segue un tratto piano dove a fine stagione ci si pianta nel 95% dei casi, e dove in pasque molto calde il lembo di neve non supera il metro di larghezza.

Raggiunta la lenta seggiovia Val Sozzine, allo sciatore in cima si presenta il dilemma ancestrale: faccio la nera, ripida, ombrosa e ghiacciatissima Corno d'Aola, o vado dritto nell'inferno di gobbe? :PAAU
Ovviamente l'85% degli sciatori sceglie le gobbe, che oramai sono diventate alte tra i 40 e 120 cm, in un tratto di pista largo all'incirca quanto un gatto delle nevi. Segue un simpatico muretto, anch'esso non banale alle 16:30 e dopo 12.000 passaggi.
Una volta giunti in località Valbione, ci si agginge all'ultimo tratto per il rientro a Pontedilegno. Se lo sprovveduto avventore sceglie di fare la direttissima su Ponte, la soluzione migliore è di precederlo e sistemarvi a fine pista per godere di capriole e cadute degne di un mondiale di tuffi HIHIHI
 

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Dipende molto dall'affollamento della stazione sciistica e dalle condizioni climatiche. Se fa molto freddo è comunque più difficile che si formino gobboni, se c'è tanto affollamento è più probabile trovare le piste di rientro in condizioni pietose.
Per mia esperienza il sella ronda, ovunque sia la base, offre condizioni a fine giornata pietose. O almeno io le ho sempre trovate così. Località tranquille sono ovviamente meno soggette a questo problema.
 
Dipende molto dall'affollamento della stazione sciistica e dalle condizioni climatiche. Se fa molto freddo è comunque più difficile che si formino gobboni, se c'è tanto affollamento è più probabile trovare le piste di rientro in condizioni pietose.
Per mia esperienza il sella ronda, ovunque sia la base, offre condizioni a fine giornata pietose. O almeno io le ho sempre trovate così. Località tranquille sono ovviamente meno soggette a questo problema.

Dipende anche da che tipo di piste di rientro trovi e quante ce ne sono. A naso a Corvara( dove le piste sono mediamente più piatte e semplici) troverai meno problemi che a Santa Cristina o Selva di Val Gardena. Comunque confermo che il Sellaronda è quasi impraticabile dalle 14,30 in poi. Parliamo di piste di rientro. Validissime alternative, gli impianti in discesa!!
 
Dipende molto dall'affollamento della stazione sciistica e dalle condizioni climatiche. Se fa molto freddo è comunque più difficile che si formino gobboni, se c'è tanto affollamento è più probabile trovare le piste di rientro in condizioni pietose.
Per mia esperienza il sella ronda, ovunque sia la base, offre condizioni a fine giornata pietose. O almeno io le ho sempre trovate così. Località tranquille sono ovviamente meno soggette a questo problema.

per fare un esempio sul Latemar non ho mai avuto problemi a fare le piste che portano alla base di Pampeago o Obereggen, mentre lato predazzo trovi gobbe già dalle 2 e non possono essere considerate sicuramente piste di rientro...
non ricordo problemi nemmeno sull'azzurra di folgarida, la nera me l'hanno sempre cassata le compagne di sciata...
 
1) prima di tutto l'ancora insoluto 'collo di bottiglia' rappresentato dalla pista, che deve necessariamente essere percorsa al rientro è

In realtà è possibile scendere anche dalla pista che parte più a monte, all'altezza del secondo sostegno della funivia, e che arriva proprio sotto alla partenza del Leissè, credo si chiami Plan Bois o qualcosa del genere.
Non la fa quasi nessuno... purtroppo però credo non abbia l'innevamento artificiale.

2) il notevole sviluppo negli anni degli impianti di risalita a Pila (come numerosità, velocità e portata)

Eh?
L'unico impianto seminuovo è la Nouva, che comunque è classe 2001... tutti gli altri sono fermi agli anni '90, a meno di dettagli insignificanti come nuove imbottiture o tappeti d'imbarco.
A meno che non consideri significativo il nastro alla Platta.

6) le caratteristiche particolari e la numerosità elevata degli sciatori che tradizionalmente frequentano la stazione di sci.

chi ha detto interski? :PAAU
 
Dipende molto dall'affollamento della stazione sciistica e dalle condizioni climatiche. Se fa molto freddo è comunque più difficile che si formino gobboni, se c'è tanto affollamento è più probabile trovare le piste di rientro in condizioni pietose.
Per mia esperienza il sella ronda, ovunque sia la base, offre condizioni a fine giornata pietose. O almeno io le ho sempre trovate così. Località tranquille sono ovviamente meno soggette a questo problema.

Dipende quando vai. A gennaio inizio febbraio , mai trovato condizioni brutte come descritto. La Gran Risa alle 1630 di gennaio è fattibilissima, xse uno va a spazzaneve è sempre un problema, soprattutto se sceglie piste oltre le sue capacità
 
Silvester + folla di altri tempi

Tanti anni fa (troppi...) a dicembre, giornate cortissime, quando andavo ancora con il tallone bloccato, sono sceso per la Silvester al Plan (non c'era ancora l'altra nera di cui non ricordo il nome) quindi o scendevi la Silvester oppure a mezzo impianti.
Eravamo 3-4 amici, c'era il mondo sugli sci, abbiamo aspettato che andasse giù un po' di gente per godercela ma c'era davvero tanta gente quindi siamo stati obbligati a scendere nella folla, appena entrati nel primo tratto abbiamo capito che sarebbe stata dura. Pista liscia, tantissimi per terra che scivolavano giù senza controllo altri che si guardavano intorno cercando dove passare, ne abbiamo aiutati un bel po' a rialzarsi poi abbiamo desistito perché non c'era quasi più luce e abbiamo deciso di andare.
Arrivati sul secondo tratto i crucchi hanno acceso i cannoni... spettacolo, mancava solo quello, ciliegina sulla torta.
Arrivati giù siamo andati al bar, quello che aveva le porte fatte con le pelli di vacca (per chi se lo ricorda), per bere qualcosa di caldo prima di tornare e Verona, quando siamo usciti, verso le 19 c'era ancora gente che scendeva, giravano certe facce.
 
Dipende quando vai. A gennaio inizio febbraio , mai trovato condizioni brutte come descritto. La Gran Risa alle 1630 di gennaio è fattibilissima, xse uno va a spazzaneve è sempre un problema, soprattutto se sceglie piste oltre le sue capacità

dipende da tanti fattori, se c'è neve fresca, se fa caldo, se fa freddo, l'esposizione della pista (secondo me determinante) se a sud (assolata) o a nord (in ombra o con sole non diretto).
il mio discorso era in generale, diciamo che essendo il sella ronda molto frequentato ho notato lì soprattutto questo fenomeno, tanto che il pomeriggio sciare era poco divertente (almeno nelle annate in cui sono andato io) a meno di trovare piste poco frequentate e ancora lisce.
 
dipende da tanti fattori, se c'è neve fresca, se fa caldo, se fa freddo, l'esposizione della pista (secondo me determinante) se a sud (assolata) o a nord (in ombra o con sole non diretto).
il mio discorso era in generale, diciamo che essendo il sella ronda molto frequentato ho notato lì soprattutto questo fenomeno, tanto che il pomeriggio sciare era poco divertente (almeno nelle annate in cui sono andato io) a meno di trovare piste poco frequentate e ancora lisce.

Mi dispiace ma tranne da marzo in avanti, è rarissimo il caso di piste in condizioni orribili, la Ciampinoi 5 negli ultimi due anni perchè era obbligatorio e soprattutto a causa dell'affollamento, altrimenti è una bellissima pista, l'ultima parte della 3 del Ciampinoi se non è dura, ma anche lì fatta anche alle 15 era bellissima, la rossa per scendere a La Villa e la Gran Risa, tutta all'ombra, fattibilissime. L'unica volta che l'ho trovata brutta 4 anni fa circa, dopo una nevicata nella notte, neve bagnata, fatta subito sembrava di spostare cemento, da fermarsi 10 minuti e andare a prendere il caffè dopo la prima pista, allora si che era orribile. Al massimo si scava un po' in cima, ma basta passare dietro con la seggiovia Pre dei Corf e eviti il primo muro.
 
Già nominata da qualcuno, direi che la pista di rientro peggiore sia quella di Alagna, non solo perché la neve è spesso sfatta nel pomeriggio anche in stagione, con belle lastre di ghiaccio sotto, non solo perché in certi punti si stringe parecchio e in altri ci sono dei bei muretti, ma anche perché è la seconda metà di una discesa di 1800 metri di dislivello!!!:PAAU:D
Però, con calma , è sempre una soddisfazione arrivare in fondo!HIHIHI
 
Tanti anni fa (troppi...) a dicembre, giornate cortissime, quando andavo ancora con il tallone bloccato, sono sceso per la Silvester al Plan (non c'era ancora l'altra nera di cui non ricordo il nome) quindi o scendevi la Silvester oppure a mezzo impianti.
Eravamo 3-4 amici, c'era il mondo sugli sci, abbiamo aspettato che andasse giù un po' di gente per godercela ma c'era davvero tanta gente quindi siamo stati obbligati a scendere nella folla, appena entrati nel primo tratto abbiamo capito che sarebbe stata dura. Pista liscia, tantissimi per terra che scivolavano giù senza controllo altri che si guardavano intorno cercando dove passare, ne abbiamo aiutati un bel po' a rialzarsi poi abbiamo desistito perché non c'era quasi più luce e abbiamo deciso di andare.
Arrivati sul secondo tratto i crucchi hanno acceso i cannoni... spettacolo, mancava solo quello, ciliegina sulla torta.
Arrivati giù siamo andati al bar, quello che aveva le porte fatte con le pelli di vacca (per chi se lo ricorda), per bere qualcosa di caldo prima di tornare e Verona, quando siamo usciti, verso le 19 c'era ancora gente che scendeva, giravano certe facce.

io sono uno di quelli:
1997, 8 anni, muro sylvestre fatto TUTTO di sedere, completamente ghiacciato. Oggi che lo rifaccio non mi sembra nemmeno un muro esagerato :D
 
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