Ci sono dentro... Dove allenarmi in sicurezza

Come avrai intuito ho percorso alcune volte quell'itinerario. Sono daccordo con quanto hai scritto e naturalmente ben venga il fatto di averlo provato accompagnati da gente competente, piuttosto che da soli come in molti fanno senza neanche sapere dove stanno andando.

Detto questo, proprio per l'aspetto psicologico che gli accompagnatori avranno potuto valutare solo in minima parte (si tratta pur sempre di persone appena conosciute), forse ritengo l'itinerario un po' "boarder line" per un neofita, seppur dotato.
Là in fondo, se qualcuno non se la fosse sentita, sarebbe stato complicato "uscire" dalla discesa. In questo senso avrei più ragionevolmente ritenuto opportuno rimanere - sempre parlando di neofiti - in ambiti di prossimità maggiore agli itinerari più facili.

IMHO tra gli scopi di un corso del genere è corretto che ci sia anche il "vedere la vera montagna", il "come affrontare anche cose non semplici" invece forse non rientra nell'ambito di una sola giornata di vero fuoripista. Non nella prima, almeno... difatti non è che dopo quella discesa - in un certo senso il rischio "nascosto" è questo - l'alunno possa sentirsi competente su ambiti di quel tipo.
Non so se mi spiego, non vorrei (non è il tuo caso, mi sembri persona attenta e non giovanissima, dal nick) che l'iniziazione su un itinerario sostenuto possa portare qualcuno a sopravvalutare il proprio brevissimo percorso in questa disciplina.
 
Come avrai intuito ho percorso alcune volte quell'itinerario. Sono daccordo con quanto hai scritto e naturalmente ben venga il fatto di averlo provato accompagnati da gente competente, piuttosto che da soli come in molti fanno senza neanche sapere dove stanno andando.

Detto questo, proprio per l'aspetto psicologico che gli accompagnatori avranno potuto valutare solo in minima parte (si tratta pur sempre di persone appena conosciute), forse ritengo l'itinerario un po' "boarder line" per un neofita, seppur dotato.
Là in fondo, se qualcuno non se la fosse sentita, sarebbe stato complicato "uscire" dalla discesa. In questo senso avrei più ragionevolmente ritenuto opportuno rimanere - sempre parlando di neofiti - in ambiti di prossimità maggiore agli itinerari più facili.

IMHO tra gli scopi di un corso del genere è corretto che ci sia anche il "vedere la vera montagna", il "come affrontare anche cose non semplici" invece forse non rientra nell'ambito di una sola giornata di vero fuoripista. Non nella prima, almeno... difatti non è che dopo quella discesa - in un certo senso il rischio "nascosto" è questo - l'alunno possa sentirsi competente su ambiti di quel tipo.
Non so se mi spiego, non vorrei (non è il tuo caso, mi sembri persona attenta e non giovanissima, dal nick) che l'iniziazione su un itinerario sostenuto possa portare qualcuno a sopravvalutare il proprio brevissimo percorso in questa disciplina.
Comunque il tuo punto di vista non fa una piega,e lo condivido in più punti...poi sta al l'intelligenza delle persone a non montarsi la testa e non credersi di essere dei fenomeni,conta che la prossima mia uscita la faccio sul Presena...PISGANINO...quindi tutta un'altra cosa...
Grazie mille Mac ,spero che nessuno possa fraintendere le cose dette e soprattutto non sottovalutare mai e poi mai nessun itinerario dal più semplice al più complicato!!!
 
Ciao,
Se sei di Milano, le due sottosezioni del Cai (Falc e Sem) organizzano ogni anno dei corsi ed uscite Fuoripista con Maestri di sci e guide alpine. Per un paio di stagioni ho parteciapato a quello del Cai Falc, mi sono trovato veramente bene, bell'ambiente, gente simpatica e competente, varieta' di itinerari etc.. Questa stagione purtoppo è finita, riprenderanno a novembre. Sui loro siti troverai tutte le info.
Ciao
 
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