Ciao a tutti,
non sapevo se scrivere in generale, in report, qui o chissà dove... ma poi ho pensato che alla fine il nocciuolo del mio racconto è il come si scia ed ecchequa:
Come da titolo, dopo quasi un mese di scimmia generalizzata, sono riuscito a tornare sulla neve per una tre notti con la mia fidanzata in quel di Pila, all'hotel Lion Noir che da' sulle piste.
La mia lei non aveva alcuna voglia di sciare, viste anche le condizioni meteo.
Quindi libagioni, bevute e "pisolini" sono stati all'ordine del giorno per ottimizzare il tempo insieme, e grazie a Dio dico io! XD
Arriviamo in hotel il venerdì mattina ed io senza neanche prendere possesso della camera, infilo i pantaloni da sci e gli scarponi per iniziare a testare le facili piste di Pila.
Facili sarebbero, probabilmente, se fossero belle tirate ma in questi giorni ha nevicato e continua a nevicare: c'è una quantità di neve fresca impressionante sulle piste...
Ricordo che sono argento tendente all'avanzato, prudente nella scelta delle piste, decisamente sovrappeso (1.82 X 107 circa) e fuori forma, attrezzato con scarponi ultraturistici Lange flex 70 e SSS ispeed. Quindi una discreta quantità di handicap...
Inizio a girare per il comprensorio, prima sulle blu e poi sulle rosse, e inizio a ringraziare il ringraziabile che le piste siano facili perchè girare gli sci con una quantità così importante di neve fresca non è per niente facile.
Non sto a descrivere punto punto l'evolversi delle giornate, dirò soltanto che ho sviluppato un insano amore per la pista rossa "del bosco" e che mi sono ribaltato solo una o due volte per giornata, una volta addirittura infilandomi in un cumulo di fresca tra due piste perchè la visibilità era piuttosto scarsa (modello willie il coyote). Commento di un genitore con i figli "vedete? la pista è di là: non fate come quel signore!".. XD
Ma man mano che procedo però mi accorgo di una cosa incredibile: avere gli handicap che ho descritto poco sopra mi sta facilitando nel circoscrivere i miei errori!
Io pensavo di portare il peso verso valle e sugli sci nella maniera corretta: ERRORE, in realtà buttavo il busto a valle ma il baricentro era arretrato (in pratica stavo oltremodo piegato) e quindi non stavo correttamente sugli sci. Di questo mi son reso conto dopo vari tentativi con gli scarponi: prima sentivo che mi ballavano ai piedi e non andava bene perchè spigolavano senza preavviso, poi li ho stretti al massimo ma non riuscivo quasi a finire una pista per il male, poi li ho stretti a metà e magicamente ho cominciato a sciare più leggero e più centrale e a piegare le gambe invece del busto! E d'incanto ho iniziato ad avere direzionalità con i piedi all'inizio curva.
Una volta chiarito questo movimento, nella mia testa ha iniziato ad avere un senso ed un'altra naturalezza il movimento del bastoncino... ha iniziato a prendere il ritmo della sciata.
Anche il fatto di avere poco fiato (il che dipende probabilmente anche dalle sacrosante bevute in hotel... ) mi indirizza verso un movimento meno "muscolare" e più ritmico e mi fa scoprire anche una cosa fantastica: quando in pista ci sono le grandi gobbe di neve fresca se invece di rimbalzare da una gobba all'altra si spigola sul fianco delle gobbe si fatica molto ma molto di meno!!
Ad ogni modo il tempo migliora e la domenica si riesce a sciare con il sole su piste solide ma con un piccolo strato di panna montata sopra. E' stato bellissimo.
Ho constatato che mi manca molta pratica e quindi anche fiducia nel gestire la velocità, ma penso che dipenda anche in buona parte dallo scarpone che non tiene lo sci solidale al piede quando le sollecitazioni salgono e dal fatto che serve accelerare i movimenti e quindi una quantità di fiato che non ho.
Ho deciso quindi solennemente di: 1) migliorare drasticamente la mia forma fisica; 2) pensionare i miei vecchi scarponi, che hanno svolto egregiamente il proprio compito, ma che ora sono d'intralcio; 3) procurarmi gli scarponi adatti; 4) continuare a fare week-end come quello appena passato!
Ho provato a sintetizzare qui la quantità e l'intensità delle sensazioni che ho avuto, ma mi accorgo di non esserci neanche lontanamente riuscito.
Vorrei solo rimarcare un concetto che su di me funziona: sciare in condizioni difficili aiuta tantissimo! E sciare (con accortezza) anche quando si è oltre il limite della stanchezza aiuta a capire meglio i movimenti ed il senso della sciata. Invece testare i vari cocktail del maitre migliora di molto l'umore ma non la sciata della prima ora...
L'unica cosa che mi turba è che questa avrebbe dovuto essere la sciata di fine stagione, ma al solo pensarci mi si inumidiscono gli occhi.
Uno sciatore ciccione, stanco ma molto contento!
non sapevo se scrivere in generale, in report, qui o chissà dove... ma poi ho pensato che alla fine il nocciuolo del mio racconto è il come si scia ed ecchequa:
Come da titolo, dopo quasi un mese di scimmia generalizzata, sono riuscito a tornare sulla neve per una tre notti con la mia fidanzata in quel di Pila, all'hotel Lion Noir che da' sulle piste.
La mia lei non aveva alcuna voglia di sciare, viste anche le condizioni meteo.
Quindi libagioni, bevute e "pisolini" sono stati all'ordine del giorno per ottimizzare il tempo insieme, e grazie a Dio dico io! XD
Arriviamo in hotel il venerdì mattina ed io senza neanche prendere possesso della camera, infilo i pantaloni da sci e gli scarponi per iniziare a testare le facili piste di Pila.
Facili sarebbero, probabilmente, se fossero belle tirate ma in questi giorni ha nevicato e continua a nevicare: c'è una quantità di neve fresca impressionante sulle piste...
Ricordo che sono argento tendente all'avanzato, prudente nella scelta delle piste, decisamente sovrappeso (1.82 X 107 circa) e fuori forma, attrezzato con scarponi ultraturistici Lange flex 70 e SSS ispeed. Quindi una discreta quantità di handicap...
Inizio a girare per il comprensorio, prima sulle blu e poi sulle rosse, e inizio a ringraziare il ringraziabile che le piste siano facili perchè girare gli sci con una quantità così importante di neve fresca non è per niente facile.
Non sto a descrivere punto punto l'evolversi delle giornate, dirò soltanto che ho sviluppato un insano amore per la pista rossa "del bosco" e che mi sono ribaltato solo una o due volte per giornata, una volta addirittura infilandomi in un cumulo di fresca tra due piste perchè la visibilità era piuttosto scarsa (modello willie il coyote). Commento di un genitore con i figli "vedete? la pista è di là: non fate come quel signore!".. XD
Ma man mano che procedo però mi accorgo di una cosa incredibile: avere gli handicap che ho descritto poco sopra mi sta facilitando nel circoscrivere i miei errori!
Io pensavo di portare il peso verso valle e sugli sci nella maniera corretta: ERRORE, in realtà buttavo il busto a valle ma il baricentro era arretrato (in pratica stavo oltremodo piegato) e quindi non stavo correttamente sugli sci. Di questo mi son reso conto dopo vari tentativi con gli scarponi: prima sentivo che mi ballavano ai piedi e non andava bene perchè spigolavano senza preavviso, poi li ho stretti al massimo ma non riuscivo quasi a finire una pista per il male, poi li ho stretti a metà e magicamente ho cominciato a sciare più leggero e più centrale e a piegare le gambe invece del busto! E d'incanto ho iniziato ad avere direzionalità con i piedi all'inizio curva.
Una volta chiarito questo movimento, nella mia testa ha iniziato ad avere un senso ed un'altra naturalezza il movimento del bastoncino... ha iniziato a prendere il ritmo della sciata.
Anche il fatto di avere poco fiato (il che dipende probabilmente anche dalle sacrosante bevute in hotel... ) mi indirizza verso un movimento meno "muscolare" e più ritmico e mi fa scoprire anche una cosa fantastica: quando in pista ci sono le grandi gobbe di neve fresca se invece di rimbalzare da una gobba all'altra si spigola sul fianco delle gobbe si fatica molto ma molto di meno!!
Ad ogni modo il tempo migliora e la domenica si riesce a sciare con il sole su piste solide ma con un piccolo strato di panna montata sopra. E' stato bellissimo.
Ho constatato che mi manca molta pratica e quindi anche fiducia nel gestire la velocità, ma penso che dipenda anche in buona parte dallo scarpone che non tiene lo sci solidale al piede quando le sollecitazioni salgono e dal fatto che serve accelerare i movimenti e quindi una quantità di fiato che non ho.
Ho deciso quindi solennemente di: 1) migliorare drasticamente la mia forma fisica; 2) pensionare i miei vecchi scarponi, che hanno svolto egregiamente il proprio compito, ma che ora sono d'intralcio; 3) procurarmi gli scarponi adatti; 4) continuare a fare week-end come quello appena passato!
Ho provato a sintetizzare qui la quantità e l'intensità delle sensazioni che ho avuto, ma mi accorgo di non esserci neanche lontanamente riuscito.
Vorrei solo rimarcare un concetto che su di me funziona: sciare in condizioni difficili aiuta tantissimo! E sciare (con accortezza) anche quando si è oltre il limite della stanchezza aiuta a capire meglio i movimenti ed il senso della sciata. Invece testare i vari cocktail del maitre migliora di molto l'umore ma non la sciata della prima ora...
L'unica cosa che mi turba è che questa avrebbe dovuto essere la sciata di fine stagione, ma al solo pensarci mi si inumidiscono gli occhi.
Uno sciatore ciccione, stanco ma molto contento!