Recuperiamo il corno alle scale!

Ma poi… se il rifugista a cui chiedi consiglio ti risponde piu o meno
“Vi sconsiglio di andarci non siete vestiti adeguati, sul crinale c’è vento e neve”

Perché tu essere “adulto”, ”guida” di un gruppo di ragazzetti scapestrati, lo ignori?
Perché lo chiedi allora??

Immagino non se la stia passando bene a livello di coscienza, immagino che qualche genitore forse è anche sul piede di guerra (anche se di solito chi manda i figli agli scout non è chi reagisce in quel modo e dico per fortuna)…. Però un po’ ti meriti cosa stai passando!
 
Comunque quella della "divisa ufficiale" è una cavolata che non condividerò mai: già mi fan pena, in generale, quando li vedo in pianura con quella divisa in momenti in cui fa oggettivamente freddo, ma in una situazione in cui si INSEGNA ad affrontare le difficoltà e le sfide della Natura, per prima cosa si dovrebbe insegnare a pianificare le gite anche in base alle previsioni del tempo e per seconda cosa, se proprio si vuole affrontare il maltempo perchè fa parte dell'apprendimento che uno scout deve avere, si insegna ai ragazzi a vestirsi adeguatamente e a premunirsi di un adeguato equipaggiamento di riserva; infine sarebbe utile che si insegnasse ai ragazzi a rispettare l'opinione di chi ne sa di più, che in questo caso è il rifugista e non un imberbe capo-scout magari appena maggiorenne.
Non sempre avere "qualcosa di epico da raccontare" vale il rischio della vita o di gravi complicazioni per la propria salute.
 
Ma poi… se il rifugista a cui chiedi consiglio ti risponde piu o meno
“Vi sconsiglio di andarci non siete vestiti adeguati, sul crinale c’è vento e neve”

Perché tu essere “adulto”, ”guida” di un gruppo di ragazzetti scapestrati, lo ignori?
Perché lo chiedi allora??

Immagino non se la stia passando bene a livello di coscienza, immagino che qualche genitore forse è anche sul piede di guerra (anche se di solito chi manda i figli agli scout non è chi reagisce in quel modo e dico per fortuna)…. Però un po’ ti meriti cosa stai passando!
Semplice,crede di avere protezione dall'alto, molto in alto
 
Comunque domenica mattina c'era davvero un tempo da lupi: non è che servisse chissà quale parere tecnico, a maggior ragione se devi portarti dietro un gruppo di ragazzi... veramente tanta incoscienza.
 
Comunque quella della "divisa ufficiale" è una cavolata che non condividerò mai: già mi fan pena, in generale, quando li vedo in pianura con quella divisa in momenti in cui fa oggettivamente freddo, ma in una situazione in cui si INSEGNA ad affrontare le difficoltà e le sfide della Natura, per prima cosa si dovrebbe insegnare a pianificare le gite anche in base alle previsioni del tempo e per seconda cosa, se proprio si vuole affrontare il maltempo perchè fa parte dell'apprendimento che uno scout deve avere, si insegna ai ragazzi a vestirsi adeguatamente e a premunirsi di un adeguato equipaggiamento di riserva; infine sarebbe utile che si insegnasse ai ragazzi a rispettare l'opinione di chi ne sa di più, che in questo caso è il rifugista e non un imberbe capo-scout magari appena maggiorenne.
Non sempre avere "qualcosa di epico da raccontare" vale il rischio della vita o di gravi complicazioni per la propria salute.
io però voglio dire...
era un gruppetto di maggiorenni o quasi (17-18 anni), non stiamo parlando di bambini di 5/6 anni.
qualcuno con un minimo di sale in zucca che si sia opposto per tornare subito indietro o proprio non partire??
considerato che un minimo di esperienza di trekking i boy scout lo dovrebbero avere..
 
Comunque domenica mattina c'era davvero un tempo da lupi: non è che servisse chissà quale parere tecnico, a maggior ragione se devi portarti dietro un gruppo di ragazzi... veramente tanta incoscienza.
l'anno scorso sullo scaffaiolo capitai in una situazione simile
nevischio e vento a 80 km/h
ricordo il freddo pur avendo giacca e pantaloni in softshell e sotto calzamaglia e maglia della xbionic in lana.
figurarsi andare in giro in pantaloncini e maglietta corta..
bah...
 
"Hanno rischiato molto, non credo se ne siano resi conto - dice a Repubblica Mauro Ballerini, tra i primi soccorritori ad arrivare sul posto, domenica intorno alle 13,30 -"
Il problema è che non se ne sono resi conto. Ballerini docet.
 
Di sicuro, basta leggere questi articoli per capire l'ignoranza delle persone


Poi ci sorprendiamo se anche per escursioni sulla neve e ciaspole hanno messo l'obbligo del kit artvasondapala.
Non so poi se ci sono stati dei chiarimenti governativi in argomento.
 
questo il post del gestore dei rifugio scaffaiolo:

Oggi, a bufera finita, con il cellurare incollato ad un binocolo da casa mia. Protagonista della foto l’inconfondibile parete nord del Corno alle Scale. Quasi una presenza inquietante se non fossi così legato al Monte.

Sarei dovuto salire e avrei dovuto lottare per aprire il Rifugio ma dopo essermi consultato con Daniele, un amico del Soccorso e con il mio istinto, questi due mi hanno convinto a non salire e non sono andato a lavorare, e chi mi conosce sa che amo le buriane e che non sono uno sfaticato.

La lotta c’è stata lo stesso, ma tramite il telefono, per tentare di rintracciare un gruppo di giovani ignari che il Rifugio fosse chiuso.
Nonostante le inequivocabili pessime previsioni, questi hanno sfidato il crinale, male equipaggiati e sovracaricati, nel bel mezzo di una bufera di neve con -2 e raffiche a più di 100.
Stamattina il tentativo di dissuaderli dall’impresa da parte di un paio di persone al Rifugio del Montanaro non è stato colto e hanno proseguito fino a trovarsi in condizione di chiedere aiuto al Soccorso Alpino.
L’epilogo non è stato tragico, solo tre ragazze portate in ospedale per conseguenze all’ipotermia.

Che dire ai capi Scout di questa incosciente comitiva?
Penso che l’esperieza vi abbia lasciato qualcosa, spero per voi che sia un balzetto verso la maturità e la coscienza e spero per noi che la prossima volta ci chiamiate per sapere se siamo aperti, per chiederci che clima c’è a 1800 metri, e se è il caso di mettere a rischio voi e chi vi viene a soccorrere.
 
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