Pellatori e sciatori possono convivere?

La legge è chiara , di giorno sulle piste non si sale, ne a bordo , ne tanto meno facendo zigzag in salita.

Di notte ci sono alcune piste in cui è possibile risalire, piste che di giorno vengono ovviamente usate per la discesa.

E poi ci sono i percorsi dedicati alla salita battuti.

Al di fuori di quanto detto sopra, io non ho mai visto risalire una pista di giorno post orario di apertura impianti a uno scialpinista ma , mi dovesse succedere "gli farei educatamente notare che è in mezzo al ***** e più che potenzialmente pericoloso per lui e gli altri".

P.s.: mi considero un sciatore libero, sicuramente non un mazingone e sopratutto uso le pelli.

RISALIRE IL VENTINA IL PRIMO WEEK END DI APERTURA IMPIANTI NON E' STUPIDO , E' CRIMINALE!
 
Al di là della legge (che non conosco), personalmente a me se non c'è neve in giro non dà fastidio vedere un tutina che si allena a bordo pista (linea dei paletti). Di solito non si scia a bordo pista. Se però è già solo un metro dentro la pista è indubbiamente pericoloso. Quindi capisco lo spirito della norma legale.
 
dico anche io la mia.. la vedo un po come il telebano...

la legge dice che non si risale le piste punto, ne ai lati ne in mezzo...che poi, se uno stranosessuale in tutina risalga la pista stando attento e soprattutto a lato pista sia una pratica accettata è un altro discorso.. a me non darebbe nessun tipo di fastidio se uno facesse cosi..certo che se zigzaga allora è un criminale..poi c'è un dosso tu scendi non lo vedi lo centri e la colpa è anche tua -.-
il discorso è un po sulla falsa riga dei maestri che fanno zig zag coi bambini e si prendono tutta la pista, dossi compresi...

se usiamo il cervello puo andare bene tutto ;)
ps. buona stagione a tutti:MONKEY:MONKEY:MONKEY
 
il discorso è un po sulla falsa riga dei maestri che fanno zig zag coi bambini e si prendono tutta la pista, dossi compresi...

se usiamo il cervello puo andare bene tutto ;)


Secondo me è pure peggio , perchè un maestro nel bene o nel male , sta facendo il suo mestiere e non è vietato di fare da parte a parte una pista in discesa con una carovana di nani , oltretutto in certe località è inevitabile incrociarli e sta solamente a noi adattare la nostra sciata (velocità e controllo) alla situazione che si incontra.

Quando i vecchi maestri ci parlavano di "controllo" si intendeva proprio questo , il saper controllare l'attrezzo in ogni condizioni , per cui se sfrecci come un missile , il saper fermarti o evitare il nano che fa zigzag , perchè di fatto tu sei come lui , cioè un utente che ha pagato un biglietto e che convive con te.


Il discorso del risalire , specie entro la pista e di giorno è molto diverso perchè prima di tutto implica un menefreghismo totale delle regole di base dello sci da discesa, in più è scarso indice di intelligenza perchè se sali e ti centro mentre tu sei fermo e io mi muovo con le punte verso valle , beh, non ci va un fisico x capire che molto probabilmente tu ti farai decisamente male (scialpinista che risale) e io con molta probabilità me la potrò cavare con alla peggio una distorsione o qualcosa di simile...

Come in tutte le cose , "la massa" o meglio , quando uno sport diventa di "massa" tiri dentro di tutto e "scompaiono" magicamente certe regole non scritte che sono sempre esistite , per cui purtroppo il tuo commento "basta usare il cervello e poi tutto può andare bene" , purtroppo , non ha senso...
 

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Ultima modifica:
anche alcuni trenini di maestri ed allievi sono comunque poco rispettosi e sicuri quando tagliano la pista da bordo a bordo, obbligano di fatto chi segue a tenere lo stesso ritmo molto basso ma non raramente si vedeno dei sorpassi forzatamente ravvicinati e quindi senza molta sicurezza, in tali casi oltre a costituire un intralcio aumentano la pericolositá per i corsisti stessi, spesso bambini, quando invece gli stessi maestri dovrebbero essere i primi ad insegnare una condotta rispettosa e piú sicura, sottolineo ancora che non in tutti i casi é cosi ma non é neppure poco frequente
curioso é che sul sito dell´associazione vengono riportate ''Le 12 regole di condotta sulle piste'' ed il punto 6 cita: '' Spazio minimo per il sorpasso a bordo pista. È buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista, ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso.'' http://www.amsi.it/it/node/1524

quanto ai pellatori, specialmente nelle localitá in cui ci sono sempre con una certa costanza sarebbe anche il caso che i gestori degli impianti prevedano delle soluzioni a loro dedicate: é importante anche fornire un´alternativa invece che chiudere un´occhio e cosí pure eventuali gruppi o associazioni di scialpinisti potrebbero dimostrare il loro interesse ai gestori d´impianto, immagino che la soluzione ottimale per molti di loro non sia fare finta di nulla cosí da non dovere pagare seppure a costo di assumersi certi rischi...
 
Scusa ma che centra? Forte o piano tu non puoi risalire una pista da sci come ti pare.
Per me non va già bene che stiano a lato ma lo posso tollerare ma se mi sali in mezzo alla pista porta pazienza ma non va bene.

le regole in pista vanno rispettate da tutti come in strada,
questo e' un comportamento diligente,

ma quando sei in pista devi convivere anche con gli imprevisti, attuando comportamenti preventivi:
come rallentare prima di un dosso dietro il quale e' vietato sostare
o in un incrocio con semaforo verde,
questo e' un comportamento intelligente

il primo ti mette al sicuro dalle responsabilita' il secondo dall'evento

che dietro al dosso ci sia uno sciatore fermo o peggio seduto o uno scialpinista in salita non cambia molto, entrambi hanno torto, entrambi occupano il medesimo spazio, entrambi fanno male.

poi puoi sempre contare sugli scialpististi che sono in piedi e meglio visibili dei bimbi o degli sdraiati (non volevo dire snowboarder)
e che non possono partire improvvisamente da fermi ma seguono un vettore sempre prevedibile e a velocita' bassa e costante.

tra i pericoli e i trasgressori di cui tenere conto non sono ne' i peggiori ne' i piu' numerosi
 
le regole in pista vanno rispettate da tutti come in strada,
questo e' un comportamento diligente,

Forse il problema in Italia è proprio quello ...

Che nessuno rispetta le regole (in particolare sulla strada) e che nessun dice niente.

E dunque la stessa cosa si applica sulle piste dove lo sciatore medio non è molto piu intelligente del guidatore medio. Purtroppo.
 
ma non per questo giustificabili

No. O piu che altro non piu giustificabile di quello che supera il limite di velocità o che parcheggia in un posto vietato.

Come sulla strada c'è il buon senso rispetto alle regole. Se vai a 150km/h in autostrada mentre non c'è nessuno, stai violendo la legge ma non sei per forza pericoloso. Se risali le piste attaccato al bordo lungo i palletti, stessa cosa.
 
Premetto che sono daccordo con tante delle cose scritte e che di norma non vi sia motivo di risalire delle piste battute.
Possono esserci a mio avviso delle eccezioni dettate dal buon senso o dal particolare momento, ed anche in questi sporadici casi si deve occupare l'ultimissima porzione della pista, possibilmente stando al limite del paletto se non oltre (talvolta oltre non è possibile).

Volevo però consigliare un aumento del livello di sopportazione e di propensione alla convivenza all'aumentare della quota oppure al diminuire della frequentazione del comprensorio o della pista specifica.
Un elemento che mi spinge a farlo, visto che per la seconda volta si parla di Cervinia, è che mio nonno e tanti amici negli anni '30 percorrevano regolarmente l'itinerario del Ventina, prima e durante la costruzione delle funivie. Ecco, era l'itinerario a loro disposizione che è stato poi occupato dal demanio sciabile e regolamentato. Chi frequenta la zona sa benissimo che soprattutto nella parte alta (>3000m) non vi sono sostanziali alternative di risalita al Plateau e la lingua della pista rimane l'unico tracciato plausibile.

Il suggerimento ad andare altrove (perché proprio lì magari in giornate di punta) è sicuramente valido, ma forse in determinati contesti può essere lecita una comprensione maggiore. Beninteso, se il comportamento dello scialpinista non fosse il più rispettoso possibile (DEVE esserlo) per quanto mi riguarda può anche finire in qualche crepaccio.

Senza i precursori scialpinisti che lo individuarono, non avremmo avuto o avreste la possibilità di sciarci, sul Ventina. Né, per molti, sarebbe mai stato possibile raggiungere luoghi del genere.
 
boh a me se stanno a bordo pista non danno alcun fastidio

Ciao Robbs,

di fatti la discussione , e più tardi buona parte degli interventi , prende spunto da una frase del primo post in cui si dice che scialpinisti risalivano salendo a zigzag , per cui non a bordo pista , il ventina a Cervinia nella parte bassa al mattino intorno alle nove, quindi in orario di apertura piste.


Come già detto più volte , il farlo non è "legale" ma fatto con testa non è un problema.

Farlo sul Ventina nella parte finale , conoscendo molto bene la pista, non la ritengo scelta saggia , anche perchè pochi metri a destra e a sinistra , esistono percorsi alternativi totalmente sicuri...
 
Anche a bordo pista è' pericoloso, o quanto meno di disturbo. Quando le piste sono piene il lato della pista è' il posto migliore dove scendere a zig zag.
 
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