Siamo troppo choosy?!

Evitate la spettacolarizzazione di chi da la notizia che è interessato a far scalpore in un senso e nel senso opposto.
Sembra quasi che esistano solo sguatteri con 15 lauree e mammoni con la terza media.
Fare la gavetta significa spesso entrare nel mondo del lavoro per comprenderlo. Non sempre significa fare una prima esperienza nel proprio campo.
Spesso ci si trova a fare qualcosa lontano dai proprio studi e abilità. E' però utile per capire (anche a proprio spese) un mondo radicalmente diverso dalla scuola.
 
Evitate la spettacolarizzazione di chi da la notizia che è interessato a far scalpore in un senso e nel senso opposto.
Sembra quasi che esistano solo sguatteri con 15 lauree e mammoni con la terza media.
Fare la gavetta significa spesso entrare nel mondo del lavoro per comprenderlo. Non sempre significa fare una prima esperienza nel proprio campo.
Spesso ci si trova a fare qualcosa lontano dai proprio studi e abilità. E' però utile per capire (anche a proprio spese) un mondo radicalmente diverso dalla scuola.

Pienamente d'accordo.
 
. . .
Un laureato in Legge, che conosce perfettamente l'inglese, che si è laureato in corso, spendendo fior di quattrini (e di fatica) è giusto che inizi a fare fotocopie? . . .

. . . "arriva la mattina in studio prima di lui" . . .
. . . "vai via la sera dopo di lui" . . .
. . . "sii sempre presente e disponibile per ogni incarico o necessità" . . .
. . . "fai anche tutto quello che non ha nulla a che vedere con la professione, se te lo chiede" . . .
. . . "fallo anche i sabati, le domeniche e i festivi, se te lo chiede" . . .
. . . "chiedigli tutto quello che ti interessa sapere" . . .
. . . "quando non ti può dedicare tempo o attenzione, guarda come lavora e ruba con gli occhi" . . .
. . . "quando non c'è e non ti ha dato cose da fare, studia" . . .
. . . "non chiedergli mai soldi, aspetta che sia lui a darteli" . . .
. . . "dagli la sensazione che può sempre contare su di te, sia tecnicamente che materialmente" . . .
. . . "se ci riesci, a poco a poco ti coinvolgerà sempre di più e, alla fine, sarà lui ad avere bisogno di te, e sarai tu che te ne andrai" . . .

. . . "*****, papà . . . è una vita che studio, adesso invece di andare a lavorare e a guadagnare vado a fare lo schiavo?" . . .

. . . "ma allora non hai capito niente!!! . . . se vuoi lavorare e guadagnare subito, cercati un lavoro! . . . questa è la professione!" . . .
 
Ultima modifica:
Io trovo più indecente il tono di un ministro che dovrebbe trovare la coesione sociale anche su temi scottanti ed indigesti ed invece non perde occasione per dimostrarsi inadeguato al ruolo che competerebbe.

Choosy: non ci posso credere!

Prima nani e ballerine ora spocchia e modestia (non intesa quale virtù ) contrabbandate per capacità e saper fare...
 

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ma sono l'unico che trova questo post indecente?:shock:

Indecente? Io trovo le uscite di qualche politico. Trovo abbastanza ridicoli i commenti tipo "serve la gavetta" e similia: ovvio che serve la gavetta, scoperta dell'acqua calda. Bisogna adattarsi? Certo che bisogna adattarsi. Ma che in anni come questi, dove ci sono migliaia di famiglie che fanno una fatica boia anche solo a mangiare mi spiace ma non esiste che un ministro se ne esca con una stronzata del genere. Non può fare altro che tirarsi odio, il resto è ipocrisia
 
ma sono l'unico che trova questo post indecente?:shock:

L'espressione è un pò . . . duretta ma non mi impressiona, non mi ci soffermerei più di tanto e andrei alla sostanza . . .
. . . e la sostanza, secondo me, è che un'affermazione di quel tipo non è opportuno che la faccia un ministro, ancor meno in un periodo come questo e ancora meno con quel tono . . .
. . . un certo tipo di reazioni costituiscono solo un'inevitabile conseguenza di quell'affermazione e della sua inopportunità . . .
 
L'espressione è un pò . . . duretta ma non mi impressiona, non mi ci soffermerei più di tanto e andrei alla sostanza . . .
. . . e la sostanza, secondo me, è che un'affermazione di quel tipo non è opportuno che la faccia un ministro, ancor meno in un periodo come questo e ancora meno con quel tono . . .
. . . un certo tipo di reazioni costituiscono solo un'inevitabile conseguenza di quell'affermazione e della sua inopportunità . . .

Vedo che anche altri trovano fuori luogo e fuori tempo alcune uscite di esponenti politici o di rappresentati dell'alta finanza. Io poi su alcuni temi sono abbastanza "caldo" e me ne esco spesso con espressioni forti ma trovo l'ipocrisia il peggior male e al giorno d'oggi noto che regna sovrana
 
La risposta è palese ed è dentro quell'intelligente persona. Se il mercato non richiede avvocati, non richiede ingegneri, non richiede qualità ma richiede manovalanza... la risposta è chiara e lasciamo la facile dimostrazione al lettore.

Fabio: insegnante a gratis in università, cameriere per vivere.
Va bene cominciare con la gavetta, partire dal basso, questo non significa che il mio lavoro debba essere sottopagato o la mia persona sfruttata 12 ore al giorno e poi scaricata alla fine del contratto in favore di un altro pollo da sfruttare.

Ho visto coetanei laureati partire di casa alle 7 e tornare alle 21, dovendo abbandonare sport, facendosi venire un'ulcera per il troppo stress. Non poter nemmeno bersi una birra sudata coi pochi soldi quadaganti perchè troppo stanco per uscire.
Dopo un anno si è licenziato e adesso ha un lavoro decente, ma era davvero necessario quel primo lavoro? Magari rifiutando non avrebbe potuto trovare qualcosa di meglio già prima? Scrivere +1 sul curriculum conta, ma fino ad un certo punto; se sul curriculm c'è scritto che hai fatto fotocopie per Samsung, Sky o Apple hai pur sempre fatto fotocopie.


Va bene impegnarsi e farsi il culo per imparare il mestiere, ma le aziende ci marciano sul fatto che non c'è lavoro. Se il lavoratore si svende, fa un torto a tutti quelli che vorrebbero essere pagati adeguatamente per il lavoro svolto.
Penso non sia etico proporre uno stipendio da fame, ma nemmeno accettarlo. Si rasenta la mercificazione umana, la prostituzione, calpestando i diritti per cui i nostri genitori hanno lottato per anni.


Io posso anche accettare di essere pagato poco e di lavorare sodo pur di non stare a casa disoccupato, ma se poi penso che lo stesso lavoro, in altri paesi, come la Svizzera o la Germania, viene pagato meglio, mi viene da dire: chi ***** me lo fa fare? Amo troppo il posto in cui vivo e le cose che faccio per lasciarlo, ma se dovessi trovarmi economicamente nella merda, un pensiero di levare le tende ce lo faccio.
 
Se il lavoratore si svende, fa un torto a tutti quelli che vorrebbero essere pagati adeguatamente per il lavoro svolto.
Penso non sia etico proporre uno stipendio da fame, ma nemmeno accettarlo. Si rasenta la mercificazione umana, la prostituzione, calpestando i diritti per cui i nostri genitori hanno lottato per anni.
Penso che il nocciolo del problema sia questo.
Nessuno è contro la gavetta, purtroppo ci sono troppi ragazzi che si possono permettere di lavorare senza essere pagati.

Come posso presentarmi a una azienda chiedendo 1200€ al mese quando dopo di me uno accetta di farlo per un "rimborso pasti"? Fortunatamente con la legge Fornero si è messo fine a questo sfruttamento dello stage ma in questi 10 anni sto modo di agire ha fatto strage.
 
Penso che il nocciolo del problema sia questo.
Nessuno è contro la gavetta, purtroppo ci sono troppi ragazzi che si possono permettere di lavorare senza essere pagati.

Ho diversi amici architetti/ingegneri edili/interior designer e so per certo che dentro agli studi in cui hanno lavorato è strapieno di figli di papà che se ne stanno per anni lì dentro a lavorare per 3-400 euro al mese...spesso e volentieri completamente in nero...ma l'ispettorato del lavoro quando incomincierà a setacciare gli studi professionali? (quando lavoravo negli stabilimenti balneari a 15 anni in 3 mesi un paio di visite le facevano sempre...):-?
 
. . . "arriva la mattina in studio prima di lui" . . .
. . . "vai via la sera dopo di lui" . . .
. . . "sii sempre presente e disponibile per ogni incarico o necessità" . . .
. . . "fai anche tutto quello che non ha nulla a che vedere con la professione, se te lo chiede" . . .
. . . "fallo anche i sabati, le domeniche e i festivi, se te lo chiede" . . .
. . . "chiedigli tutto quello che ti interessa sapere" . . .
. . . "quando non ti può dedicare tempo o attenzione, guarda come lavora e ruba con gli occhi" . . .
. . . "quando non c'è e non ti ha dato cose da fare, studia" . . .
. . . "non chiedergli mai soldi, aspetta che sia lui a darteli" . . .
. . . "dagli la sensazione che può sempre contare su di te, sia tecnicamente che materialmente" . . .
. . . "se ci riesci, a poco a poco ti coinvolgerà sempre di più e, alla fine, sarà lui ad avere bisogno di te, e sarai tu che te ne andrai" . . .

. . . "*****, papà . . . è una vita che studio, adesso invece di andare a lavorare e a guadagnare vado a fare lo schiavo?" . . .

. . . "ma allora non hai capito niente!!! . . . Se vuoi lavorare e guadagnare subito, cercati un lavoro! . . . Questa è la professione!" . . .

grande gio pa!-----------
 
Indecente? Io trovo le uscite di qualche politico. Trovo abbastanza ridicoli i commenti tipo "serve la gavetta" e similia: ovvio che serve la gavetta, scoperta dell'acqua calda. Bisogna adattarsi? Certo che bisogna adattarsi. Ma che in anni come questi, dove ci sono migliaia di famiglie che fanno una fatica boia anche solo a mangiare mi spiace ma non esiste che un ministro se ne esca con una stronzata del genere. Non può fare altro che tirarsi odio, il resto è ipocrisia

Si parlava di 'GIOVANI ' che entrano nel mondo del lavoro e nn di famiglie ( stravero) che sono in difficolta'
 
L'equivoco e' che la Fornero non ha detto ai giovani di fare gli schiavi a vita o di rimanere sottopagati per tutta la carriera ma di non essere troppo pretenziosi per entrare nel mercato del lavoro e di non pensare che il primo lavoro debba essere il definitivo o di essere immediatamente appagati dal primo lavoro.

Non capisco dove stia lo scandalo ? In un mercato del lavoro come il nostro la Fornero, che ha come modello società più aperte e liberali, cerca di far passare il messaggio ai giovani che è necessario abituarsi a non avere più un posto fisso a vita e che per iniziare ci si possa anche accontentare .


Nella mia esperienza vedo che chi ha capito questa filosofia ha generalmente fatto strada, chi è' stato troppo "choosy" ha ritardato la sua entrata nel mercato del lavoro ed è a metà strada rispetto agli altri

Capisco che tutto ciò possa non piacere agli italiani abituati al posto fisso nella p.a. ed in genere poco abituati alla mobilità sociale, ma credo che sia necessario un nostro cambio di mentalità .

P.S. : la mia città ha 800 avvocati, 500 architetti , 400 commercialisti e ...... 3 Fabbri che si fanno pagare a peso d'oro con attesa di 2 settimane... Chi è choosy ?
 
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