Le nostre pedalate (Incontri, richiese e segnalazione dei migliori sentieri)

Via del Sale da Limone Piemonte a Ventimiglia ... partiti dal colle di tenda fanno 1450 m d+ e circa 97 km

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Ieri mi sono sparato una salitona poderosa con la TransAM ....partito da casa a ValleB(900slm) sono arrivato al rifugio del lago naturale del Barbellino (poco meno di 2200slm) su ca 13 Km di sviluppo....sono salito e sceso per il sentiero(carrabile il primo tratto, poi diventa mulattiera) cai 305, aka La panoramica, fino al rifugio Curò.

Ovviamente, vista la pendenza del tratto centrale, ho spinto la bici per circa 500m dsl, ovvero nel tratto di mulattiera coperto dalla teleferica di servizio del Curò. Come tempi 2.5h dalla contrada dei Dossi di ValleB fino al Curò, 10min di pausa, 40 min dal Curò al Barbellino, 20min di pausa, 40min la discesa fino a casa a Valleb, in totale poco meno di 4h e mezza AR

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- Cascata del Serio


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- ValleB e le piste di Lizzy


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- Riflessi sul lago artificiale del Barbellino


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-La diga del Barbellino


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-Il lago sulla via del ritorno


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-Arcobaleno sui monti
 
Non conoscevo questa discussione, ne approfitto. 13 agosto io ed un altro sciatore, andiamo dalle parti di Roccaraso intenzionati a fare il giro del monte Genziana in mtb. Punto di partenza bivio della s.s. 17 direzione Roccaraso Sulmone, con la strada per la "Montagna Spaccata". Parcheggiato l'auto sotto un chiesetta medioevale, partiamo , appunto, per la Montagna Spaccata. All'ingresso dell'area picnic (a pagamento) chiediamo informazioni pe ril percorso (capirete che non è stato tanto organizzato) e siamo a 1500 mtslm (parcheggio sotto i 1.400 mt). Bene ci avviamo per una stradina asfaltata (solo all'inizio) direzione Lago Pantganiello (sotto il Pratello), al secondo cartello giriamo a dx per svalicare a circa 1800 mt. Lungo e tecnicissima discesa verso Scanno, lungo la "Valle Cupa" (troppi tratti al di fuori delle nostre capacità tecniche, di over, molto over. Se avessimo avuto il reggisella telescopico, forse forse avremmo evitato troppi tratti a piedi). Arrivti alla frazione di Scanno di Jovana, tra i due percorsi abbiamo scelto quello più tecnico a destra (ottima fonte di frotne alla chiesetta), si arriva a Scanno dopo aver guadato il Tasso (senza problemi), passando per la periferia e sempre in sterrato. Arrivati al lago a 950 mslm, si riprende l'asfalto seguendo la indicazione per Frattura (circa 5 km). Saliti ai 1300 mt di questa altra frazione, inizia lo sterrato per il Genziana, che ci proterà a superare un valico a circa 1900 mt (a circa 1500 mt altra fonte di acqua ghiacciatissima), da qui una bellissima discesa, panoramicissima sino al parcheggio. Tempo 6 ore e trenta, comprese le fermate.

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Sabato sera, avevo già in programma un giro sui 80/ 90 Km su strada in bc, per il giorno dopo . La domenica mattina la di pigrizia mi fatto desistere, ma poi nel pomeriggio, mi sono detto: “Vai” non c'è nessun’auto e moto in giro. Le mandrie di bisonti sui pedali al pomeriggio non ci sono. Non si può perdere un’occasione unica, irripetibile, a pensar da egoista. Oggi devi esserlo.

Il pranzo non è stato proprio da ciclista, ma vado in ogni caso. Troppo forte la voglia di vedere il lago di Garda.

Parto alle 15. Le gambe girano bene, Volta, Pozzolengo, San Martino d/Battaglia, e Desenzano. Finalmente vedo il Lago. Nel piccolo porticciolo , un po’ di gente, qualche pescatore. C'è un volontario della Protezione Civile che controlla l'afflusso delle persone sui moli. L'acqua è limpidissima. Alla mia sinistra la penisola di Sirmione che entra nel lago. La sponda Veneta off-limits, il Monte Baldo osserva il lago. Regna la calma sul lago, solo una vela in mezzo al lago e il rumore delle anatre che si tuffano in riva lago o smuovono i canneti, in sottofondo il respiro del lago, le onde

Entro in una Desenzano deserta, trovo due anatre accoviacciate davanti ad una vetrina di un negozio dalla saracinesca abbassata. Qui la vità è sospesa.

Sul lungo lago, gente a passeggio. C'è un po' di vita, solo sui marcipiedi. Faccio un paio di foto, e riparto. Strade senza il rumore delle auto, e delle moto. Non c'è la puzza dei loro scarichi. Si respira bene. Sento il brusio delle persone all'interno dei loro giardini. Cani che abbaiano, bambini che giocano. Profumo di crema solare, si mescola al profumo dei fiori. L'asfalto non è il massimo, meglio non esagerare nelle velocità.

Arrivo a Moniga, quasi sfioro le mura del suo castello, Gardoncino, Montinelle, la bellissima Pieve Vecchia con il suo campanile, Portese, San Felice del Benaco.

Arrivo all'ingresso di Salò, mi fermo davanti al Mokai Beach. Il generale inverno, non è ancora uscito dal quel cancello. Che nome, sa d’altri continenti lontani. Viaggio una frazione di secondo con la mente ma non ha nulla a che vedere con questo lago. Tutte le scale che portano in riva al Lago sono transennate. Mangio una barretta.

Mannaggia al cioccolato. Con il caldo si è sciolta, il cioccolato si appiccica sulle mani e sui guanti. Rimane attaccato sopra le labbra come due baffi.

Poco male, ho ricaricato un poco le batterie. Inizio i tornanti che mi portano al Cunettone. Un ciclista mi svernicia , provo resistere, recupero.. se ne accorge e riparte con uno scatto, mollandomi sui miei pedali. Calma, siamo a metà, e questa è la prima uscita un po' lunga, dopo tanto. L'anno scorso ho saltato i lunghi giri.

La strada del ritorno è tutta un mangia e bevi. Polpenazze, Soiano, Padenghe, Sono salito di quota. Il lago è un po' più sotto. Nonostante la foschia, l'azzurro invade il campo visivo, e si incastra come una gemma di un anello e il verde delle montagne attorno le fa, da gambo .

Passo di nuovo da Desenzano poi Centerano. Prendo stradine secondiare. Bevo un gel energetico per trovare un po' di ricarica. Rivedo la rocca di San Martino. A Solferino con la sua rocca, gli ultimi strappi poi diritto fino a casa, se ne hai puoi spingere.

Non sono al limite, ma ho finito la bevanda con i sali nella borraccia. Tutte le fontanelle sono chiuse, ma sono quasi arrivato. Voglio fare un po' di defaticamento, ci vuole per un veloce recupero.

. Arrivato......domani puo' piovere

Ciao

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Skife per il tuo racconto e perchè aprendo il tuo post vedo subito sopra i larici rossi e mi viene un tuffo al cuore. E' stato un mio giretto dell'autunno 2018. Che ricordi. Ma torneranno.:D
 
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