cappello di paglia
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Vorrei aggiungere una cosa confrontandola nel mio piccolo con la mia esperienza.
Premetto che le mie ambizioni sono meno alte, non mi interessa andare per cenge esposte, arrampicare, o fare itinerari off limits, non ancora almeno ;-)
Mi è capitato, anche nell ultimo giro che ho fatto, di camminare su tracce non ufficiali (sat) segnate sulla cartina (le famose lineette nere) o su tragitti addirittura non segnati (tipo qualche breve normale alla cima). In ogni caso, per come la vivo io, si tratta di tragitti "sicuri" dove conosco i riferimenti e ho sempre a disposizione un piano b per tornare indietro e tornare a casa in modo alternativo se qualcosa va storto. Molto spesso in montagna vado da solo e voglio tenere sempre un margine di sicurezza , piuttosto "strafare" sulla lunghezza del giro col rischio di fare la discesa un po' di corsa imvece che sulla difficoltà tecnica. Per queste ragioni durante tutta l estate non ho fatto nessuna ferrata e non sono andato alla scoperta di un sentiero dismesso sul Catinaccio che mi ispira da sempre.
Nel caso di Blitz, oltre ad essere andato da solo che specialmente in contesti del genere non si dovrebbe mai fare, ha scelto una ascesa su un "sentiero" che sulla kompass manco è segnato come traccia non ufficiale difficile (come invece segnata traccia difficile è per esempio la Cengia Paolina) e in discesa ha percorso una traccia che non ho capito se sulla mappa compare o meno (sulla kompass no) fidandosi di una foto fatta da lui e amici suoi l'anno prima.
Mi sembra troppo azzardato. Quando ti stavi incasinando nei mughi e nelle ghiaie PRIMA di finire nel lastrone scosceso disperso, io avrei alzato bandiera bianca, sarei tornato indietro e avrei fatto il piano b della cengia paolina (alla faccia dell'uscita di sicurezza fra l altro!). Come tempistiche ci saresti riuscito?
Credo che questa volta hai voluto strafare, abbassando i margini di sicurezza "rinunciando" al piano b della via di fuga.
Già la Cengia Paolina era "borderline", qui hai voluto fare due "itinerari laterali" ancora più borderline di un sentiero già borderline. Forse è stato chiedere troppo, soprattutto da soli! Magari in 2 o trovavate la giusta traccia di discesa o vi convincevate di tornare alla cengia prima di infognarvi nel casino.
In sintesi dalla tastiera è facile criticare, io poi non posso dire nulla perché nel mio piccolo anche a me piace fare l esploratore in sentieri (moooolto più soft) dimenticati o non ufficiali, però credo che se so gira da soli non bisogna strafare, penso sia meglio abbassare il livello tecnico e fare percorsi un po' più sicuri, certi, con maggiori riferimenti e ritirarsi prima su vie di fuga sempre presenti. Itinerari così spinti meglio farli con qualcuno esperto, guida alpina o profondo conoscitore della zona.
Ciao
Premetto che le mie ambizioni sono meno alte, non mi interessa andare per cenge esposte, arrampicare, o fare itinerari off limits, non ancora almeno ;-)
Mi è capitato, anche nell ultimo giro che ho fatto, di camminare su tracce non ufficiali (sat) segnate sulla cartina (le famose lineette nere) o su tragitti addirittura non segnati (tipo qualche breve normale alla cima). In ogni caso, per come la vivo io, si tratta di tragitti "sicuri" dove conosco i riferimenti e ho sempre a disposizione un piano b per tornare indietro e tornare a casa in modo alternativo se qualcosa va storto. Molto spesso in montagna vado da solo e voglio tenere sempre un margine di sicurezza , piuttosto "strafare" sulla lunghezza del giro col rischio di fare la discesa un po' di corsa imvece che sulla difficoltà tecnica. Per queste ragioni durante tutta l estate non ho fatto nessuna ferrata e non sono andato alla scoperta di un sentiero dismesso sul Catinaccio che mi ispira da sempre.
Nel caso di Blitz, oltre ad essere andato da solo che specialmente in contesti del genere non si dovrebbe mai fare, ha scelto una ascesa su un "sentiero" che sulla kompass manco è segnato come traccia non ufficiale difficile (come invece segnata traccia difficile è per esempio la Cengia Paolina) e in discesa ha percorso una traccia che non ho capito se sulla mappa compare o meno (sulla kompass no) fidandosi di una foto fatta da lui e amici suoi l'anno prima.
Mi sembra troppo azzardato. Quando ti stavi incasinando nei mughi e nelle ghiaie PRIMA di finire nel lastrone scosceso disperso, io avrei alzato bandiera bianca, sarei tornato indietro e avrei fatto il piano b della cengia paolina (alla faccia dell'uscita di sicurezza fra l altro!). Come tempistiche ci saresti riuscito?
Credo che questa volta hai voluto strafare, abbassando i margini di sicurezza "rinunciando" al piano b della via di fuga.
Già la Cengia Paolina era "borderline", qui hai voluto fare due "itinerari laterali" ancora più borderline di un sentiero già borderline. Forse è stato chiedere troppo, soprattutto da soli! Magari in 2 o trovavate la giusta traccia di discesa o vi convincevate di tornare alla cengia prima di infognarvi nel casino.
In sintesi dalla tastiera è facile criticare, io poi non posso dire nulla perché nel mio piccolo anche a me piace fare l esploratore in sentieri (moooolto più soft) dimenticati o non ufficiali, però credo che se so gira da soli non bisogna strafare, penso sia meglio abbassare il livello tecnico e fare percorsi un po' più sicuri, certi, con maggiori riferimenti e ritirarsi prima su vie di fuga sempre presenti. Itinerari così spinti meglio farli con qualcuno esperto, guida alpina o profondo conoscitore della zona.
Ciao