Oggi pomeriggio salita al Frerone da Bazena, zona passo Crocedomini (val Camonica). Non riesco a partire presto perchè ho da brigare un po' di faccende a casa, alle 11 sono in macchina. A metà salita del passo Crocedomini compare un cartello: a 2 km strada chiusa per valanga. Impreco e penso ad un'alternativa, ma non ce ne sono, è già troppo tardi. Decido di salire e vedere 'sta valanga che mi sembra strano possa essere vero perchè da lì a 2 km la strada è sicuramente ancora in pineta. Di solito scendono più su. Salgo per oltre 2 km e non c'è ombra di valanghe. Procedo verso Campolaro, voltando sul versante solivo dove a volte scendono davvero delle slavine. procedo e compare un'altro cartello di divieto d'accesso per slavine sul tratto Degna -Campolaro. Boh, c'è il sole, fa caldo e la costa sopra di me è talmente battuta dai raggi solari che è già pressoche spoglia di neve. Decido di proseguire e arrivo a Campolaro senza vedere nessuna slavina. Un po' di neve ai bordi e sulla strada ma nulla di che. Sopra Campolaro incrocio un'auto che scende, nell'abitacolo scorgo degli SkiTrab infilati sui sedili. Bònch, per me è il lasciapassare. Proseguo sugli ultimi tornanti che portano in Bazena, la strada è innevata, ma col RAV c'è anche mezzo di divertirsi.
Alle 11,50 sono al rifugio Bazena (1800mt): giornata strepitosa, sole terso, niente vento, temperatura gradevole. Per fortuna ho ignorato i cartelli e son salito. 10' e son con gli sci ai piedi.
Dal parcheggio guardo i primi pendii da affrontare. C'è un accenno di traccia. E a guardare bene è passato solo uno scialpinista; la traccia non è fonda, quindi è probabilmente salito presto con la neve più dura. Ma a mezzogiorno la neve ha mollato e io affondo nella traccia.
Saliti i primi pendii passo a mezzacosta sotto una cimetta anonima (che risalirò al ritorno) per immettermi nella Val Fredda.
Eccomi nella val Fredda che dovrò attraversare per attaccare il Frerone (la cima sopra la mia testa)
La malga di Val Fredda (2080mt) è seppellita...
Quasi al termine della Val Fredda: di lì a breve dovrò scendere in una conca per poi attaccare i pendii che salgono al Frerone.
In cima ai pendii che salgono al Frerone. Sono a quota 2500 ca e qui mi addentro nella bella conca sotto la cima. Un vero e proprio anfiteatro naturale.
In cima alla conca si piega a dx e si affronta l'ultimo erto pendio che porta alla cima. In alcuni punti la neve è molto dura e devo lavorare di lamine per farmi strada.
Pochi minuti e sono in vetta a 2673mt dopo 2 ore e 20' circa. Barbarossa si gode il panorama...
... e così faccio anch'io. Dev'essere la 5^ o 6^ volta che salgo quassù, ma lo spettacolo è sempre impagabile. Alle mie spalle il Cornone di Blumone e più a sx la cima di Laione.
Uno sguardo dalla vetta verso il basso sulla discesa nella conca...
E la discesa si rileva fantastica! Scendo dalla cima tenendo il canalino. Inizio con qualche curva saltata a telemark ma poi trovo polvere, mi rilasso e distendo le curve fino in conca.
Poi neve molliccia, a tratti una leggera crosticina, ma gli sci galleggiano, le gambe rispondono bene e la frantumano. Serpeggio surfando!
Esco dalla conca e discendo i pendii fino alla conca sottostante. Ancora neve molliccia, a tratti quasi primaverile. E' ancora surfare...
In fondo mi butto in libera per attraversare il pianoro, quindi rimetto le pelli e torno a salire. Mi volto in dietro e rimiro le mie docili curve sui dolci clivi...
Attraverso di nuovo la val Fredda, tenendo il tracciato di salita, ma ad un certo punto abbandono la traccia a sx e mi porto verso il Monte Mattoni. Quindi scendo e vado a prendere un'altra traccia che sale alla forcella tra il Mattoni ed un'altra cima anonima a dx. In cima alla forcella vedo che la traccia segue il crinale e sale sulla cima anonima. Decido di salire anch'io. In cima tolgo le pelli e mi butto su pendii abbastanza ripidi. Neve ancora surfabile. Godo fino in fondo come un suino con la sua scrofa.
Barbarossa fatica a starmi dietro nella neve alta...
(Nella foto la cima anonima è quella a sx)
Finalmente di nuovo al parcheggio dove trovo altre macchine. Si sbaracca e Barbarossa si gode un meritato riposo.
Questo il "tour".
Alle 11,50 sono al rifugio Bazena (1800mt): giornata strepitosa, sole terso, niente vento, temperatura gradevole. Per fortuna ho ignorato i cartelli e son salito. 10' e son con gli sci ai piedi.
Dal parcheggio guardo i primi pendii da affrontare. C'è un accenno di traccia. E a guardare bene è passato solo uno scialpinista; la traccia non è fonda, quindi è probabilmente salito presto con la neve più dura. Ma a mezzogiorno la neve ha mollato e io affondo nella traccia.
Saliti i primi pendii passo a mezzacosta sotto una cimetta anonima (che risalirò al ritorno) per immettermi nella Val Fredda.
Eccomi nella val Fredda che dovrò attraversare per attaccare il Frerone (la cima sopra la mia testa)
La malga di Val Fredda (2080mt) è seppellita...
Quasi al termine della Val Fredda: di lì a breve dovrò scendere in una conca per poi attaccare i pendii che salgono al Frerone.
In cima ai pendii che salgono al Frerone. Sono a quota 2500 ca e qui mi addentro nella bella conca sotto la cima. Un vero e proprio anfiteatro naturale.
In cima alla conca si piega a dx e si affronta l'ultimo erto pendio che porta alla cima. In alcuni punti la neve è molto dura e devo lavorare di lamine per farmi strada.
Pochi minuti e sono in vetta a 2673mt dopo 2 ore e 20' circa. Barbarossa si gode il panorama...
... e così faccio anch'io. Dev'essere la 5^ o 6^ volta che salgo quassù, ma lo spettacolo è sempre impagabile. Alle mie spalle il Cornone di Blumone e più a sx la cima di Laione.
Uno sguardo dalla vetta verso il basso sulla discesa nella conca...
E la discesa si rileva fantastica! Scendo dalla cima tenendo il canalino. Inizio con qualche curva saltata a telemark ma poi trovo polvere, mi rilasso e distendo le curve fino in conca.
Poi neve molliccia, a tratti una leggera crosticina, ma gli sci galleggiano, le gambe rispondono bene e la frantumano. Serpeggio surfando!
Esco dalla conca e discendo i pendii fino alla conca sottostante. Ancora neve molliccia, a tratti quasi primaverile. E' ancora surfare...
In fondo mi butto in libera per attraversare il pianoro, quindi rimetto le pelli e torno a salire. Mi volto in dietro e rimiro le mie docili curve sui dolci clivi...
Attraverso di nuovo la val Fredda, tenendo il tracciato di salita, ma ad un certo punto abbandono la traccia a sx e mi porto verso il Monte Mattoni. Quindi scendo e vado a prendere un'altra traccia che sale alla forcella tra il Mattoni ed un'altra cima anonima a dx. In cima alla forcella vedo che la traccia segue il crinale e sale sulla cima anonima. Decido di salire anch'io. In cima tolgo le pelli e mi butto su pendii abbastanza ripidi. Neve ancora surfabile. Godo fino in fondo come un suino con la sua scrofa.
Barbarossa fatica a starmi dietro nella neve alta...
(Nella foto la cima anonima è quella a sx)
Finalmente di nuovo al parcheggio dove trovo altre macchine. Si sbaracca e Barbarossa si gode un meritato riposo.
Questo il "tour".
Ultima modifica: