Estate 2012: Quanto hanno sofferto i nostri ghiacciai?

Trentino,caldo fa trovare bombe I guerra - Top News - ANSA.it
ANSA) - TRENTO, 31 AGO - Sono stati ritrovati sulle montagne del Trentino, a 3.200 metri di quota, 200 ordigni bellici risalenti alla Prima guerra mondiale. A recuperarli e' stata la Guardia di finanza, che spiega come siamo emersi per stress termico (forte caldo) al di sotto della Cima Ago di Nardis, nella zona di Pinzolo e Madonna di Campiglio, un parziale disgelo dei ghiacciai perenni...
 
....E dopo tutto questo la maggiornaza degli utenti del forum è ancora convinta che sia tutto un "ciclo naturale", con il quale le emissioni di gas serra prodotte dall'uomo non hanno nulla a che fare....cose da pazzi !! Dovrannno vederli tutti completamente sciolti evidentemednte prima di convincersi della REALTA' del riscalgamento globale anomalo prodotto dall'uomo...e se andiamo avanti così ciò non accadrà nemmeno tra troppo tempo....
 
"...Nelle parti inferiori dei ghiacciai altoatesini, alle quote più basse, si sono sciolti mediamente circa 3 metri di ghiaccio, una misura davvero importante, e preoccupante. Nella zona superiore, dove normalmente uno strato di neve protegge la superficie, è stato perso circa 1 metro di ghiaccio. Un rallentamento del fenomeno è atteso da oggi poichè in montagna, in alcune zone, sono arrivate e sono attese copiose nevicate. L’estate 2012 è stata in tutto l’Alto Adige una delle più calde dall’inizio delle rilevazioni che risalgono agli anni Venti-Trenta..."
Allarme in quota ghiacciai minacciati da un’estate torrida - Cronaca - Alto Adige
 
Da piangere. La tarda primavera era iniziata bene mentre dopo e sopratutto adesso... :XX

Vedo poco bianco anche in zona Solda.

Ghiacciai di Solda all'Ortles
79927-solda-ghiacciai.jpg

Ortles, la ex-croce
80547-ortles-croce.jpg


Cedono ghiaccio e permafrost sulla cima più alta dell’Alto Adige , colpa dei 20 gradi raggiunti a 3.905 metri di quota...:-?
Ortles è la cima più alta dell'Alto Adige.

A seguito del cedimento della roccia, la croce è poi precipitata poi lungo la parete. Il crollo del simbolo dell'Ortles ha destato profonda impressione a Solda la cui comunità è più che mai decisa a ripristinare quanto prima il simbolo della religione cristiana proprio sulla vetta della montagna.

In certi punti lo scioglimento dello spessore del ghiaccio è stato anche di ben 30 centimetri al giorno...:shock:

Da venerdì, in tutta la zona dell'Ortles, le temperature si sono notevolmente abbassate.

Sopra i 2.500 metri il termometro, soprattutto nelle ore notturne, è sceso sotto lo zero. I ghiacciai hanno dunque "frenato" la loro costante e preoccupante erosione. Il problema tornerà, fatalmente, all'inizio della prossima estate.

Si scioglie l’Ortles in vetta crolla la croce - Cronaca - Alto Adige
 
Ancora una croce è caduta dalla cima di Alpi:

:SSS dalla cima del Großvenediger, che con i suoi 3657 (ultime mizurazioni, 30 anni fa la sua quota slm era 3674 mt :shock:) metri è la terza cima più alta dell’Austria.

Großvenediger
80691-grossvenediger-ohne-gipfelkreuz.jpg

(la foto è da stol.it )
Il "Grande Veneziano" ha perso 2 metri del ghiaccio sulla cima in ultimi 2 anni - si vede dalla foto :skifrusta::-?
 
Dolomiti: ghiacciai ridotti del 15% in 10 anni - ASCA.it

... Negli ultimi dieci anni i ghiacciai delle Dolomiti sono passati da una superficie totale di 8.608 a 7.278 metri quadrati complessivi, una riduzione di oltre il 15 per cento :
... di trent'anni di monitoraggio e di censimento di tutte le masse gelate dolomitiche sparse nei principali Gruppi montuosi dalla Marmolada all'Antelao, dal Sorapis alle Pale di San Martino, dal Civetta al Cristallo. Talune masse gelate monitorate appaiono veramente minuscole ma le loro variazioni si rivelano interessanti per seguire gli andamenti climatici del Veneto anche nel breve periodo.
Il ghiacciaio principale della Marmolada, ad esempio, nell'ultimo decennio e' passato da una superficie di 1.918 a 1.591 metri quadri riducendosi del 17 per cento, il Travignolo si e' ridotto del 20 per cento e il Vernale addirittura del 60 per cento.
 
‘effetti positivi’ dello scioglimento dei ghiacciai alpini

Svizzera, fusione dei ghiacciai tra le alternative al nucleare?

“entro il 2050 quasi la metà dei ghiacciai esistenti nel 2000 si saranno sciolti. Alla fine del secolo saranno scomparsi quasi tutti e si saranno creati molti nuovi laghi.” Come piegare a fini positivi questo fenomeno? Per i ricercatori potranno essere utilizzati per la produzione idroelettrica fino a 40 nuovi grandi laghi. In generale, l’enorme quantità di acqua prodotta dalla fusione dei ghiacciai, una volta immagazzinata, costituirebbe una preziosa scorta di energia da utilizzare per soddisfare la domanda nei momenti di picco.
Questa opzione potrebbe rientrare tra le soluzioni già allo studio in Svizzera per soppiantare l’energia elettrica derivante dalle cinque centrali nucleari attive sul suo territorio che soddisfano il 40% del fabbisogno elettrico del paese e che il Governo ha annunciato di voler chiudere entro il 2034.


Centinaia dei laghetti nuovi sulle Alpe di Svizzera - sono molto attraenti anche come le mete turistiche :PPINK :HIP
 
L'estate 2012 non ha risparmiato neanche i ghiacciai di Scandinavia:
In Scandinavia, per la prima volta nella storia, visto la cronica assenza di neve, sono state chiuse tutte le piste del famoso impianti sciistico del Galdhøpiggen.
Sul tetto della penisola Scandinava la situazione dei ghiacciai viene addirittura definita tragica.
In pratica sull’impianto del Galdhøpiggen non è rimasta nemmeno una traccia di neve fuori dalle piste, mentre solo un velo è riuscito a rimanere sulle piste. L’assenza di manto bianco ha cosi indotto le autorità scandinave a chiudere la struttura. Un fatto che finora non aveva alcun tipo di precedente.

KATHMANDU, Nepal — Non è solo l’Italia a patire un caldo anomalo. A quanto pare anche in Himalaya le temperature sono a livelli insoliti: a raccontarcelo è Silvio “Gnaro” Mondinelli, che si trova a campo 1 del Manaslu (8.163 metri) con i suoi compagni Christian Gobbi, Alberto Magliano ed Enrico Dalla Rosa.

“C’è poca neve – racconta Mondinelli – è molto strano per l’autunno in Himalaya: di solito dopo il monsone le montagne sono imbiancate. Quest’anno no. E fa un caldo pazzesco: ieri lo zero termico era dato a 6000 metri. :shock: :-?
11 settembre 2012, da montagna.tv
 
La situazione si è fatta critica in tutti i ghiacciai del mondo... ne le montagne più alte, ne le latitudini estreme sono ormai più al sicuro dall'ablazione!!
 
Ah se la Marmolada nel 1918 era così

p1020550q.jpg



Mio padre quand'era in seminario fece la Marmolada a 14 anni nel '61 o '62 (in 20 cinni con il prete di turno, a piedi da Penia a... punta Penia HIHIHI), racconta sempre che il tratto di roccette a fine del ghiacciaio erano sì e no 5 metri, e che l'allora gestore di Capanna p.ta Penia in discesa li affrontava con 3-4 balzi. :D:shock:
Ora è praticamente un'altra ferrata! :shock:
 
11 settembre 2012, da montagna.tv
KATHMANDU, Nepal — Non è solo l’Italia a patire un caldo anomalo. A quanto pare anche in Himalaya le temperature sono a livelli insoliti: a raccontarcelo è Silvio “Gnaro” Mondinelli, che si trova a campo 1 del Manaslu (8.163 metri) con i suoi compagni Christian Gobbi, Alberto Magliano ed Enrico Dalla Rosa.

“C’è poca neve – racconta Mondinelli – è molto strano per l’autunno in Himalaya: di solito dopo il monsone le montagne sono imbiancate. Quest’anno no. E fa un caldo pazzesco: ieri lo zero termico era dato a 6000 metri.

e fra 11 giorni la valanga è crollata adosso :( http://www.skiforum.it/forum/discussioni-generali/62583-tragedia-himalaya-manaslu-2012-a.html
 
Top