Dolomiti: patrimonio dell'umanità?

La devastazione avanza, alcuni dei luoghi più belli del mondo vengono distrutti per eccesso di avidità, insipienza, stupidità.
Sono stufo di vedere foto che, per ritrarre paesaggi idilliaci, devono scovare scorci che nascondano orrendi palazzoni, antenne, parcheggi immensi rigurgitanti di automobili.

Mi piacerebbe cominciare a raccogliere foto che rappresentino la realtà come è, e non come dovrebbe essere.

Comincio col lago di Braies, oggetto di una forsennata campagna pubblicitaria a base di fiction. Per accontentare l'orda di cavallette che è stata generata, non hanno trovato di meglio che abbattere qualche ettaro di bosco per far spazio ad un enorme parcheggio che si spinge fin quasi alle sponde del lago. Ecco la situazione:

Trova le differenze:

1991

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2016

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Vista dal basso:

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Il problema del traffico automobilistico dovuto al numeroso afflusso di turisti è secondo me uno dei veri problemi delle dolomiti.
 
Certamente. Ma il traffico è legato alle decisioni locali di sfruttamento (certo non valorizzazione) del territorio.
Siusi e Castelrotto, ad esempio, sono state località magnifiche e relativamente tranquille fino alla costruzione della cabinovia per l'Alpe (con conseguente sventramento del bosco per la costruzione del solito immondo ed immenso parcheggio). Da quel momento il traffico è andato fuori controllo, il numero di turisti in crescita vertiginosa, conseguente edificazione di alberghi giganteschi per accoglierne ancora di più, in un crescendo spaventoso che porta solo distruzione ed inciviltà.
Braies è comunque un esempio emblematico di idiozia applicata al turismo: se anche nutrivano la pulsione di sventrare la foresta per far spazio ad una marea crescente di automobili, perché farlo sulle sponde del lago e non in zona meno impattante? E chi è che preso questa delirante decisione?
 
Arcibaldo, quanto dici è vero, ma preferisco veder sorgere parcheggi e cabinovie piuttosto che zone industriali (al 90% abbandonate causa crisi dell' occhiale) come in Cadore...
 
Certamente. Ma il traffico è legato alle decisioni locali di sfruttamento (certo non valorizzazione) del territorio.
Siusi e Castelrotto, ad esempio, sono state località magnifiche e relativamente tranquille fino alla costruzione della cabinovia per l'Alpe (con conseguente sventramento del bosco per la costruzione del solito immondo ed immenso parcheggio). Da quel momento il traffico è andato fuori controllo, il numero di turisti in crescita vertiginosa, conseguente edificazione di alberghi giganteschi per accoglierne ancora di più, in un crescendo spaventoso che porta solo distruzione ed inciviltà.
Braies è comunque un esempio emblematico di idiozia applicata al turismo: se anche nutrivano la pulsione di sventrare la foresta per far spazio ad una marea crescente di automobili, perché farlo sulle sponde del lago e non in zona meno impattante? E chi è che preso questa delirante decisione?

Hai ragione ma è una ruota. Più gente viene più soldi arrivano. Generalmente in posti dove arrivano pochi turisti gli alberghi li chiudono :D.

Stiamo comunque parlando di turismo di massa, dopo ci sono le eccezioni.

Uno sciempio dolomitico che personalmente non mi è piaciuto è l'arrivo alle Tre cime di Lavaredo. Dopo esserci sciroppati in bici una salita mica da ridere arrivare e ritrovarsi in un parcheggio stile centro commerciale pieno di macchine e bus mi aveva deluso.
 

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Mah, in Val Gardena, ad esempio, stanno cercando di limitare il traffico con bus gratuiti per tutto il soggiorno. Un'idea tutto sommato valida.
Il fatto è che i trasporti pubblici sono pochi, le Dolomiti sono amatissime dai turisti e sono una grande attrazione. Di conseguenza si riempiono di traffico.
Molti turisti = molti soldi = molto lavoro e occupazione.
L'unica soluzione, ripeto, è quella di rivedere i collegamenti con Bus e, se possibile, treni.
Quest'inverno, per esempio, voglio provare ad andare a sciare in Val Gardena in treno (ovviamente con tutta l'attrezzatura al seguito), partendo da Siena: vedremo se sarà una valida alternativa alla macchina.
 
Discussione estremamente interessante. Per il lago di Braies non c'è il rischio che il parcheggio allontani turisti perchè la domanda è talmente alta che prima di creari danni "veri" ne passa...
Però, eticamente, avrei preferito fosse costruito a qualche km dal lago e venisse fatta una navetta bus con orari molto estesi. Oppure che piantassero adesso degli alberi nel parcheggio in modo da "coprire" anche sacrificando qualche posto auto.
 
concordo con chi sostiene che si debba modificare il turismo, non la natura..

se pil aumenta e boschi diminuiscono, c'è qualcosa che non funziona.. (e danneggia irreparabilmente..)
 
Non metterla sul piano boschi, negli ultimi 30 anni la superficie boschiva del TAA è aumentata del 30%

Il punto è se è giusto un parcheggio in una zona come quella e dove finisce l'equilibrio turismo-lavoro-ambiente
 
concordo con chi sostiene che si debba modificare il turismo, non la natura...

su questo sono d' accordissimo, infatti sono sempre dell' idea che non si debba mai arrivare agli estremi, resta comunque il fatto che l' alternativa al turismo sono fabbriche, fabbriche, e ancora fabbriche, ed i conseguenti veleni (oltre alla trasformazione delle campagne in distese infinite di cemento)
 
Nel documentare lo scempio di Braies mi ero posto più obiettivi:

1) far nascere una riflessione su quali potessero essere dei limiti ragionevoli tra interessi dell'industria turistica e gli interessi della collettività e delle generazioni future ad ereditare un territorio almeno decente.

2) aprire gli occhi sul fatto che la tanto decantata (e fino a qualche anno fa reale ed effettiva) superiorità ambientale sud tirolese se ne è definitivamente andata.

3) (utopistico) dissuadere il maggior numero di persone dal frequentare le zone rovinate, o per lo meno, segnalarle.

4) dare il via ad una raccolta di foto che documentino le Dolomiti "come sono" e non come le si vuol fare apparire, attraverso scatti fotografici astuti, che riescono a ritrarre quadretti idilliaci studiando i pochi scorci che non siano rovinati dalle brutture dell'industria turistica. Mi riferisco ovviamente ai posti più noti, il fatto che ne esistano infiniti altri tuttora appannaggio dei veri appassionati, non sposta il problema.

Il tema è: fino a che punto una minoranza di indigeni può distruggere, per proprio ritorno economico, un patrimonio che è teoricamente di tutti?
 
Non metterla sul piano boschi, negli ultimi 30 anni la superficie boschiva del TAA è aumentata del 30%

Il punto è se è giusto un parcheggio in una zona come quella e dove finisce l'equilibrio turismo-lavoro-ambiente

si, non ce l'ho mica con il taa.. tu l'hai detta molto meglio ma la riflessione era quella..

su questo sono d' accordissimo, infatti sono sempre dell' idea che non si debba mai arrivare agli estremi, resta comunque il fatto che l' alternativa al turismo sono fabbriche, fabbriche, e ancora fabbriche, ed i conseguenti veleni (oltre alla trasformazione delle campagne in distese infinite di cemento)

e lo so.. ma stravolgendo e violentando i luoghi di montagna di va a lacerare irreparabilmente l'oggetto principale, il fulcro di tutto, ovvero la natura che si va a visitare innescando la macchina turismo..
conosco tante persone che sfuggono a rifugi "comodi" solo per non assistere allo scempio del parcheggio di suv.. io sarei per perdere alcuni di loro (scoraggiati dalla minor accessibilità) per guadagnare qualche amante della montagna in più.. ovviamente non gestisco un rifugio.. :D se no sarei in seria difficoltà nell'indirizzarne lo stampo.. più aiuti ? si, secondo me sulla natura si dovrebbe investire senza se e senza ma..
 
2) aprire gli occhi sul fatto che la tanto decantata (e fino a qualche anno fa reale ed effettiva) superiorità ambientale sud tirolese se ne è definitivamente andata.

La superiorità ambientale del sudtirolesi esiste solo in quanto e nella misura in cui è asservita al turismo o produce effettivi risparmi sulla bolletta energetica.
Il driver principale è il turismo:lasciamo l'idillio dove serve, spazziamo via tutto senza se e senza ma dove non serve od è di ostacolo. Pensate agli ultimi interventi ambientalmente buoni o cattivi fatti in provincia di BZ e vedrete che è così.
Se una cosa è da fare per il turismo in AA si fa e punto: si cerca di farla bene, ma si fa. Trovate le differene con le province adiacenti ....

3) (utopistico) dissuadere il maggior numero di persone dal frequentare le zone rovinate, o per lo meno, segnalarle.

Ricordiamoci però che le zone non fruibili, si autodegradano per incuria in modo quasi peggiore dello scempio di ciò che le rende fruibili. In Cadoreci sono bellissime zone che può ben pochi possono fruire: chi le chiamerà selvagge, chi incontaminate, chi degradate. Sono diverse facce della stessa medaglia.

4) dare il via ad una raccolta di foto che documentino le Dolomiti "come sono" e non come le si vuol fare apparire, attraverso scatti fotografici astuti, che riescono a ritrarre quadretti idilliaci studiando i pochi scorci che non siano rovinati dalle brutture dell'industria turistica. Mi riferisco ovviamente ai posti più noti, il fatto che ne esistano infiniti altri tuttora appannaggio dei veri appassionati, non sposta il problema.

L'unico vero scempio sono i parcheggi in quota visti dall'alto (tipo Braies che vista dalla Croda del Becco fa vomitare), che sono squarci nella natura.
Il resto si può costruire più o meno bene ed integrarlo.

Però il rischio è quello opposto: forse il 5% delle Dolomiti (ma vale anche per tutto il resto dell'arco alpino) è 'brutto' e rovinato, mentre il restante è tutto sommato allo stato naturale. Non serve un grande abilità del fotografo a ritrarre l'idillio: al contrario serve un po' di malizia a ritrarre lo scempio (che c'è non lo nego).

Ma non lasciamoci attirare come mosche alla luce verso il brutto: se lo cerchiamo c'è, ma è più facile trovare del bello che del brutto.
 
I parcheggi al Lago di Braies sono 3 ed hanno in totale circa 1000 posti.
In periodi di alta stagione il flusso al lago di Braies raggiunge circa 3500 macchine.
Ci sono parecchie pressioni sul sindaco e sull'amministrazione parco per aumentare i parcheggi, i quali però si sono opposti categoricamente.
Comunque alla fine hanno detto che realizzeranno una rotonda, che permetterà alla gente di arrivare in fondo alla strada e comodamente tornare indietro senza intasare. Forse riorganizzeranno i parcheggi per non permettere il troppo avvicinamento al lago.
Si parlava anche di ridurre il traffico e mettere l'accesso a numero chiuso ma sembra che non sia così semplice... Un'altra cosa che avevano proposto era appunto quella di aggiungere dei bus navetta, visto che il servizio pubblico non basta.

Comunque se qualcuno con la bacchetta magica può risolvere il problema accontentando tutti, è benvenuto a presentare la propria soluzione direttamente alle autorità competenti. :D
 
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