Tripletta piemontese, parte prima, Crissolo 03 gennaio 2017

ho avuto modo di parlare un po' sia con il gestore sia un consigliere comunale appassionato sciatore, competente e soprattutto non di Crissolo, sembra che sia in dirittura di arrivo un accordo trentennale per la gestione, in modo da evitare gli errori fatti in passato, pare che sia in programma il ripristino dello skilift Sea verso il pina Regina,
presto per avere un Monviso Super Ski stile DSS fatto per EMI70:D:D:DHIHIHI......anche perché manca di brutto la ricettività alberghiera, comunque vi tengo aggiornati, intanto il 26 vengo a fare visita a Dobbiaco con Sciclub!!!!!
il gestore si lamentava che c'era poca gente il 6, cosa vera, ma non mi sono osato dire che a Prali il giorno dopo c'era il pienone....c'è molto da lavorare, speriamo!
Ma c'è da meravigliarsi se non ci va nessuno? Ovviamente no! Basta solo capire quanto è difficile riuscire ad ottenere info: piste aperte, webcam, info sull'innevamento ecc... in molte stazioni piemontesi mancano le basi della comunicazione! Stiamo parlando di località turistiche!!! Ma se non si sfrutta a dovere internet in una annata favorevole come questa dove solo il Piemonte ha neve naturale in tutte le vacanze natalizie... Quando lo si dovrebbe fare?

Non parlo ovviamente solo di creare un sito (che addirittura ad Argentera non esiste, per esempio...) ma di farlo per tempo (e non a stagione inoltrata) di mantenerlo vivo in simbiosi con i social (tenendo presente che sito e sociale devono convivere e non escludersi a vicenda!)
 
ma i fondi senza fine destinati alla via lattea (e costantemente sprecati) non possono essere dirottati anche da queste parti? Con una sessantina di milioni non migliorerebbe già notevolmente il comprensorio?
 
Quando vi dicevo che la stazione visse albori incredibili non mi ero preso un abbaglio eh!!!!!!
Crissolo è stata la Mecca dello sci piemontese per moltissimi anni e poi... vittoni e mennu si sono tirati la zappa sui piedi da soli! Sul piatto c'erano troppi soldi prospettici e nessuno voleva che anche il vicino si potesse arricchire. Il resto vien da sè. Ad oggi le cose sono rimaste così: invidia, tracotanza ed ignoranza imperversano nelle vallate saluzzesi. La sola valle Maira sta vivendo una seconda giovinezza e non per merito suo, ma sulle ali dell'entusiasmo elvetico e crucco.
Sui fondi olimpici non mi pronuncio perchè non conosco la materia. So solo che in Val Varaita sono stati malamente sprecati con la costruzione di due seggiovie a quote irrisorie invece che potenziare l'esistente a Pontechianale.
 
Ho solo visto ora che nei cimeli recuperati compare anche il nome di Francesco Deflorian come responsabile della scuola sci! Cacchio c'erano lui + 6 + 3 maestri... incredibile!!!
 

.

Altri tempi

Concordo solo in parte, il problema principale è che sulle Cozie nevica poco ci vorrebbero investimenti monstre, solo in impianti di innevamento per tenere aperte queste stazioncine per buona parte della stagione, Pontechianale è in pieno sud ed anche se si scia oltre i 2000 neve o poca o pappa da febbraio in poi, Pian Munè, Rucas e Sampeyre lasciamo perdere... Crissolo potrebbe avere potenzialità ma non credo abbiano intenzioni serie.
Sul lato Alpi Liguri (quasi appenniniche) il problema sono le quote, impianti sotto i mille500 metri sono fuori mercato, aprono si e no 50 giorni a stagione, infatti Garessio e Lurisia sono quasi morte, St. Gree fatica, solo San Giacomo se la cava, ma è un caso limite, aficionados liguri e seconde case come se piovesse, non devono sforzarsi neanche tanto (resta comunque una delle stazioni più attive per iniziative, bike park che funziona etc.
L'unica stazione che potrebbe 'crescere' è Argentera: esiste un progetto autorizzato in comune, la quota, i versanti ed il miglior innevamento dell'ovest piemontese.
 
Argentera non la conosco, però mi sembra che Crissolo di potenzialità ne abbia, certo servirebbe qualche investimento!
 
Onestamente Crissolo è l'unico posto dove non ho mai sciato, vedendo le foto (in particolare il versante su Pian della Regina) ce ne sarebbe da fare, ma per avere un mini resort valido ci sarebbe da mettere un impianto anche solo biposto lì + sistema innevamento serio su tutto l'ambaradan e realizzare la pista di rientro in paese; non meno di una decina di milioni.
Per chi conosce i trascorsi fantascienza, in quel paese da vent'anni a questa parte solo pesci in faccia fra le fazioni... e sono un centinaio gli abitanti... poco da aggiungere.
 
@cuneo_ski stai solo ripetendo quello che già si è detto!
Siamo tutti d'accordo sul campanilismo, siamo tutti d'accordo sulle potenzialità, siamo tutti d'accordo sui lavori che si dovrebbero fare. Non lo sono solamente i poteri forti e le dinastie famigliari che nelle mie valli continuano a dettar legge anno dopo anno e ente dopo ente. Le problematiche sono le medesime a Crissolo, Pontechianale, Sampeyre (folle che esista) ed Argentera. Si differenzia Pian Munè perchè essendo sempre stata considerata la stazioncina sfigata della Valle Po non è mai stata di mira per nessuno, così due ragazzi innamorati della propria terra hanno deciso bene di risollevarne le sorti riuscendoci completamente.
 
La foto sotto è sul rientro in paese dal Bosco, di gennaaio 97, io e moglie.
Lungo la cresta si intravvede uno dei piloni della seggiovia, che se non ricordo male all'epoca era dismessa (era la seggiovia monoposto) in attesa che la "nuova" (in realtà era arrivata usata da un'altra località credo del nord-est) ne prendesse il posto.

La "nuova" era rimasta anni lettralmente buttata sul piazzale-parcheggio della stazione a valle.
Quella della foto mi pare sia l'ultima volta in cui ho sciato a Crissolo. Si saliva con gli impianti (2 skilift) da Pian Regina, poi, se non sbaglio, erano aperti anche due degli skilift versante paese. Il rientro non era, ovviamente, battuto.
Mi pare anche che fosse stata messa una manovia che consentiva di ritornare sul versante di pian Regina dopo che ci si era sganciati dal secondo skilift versante paese, più basso dell'ultimo skilift di Pian Regina.
Ho sciato a Crissolo dal 1978 al 1997.
Ricordo i primi anni con tanta gente, code lunghe sia alla seggiovia che sugli impianti, bar sulle piste affollatissimi, così come il paese. Davvero tanta gente. Scuola sci sempre piena.
Gobbe alte come me (nel 78 avevo 12 anni).

Passano gli anni, le altre stazioni (in altre regioni) si evolvono, Crissolo rimane sempre uguale. Sempre 35-40 minuti di seggiovia, sci in mano, per arrivare in cima. Il apaese (per fortuna?) sempre uguale. Il turista dà forse un po' fastidio.
Poco per volta gli sciatori calano.
Poi arriva l'anno in cui la seggiovia (causa vetustà, con colludi non più prorogabili) viene chiusa. Rimane Pian Regina, ma è davvero poco, meglio di niente, ma poco.

Tutto continua a rimanere inesorabilmente uguale...sento discorsi su finanziamenti, nuovi impianti, nuova seggiovia, ecc, ma niente.
Poi, per motivi diversi, smettiamo di andare a Crissolo. Il resto è come è stato scritto nei post prima.


Di sicuro il contesto, specie da Pian Regina, è stupendo.
Il Monviso protegge la neve, ricordo anni in cui si era sciato fino al 25 aprile e si sarebbe potuto andare oltre.
Il paese, se un po' più curato, sarebbe molto carino.

Come tanti altri posti in Italia, "lo studente potrebbe davvero fare molto meglio se si impegnasse di più..."



IMG_1615.jpg
 
Ultima modifica:
Non ricordo la manovia... può essere comunque!
In quegli anni io bambino venivo portato da mio padre a Pian della Regina. Vomitavo come un pazzo per tutto il viaggio. Poi lassù tornavo a vivere! Giù in picchiata dal parcheggio allo skilift per non spingere. Quindi le due interminabili salite (che pausa il primo pezzo della Sea! Tirava tantissimo e dovevo essere ben pronto a tenere bastoncini e piattello!!!!!!) fino al Ghincia. Falsopiano al cospetto del Monviso. Imponente. Ricordo le slavine che si staccavano dalle Cadreghe di Viso. Il sole a far capolino sull'altro versante delle piste. Finalmente la discesa sul Granero. Il vento in faccia. L'incredulità di vedere quei casermoni abbandonati e le storie che mi facevo in testa nell'immaginare come fosse stato anni ed anni prima. Poi l'ombra di Pian della Regina, il muro ripido della Sea, il dover spingere per tornare alla macchina. I panini cattivissimi dei rifugi. Il primo canale in fuoripista...
Scusate, mi sono venute in mente un po' di cose e le ho riportate sulle ali dell'entusiasmo scatenatomi da Matteo.
 
Top