Chiedo a te come a chiunque altro... si hanno voci sul futuro collegamento? si è mai parlato di una data? Per quanto riguarda i costi si parlava di 1 milione... cosa che se volesse la Cervino spa li potrebbe mettere a disposizione. Sicuramente i costi non credo saranno a carico totalmente di Cervinia, la regione potrebbe intervenire sicuramente
Non credo che ci sia ancora un progetto concreto, anche perché l'assorbimento degli impianti di Chamois da parte della Spa Cervino è cosa molto recente.
Di fatto però tutti sanno che il collegamento è tecnicamente fattibile e anche in modo piuttosto semplice (probabilmente un paio di seggiovie) e che già oggi la discesa in fuoripista da Chamois a Valtournenche è piuttosto frequentata, che non servirebbero grandi sbancamenti e giusto il taglio di qualche albero per ripristinare la pista Cheneil-Champleve, che credo già esistesse un tempo.
Ad oggi gli impianti di Chamois sono un buco senza fondo, proprio perché Chamois non è collegata al resto del mondo né sciisticamente né con strade carrozzabili, per cui le piste sono frequentate soltanto dai pochissimi residenti e turisti locali e da qualcuno che sale saltuariamente da Buisson.
Mantenendo "lo splendido isolamento" automobilistico di Chamois, che la rende unica, andrebbe però collegata la località al resto del comprensorio sciistico, in modo da aumentarne la frequentazione e rendere i suoi impianti (e le sue strutture turistiche) maggiormente sfruttabili.
Va da sé che tale collegamento, oltre a "salvare" Chamois, avrebbe ricadute positive anche su Cervinia (che vedrebbe il proprio comprensorio "italiano" aumentare di circa 20 km di piste, tra quelle di Chamois e nuove piste di collegamento), ma anche e soprattutto su Valtournenche, che assumerebbe una posizione meno periferica nell'espanso Matterhorn Ski Paradise e vedrebbe probabilmente anche un maggior afflusso di turisti dalla Svizzera, interessati alla "gita" a Cheneil e Chamois.
Poi, nell'ottica del famoso futuro collegamento con Champoluc, la nuova area sciabile costituirebbe un'ulteriore valvola di sfogo per chi provenisse dalla Val d'Ayas, evitando di riversare tutto sul Ventina, dato che il comprensorio Valtournenche-Cheneil-Chamois sarebbe di sicuro interesse sciistico e paesaggistico.
Sui costi non saprei dire, ma certamente ci vorranno non meno di 15-20-25 milioni tra tutto, da spalmare però su mutui trentennali e ai quali andrebbero sottratti i contributi regionali e le minori perdite (se non i profitti) che si avrebbero a Chamois grazie al maggior afflusso di sciatori e sul comprensorio in generale, che diverrebbe più attrattivo nel suo complesso, anche a livello internazionale.
Dal punto di vista finanziario, considerando la buona salute della Spa Cervino, ritengo sia una cosa certamente fattibile.
Dal punto di vista politico, ci sarebbe l'ovvia opposizione preconcetta degli ambientalisti e dei benaltristi di professione (magari pure provenienti da altre zone del Paese dove ci sono più impianti sciistici che altro, è già successo in passato). Basta d'altronde vedere quanti fossero contrari all'ascensore per Cheneil (oggi apprezzato praticamente da tutti), un'opera certamente di minor impatto ambientale di un eventuale collegamento sciistico Valtournenche-Chamois.
Va da sé che la soluzione scelta dovrebbe comunque essere la meno invasiva possibile, per non rovinare il bellissimo vallone di Cheneil.
Cheneil che, peraltro, si vedrebbe in questo modo molto valorizzata anche in inverno, dopo il recente aumento di presenze in estate grazie al nuovo ascensore.
Inoltre il collegamento Chamois-Valtournenche creerebbe un'ulteriore linea di arroccamento per il comprensorio, ma molto più a valle (e molto più vicino all'autostrada) rispetto alla telecabina di Valtournenche e ovviamente agli impianti di Cervinia, permettendo di spostare così una parte del traffico "di giornata" più in basso, con benefici sia per il traffico automobilistico in tutta la Valtournenche, sia per il numero di sciatori che verrebbero a frequentare un comprensorio ancora più vicino e comodo da raggiungere in giornata da Aosta, Torino e Milano, sia per le attività ricettive nella zona di Chatillon-Saint Vincent-Antey-Buisson-Maen, che potrebbero accogliere un maggior numero di turisti interessati allo sci, ma non disposti a spendere le cifre richieste per pernottare a Cervinia, e che allo stesso tempo non dovrebbero più percorrere 20-30 km per arrivare agli impianti, a volte su strade innevate, e magari soltanto prendere una navetta locale.
Infine immaginare un comprensorio sciistico con accessi più distribuiti e meno concentrati sul Breuil permetterebbe a quest'ultimo di eliminare una buona parte del traffico automobilistico di giornata e molti parcheggi, con la possibilità di estendere le pedonalizzazioni e le aree pubbliche, a tutto vantaggio della vivibilità, dell'ambiente e dell'estetica del paese, favorendo così l'arrivo a Cervinia di quel turismo d'élite e delle settimane bianche che più di tutti arricchisce la valle intera, e che solo recentemente si è riaffacciato al Breuil (basta vedere l'aumento del numero di Hotel 4-5 stelle), ma che andrebbe ulteriormente incentivato.
Ovviamente tutto ciò va visto in un'ottica di sistema, cosa tutt'ora abbastanza fantascientifica in Valle d'Aosta, però si tratta di un progetto tecnicamente fattibile e non particolarmente finanziariamente oneroso, che si pagherebbe da solo con i benefici che darebbe alla valle tutta.