Sabato sera, avevo già in programma un giro sui 80/ 90 Km su strada in bc, per il giorno dopo . La domenica mattina la di pigrizia mi fatto desistere, ma poi nel pomeriggio, mi sono detto: “Vai” non c'è nessun’auto e moto in giro. Le mandrie di bisonti sui pedali al pomeriggio non ci sono. Non si può perdere un’occasione unica, irripetibile, a pensar da egoista. Oggi devi esserlo.
Il pranzo non è stato proprio da ciclista, ma vado in ogni caso. Troppo forte la voglia di vedere il lago di Garda.
Parto alle 15. Le gambe girano bene, Volta, Pozzolengo, San Martino d/Battaglia, e Desenzano. Finalmente vedo il Lago. Nel piccolo porticciolo , un po’ di gente, qualche pescatore. C'è un volontario della Protezione Civile che controlla l'afflusso delle persone sui moli. L'acqua è limpidissima. Alla mia sinistra la penisola di Sirmione che entra nel lago. La sponda Veneta off-limits, il Monte Baldo osserva il lago. Regna la calma sul lago, solo una vela in mezzo al lago e il rumore delle anatre che si tuffano in riva lago o smuovono i canneti, in sottofondo il respiro del lago, le onde
Entro in una Desenzano deserta, trovo due anatre accoviacciate davanti ad una vetrina di un negozio dalla saracinesca abbassata. Qui la vità è sospesa.
Sul lungo lago, gente a passeggio. C'è un po' di vita, solo sui marcipiedi. Faccio un paio di foto, e riparto. Strade senza il rumore delle auto, e delle moto. Non c'è la puzza dei loro scarichi. Si respira bene. Sento il brusio delle persone all'interno dei loro giardini. Cani che abbaiano, bambini che giocano. Profumo di crema solare, si mescola al profumo dei fiori. L'asfalto non è il massimo, meglio non esagerare nelle velocità.
Arrivo a Moniga, quasi sfioro le mura del suo castello, Gardoncino, Montinelle, la bellissima Pieve Vecchia con il suo campanile, Portese, San Felice del Benaco.
Arrivo all'ingresso di Salò, mi fermo davanti al Mokai Beach. Il generale inverno, non è ancora uscito dal quel cancello. Che nome, sa d’altri continenti lontani. Viaggio una frazione di secondo con la mente ma non ha nulla a che vedere con questo lago. Tutte le scale che portano in riva al Lago sono transennate. Mangio una barretta.
Mannaggia al cioccolato. Con il caldo si è sciolta, il cioccolato si appiccica sulle mani e sui guanti. Rimane attaccato sopra le labbra come due baffi.
Poco male, ho ricaricato un poco le batterie. Inizio i tornanti che mi portano al Cunettone. Un ciclista mi svernicia , provo resistere, recupero.. se ne accorge e riparte con uno scatto, mollandomi sui miei pedali. Calma, siamo a metà, e questa è la prima uscita un po' lunga, dopo tanto. L'anno scorso ho saltato i lunghi giri.
La strada del ritorno è tutta un mangia e bevi. Polpenazze, Soiano, Padenghe, Sono salito di quota. Il lago è un po' più sotto. Nonostante la foschia, l'azzurro invade il campo visivo, e si incastra come una gemma di un anello e il verde delle montagne attorno le fa, da gambo .
Passo di nuovo da Desenzano poi Centerano. Prendo stradine secondiare. Bevo un gel energetico per trovare un po' di ricarica. Rivedo la rocca di San Martino. A Solferino con la sua rocca, gli ultimi strappi poi diritto fino a casa, se ne hai puoi spingere.
Non sono al limite, ma ho finito la bevanda con i sali nella borraccia. Tutte le fontanelle sono chiuse, ma sono quasi arrivato. Voglio fare un po' di defaticamento, ci vuole per un veloce recupero.
. Arrivato......domani puo' piovere
Ciao