«Non mi arrendo anche se mi piacerebbe sciare solo per divertirmi. Dedicherò tutta l'estate ad allenarmi per riacquistare l'efficienza fisica, che questo inverno è stata compromessa da un grave problema a un tendine». Max Blardone non demorde benché l'ultima stagione abbia lasciato un po' il segno nel morale: «Anche perché qualcuno crede che la tendinite sia stata una scusa banale», racconta lo sciatore azzurro. Dunque a 36 anni Blardone è deciso a ripartire con un programma fitto di recupero fisico e di allenamenti. Niente vacanze al sole. Ma ginnastica e sci ai piedi. «Penso soltanto al primo appuntamento della prossima stagione, a Sölden. Sarà la prova della verità».
La confessione è stata fatta l'altra sera a un meeting del Panathlon Club Mottarone, dedicato allo sci, con una vivace relazione dell'aostano Carlo Gobbo, storica voce degli sport invernali della Rai. «Ricordo bene Blardone al suo esordio per la Coppa del mondo, nel dicembre 2000 – ha spiegato -. E' sempre stato un esempio di dedizione e di impegno eccezionali, come è attestato da quindici anni di competizioni a livello mondiale».
La confessione è stata fatta l'altra sera a un meeting del Panathlon Club Mottarone, dedicato allo sci, con una vivace relazione dell'aostano Carlo Gobbo, storica voce degli sport invernali della Rai. «Ricordo bene Blardone al suo esordio per la Coppa del mondo, nel dicembre 2000 – ha spiegato -. E' sempre stato un esempio di dedizione e di impegno eccezionali, come è attestato da quindici anni di competizioni a livello mondiale».