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Soraruf: «Collegamento fattibile»
il Corriere delle Alpi — 12 maggio 2010 pagina 19 sezione: PROVINCIA
ROCCA PIETORE. A Rocca Pietore si plaude per la conferma nel Piano neve del collegamento tra Malga Ciapela e Passo San Pellegrino attraverso Forca Rossa. Ma attuarlo nel concreto a breve o medio termine è un altro paio di maniche. Lo conferma l’assessore comunale all’urbanistica, Michele Soraruf, che aveva inviato in Regione un’osservazione di sostegno al progetto. «Si tratta di una programmazione i prossimi 20 o 30 anni e rischiare che venga tolto mi sembrava un modo per tagliarsi le mani», dice Soraruf. «Non sarà certo il Comune di Rocca Pietore che cercherà l’imprenditore disposto ad investire in quel collegamento e tantomeno penserà di farlo lui. Ma se arriva qualcuno intenzionato in questo senso sarà ben accolto. Solo in quel caso si potrà pensare di trovare un accordo con Falcade. Adesso c’è un sindaco contrario, ma le amministrazioni cambiano». Il Piano ora dovrà essere approvato dal consiglio regionale e potrebbe perciò ancora essere cambiato. Da quanto aveva detto l’allora assessore Oscar De Bona in un incontro a Cortina, il Piano ora andrà in regime di salvaguardia per tre anni, periodo entro il quale il consiglio deve approvarlo. Quindi valgono le previsioni attuali, con il collegamento. Ieri il sindaco di Falcade Stefano Murer, però, ha contestato che il progetto è irrealizzabile, almeno al momento, in quanto gli impianti passerebbero anche sul territorio di Soraga ed il comune fassano ha già detto di no. «Non è vero», ribatte Soraruf, «il collegamento si può fare. Se si passa per Soraga è più breve e di conseguenza l’investimento è minore. Gli impianti porterebbero direttamente alla partenza della funivia del Col Rodella. Ma la previsione urbanistica che ha fatto la Regione prevede la possibilità di realizzare gli impianti solo su territorio bellunese e veneto stando più in alto, verso il Lago Cavia. Ci vorrebbe solo un impianto un po’ più impegnativo. Murer evidentemente fa riferimento alla linea tracciata sulle mappe che “sconfina” in Trentino. Ma quella è solo un’indicazione, come quella fatta per il collegamento Arabba - Cortina e non è certo vincolante». Alla Regione Rocca Pietore aveva anche presentato un’ipotesi di collegamento sciistico che arrivava a Laste e Digonera, ma è stato bocciato. «Sì, era un’idea per sviluppare quella zona che sta morendo», dice Soraruf. «La Regione ha detto che si può fare diversamente. Adesso ci dicano loro come. Trovo assurdo infine, che si metta su tutto, anche sulla gente, il marchio Unesco, come ha fatto Murer. Il riconoscimento va bene. Questo però non vuol dire nuove regole, ma applicare bene quelle che ci sono. Devono lasciarci vivere con l’economia che è possibile. Se danno 3 mila euro al mese per ogni componente della mia famiglia per anadre in giro con il costume ladino lo faccio. Ma non possiamo diventare una riserva indiana». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Lorenzo Soratroi /