Ah, certo: ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale; ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura. (Easy Rider)
Sinceramente anche io ho paura di diventare troppo libero e rischiare di rimanere solo, con le mie soddisfazioni, ma con nessuno con cui condividerle. Così come ho una paura fottuta di ritrovarmi a lavorare 5 giorni su 7, 8 ore al giorno e poi il week end essere troppo stanco per alzare il culo e inseguire le mie passioni. Poi a cinquant'anni, guardarmi indietro e dire che avrei potuto fare di più.
Ma d'altronde io amo la vita quotidiana, avere una casa in pianura, una fidanzata con cui stare a letto a vedere un film, oziare ogni tanto. Ma la neve mi prende sempre di più e cerco di coinvolgere anche lei, anche se non ha tutta questa passione, sebbene si diverta moltissimo quando azzecco la giornata giusta. Più si va avanti più è difficile far andare d'accordo amici che non sciano e interessi di neve. No, non sono egoista, forse un po' immaturo e mi chiedo questa situazione per quanto durerà ancora.
Io di amici che sciano ne ho pochissimi e nessuno fa parte della compagnia abituale e forse è meglio così, mi spaventa far parte di una crew di super-invasati della montagna, così come mi spaventa ridurmi a giocare a calcetto il giovedì sera.
Cerco di fare un po' e un po', annoiando i miei amici con i miei racconti che non possono capire. Però magari quando provano sci di fondo, quando si fanno una giornata sulla slitta, quando vedono le mie foto su facebook, allora lì capiscono la mia passione ed è più ammirazione e invidia che altro.
Tuttavia quando qualcuno mi chiede com'è sciare io rispondo sempre di lasciar stare, di non cominciare, troppo tempo per imparare, troppi soldi, troppi rischi, troppe incertezze... poi non ne esci più.