ste1258
Well-known member
Reportage di una località non molto ricorrente sul forum.
A Bardonecchia non c'ero mai stato. Forse ho trovato la giornata giusta (e di giornate come questa non se ne trovano tante), forse c'era poco traffico, forse era per via delle temperature (-13 in paese e -18 in cima alle 9:30, poi un po' si è scaldato), ma la sciata è stata sublime.
Piemonte per me finora voleva dire Via Lattea. Bardonecchia mi ha sorpreso perchè me l'aspettavo peggio (soprattutto conoscendo certe chicche che si riscontrano pochi km a est), e invece mi è piaciuta per diversi aspetti, a partire dall'aspetto generale del comprensorio:
- tutte le piste segnate erano aperte (mentre in VL, a dispetto della cartina, trovare tutto aperto è un miracolo)
- la segnaletica è chiarissima e abbondante, sia come indicazioni (cartelli a tutti i bivi, anche quelli che più a valle si ricongiungono) sia come palinatura (sai sempre su che pista stai sciando)
- le piste sono battute bene (non facciamo paragoni dolomitici... parlo di standard occidentali)
- c'è un generale senso di cura, a partire dai simpatici portali in legno alla partenza degli impianti con tutte le informazioni necessarie (piste servite aperte/chiuse, orario, avvertenze con tanto di lavagna che l'operatore aggiorna al bisogno) che fanno tanto Francia, per arrivare ai ristori che sembrano semi nuovi e comunque piacevoli
Mi ha dato l'impressione di un comprensorio gestito meglio di quella Via Lattea che sembra in mano a nessuno (magari adesso è migliorata anche la VL, l'ultima volta in cui ci sono stato era il 2009...).
Gli impianti, va beh, son quelli che sono (anche se di code nemmeno l'ombra) e avrebbero bisogno di una bella razionalizzazione. Ma le piste mi sono piaciute tantissimo. Varie, molte delle quali "old style" (senza alcuna modellatura del fondo, con cambi di pendenza, contropendenze, concavità e convessità), anche se non mancano i pistoni larghi soprattutto sul versante Jafferau.
Vai di foto. Partiamo con il versante sud (Colomion-Melezet):
Sciovia Colomion, prima sciovia della giornata e prima delle tante sciovie infinite immerse nei larici.
Pista Sole tra il Colomion e Smith.
Pista Rapillon al Clos, terminata la salita con l'omonima sciovia. Alle spalle, le montagne a nord-ovest di Bardonecchia, con il colle del Frejus.
La frazione Melezet vista dalla pista Olimpica. Tipico borgo dell'ovest alpino.
Sciovia e pista Vallon Cros, la zona meno battuta e più impervia del versante sud. L'ultima volta che la pista ha visto un gatto era ancora gennaio
Panorama sulla Val di Susa da Punta della Mulattiera, all'arrivo della sciovia Vallon Cros a 2395 m slm.
La località Chesal, crocevia di diverse piste interessanti. Sullo sfondo la Vallée Etroite, un tempo in Italia e dal 1947 in territorio francese.
La pista Guglia Rossa che da Chesal scende a Melezet. Pista semisconosciuta, che nessuno fa e che ovviamente è una goduria.
Prosegue con il versante nord (Jafferau)...
A Bardonecchia non c'ero mai stato. Forse ho trovato la giornata giusta (e di giornate come questa non se ne trovano tante), forse c'era poco traffico, forse era per via delle temperature (-13 in paese e -18 in cima alle 9:30, poi un po' si è scaldato), ma la sciata è stata sublime.
Piemonte per me finora voleva dire Via Lattea. Bardonecchia mi ha sorpreso perchè me l'aspettavo peggio (soprattutto conoscendo certe chicche che si riscontrano pochi km a est), e invece mi è piaciuta per diversi aspetti, a partire dall'aspetto generale del comprensorio:
- tutte le piste segnate erano aperte (mentre in VL, a dispetto della cartina, trovare tutto aperto è un miracolo)
- la segnaletica è chiarissima e abbondante, sia come indicazioni (cartelli a tutti i bivi, anche quelli che più a valle si ricongiungono) sia come palinatura (sai sempre su che pista stai sciando)
- le piste sono battute bene (non facciamo paragoni dolomitici... parlo di standard occidentali)
- c'è un generale senso di cura, a partire dai simpatici portali in legno alla partenza degli impianti con tutte le informazioni necessarie (piste servite aperte/chiuse, orario, avvertenze con tanto di lavagna che l'operatore aggiorna al bisogno) che fanno tanto Francia, per arrivare ai ristori che sembrano semi nuovi e comunque piacevoli
Mi ha dato l'impressione di un comprensorio gestito meglio di quella Via Lattea che sembra in mano a nessuno (magari adesso è migliorata anche la VL, l'ultima volta in cui ci sono stato era il 2009...).
Gli impianti, va beh, son quelli che sono (anche se di code nemmeno l'ombra) e avrebbero bisogno di una bella razionalizzazione. Ma le piste mi sono piaciute tantissimo. Varie, molte delle quali "old style" (senza alcuna modellatura del fondo, con cambi di pendenza, contropendenze, concavità e convessità), anche se non mancano i pistoni larghi soprattutto sul versante Jafferau.
Vai di foto. Partiamo con il versante sud (Colomion-Melezet):
Sciovia Colomion, prima sciovia della giornata e prima delle tante sciovie infinite immerse nei larici.
Pista Sole tra il Colomion e Smith.
Pista Rapillon al Clos, terminata la salita con l'omonima sciovia. Alle spalle, le montagne a nord-ovest di Bardonecchia, con il colle del Frejus.
La frazione Melezet vista dalla pista Olimpica. Tipico borgo dell'ovest alpino.
Sciovia e pista Vallon Cros, la zona meno battuta e più impervia del versante sud. L'ultima volta che la pista ha visto un gatto era ancora gennaio
Panorama sulla Val di Susa da Punta della Mulattiera, all'arrivo della sciovia Vallon Cros a 2395 m slm.
La località Chesal, crocevia di diverse piste interessanti. Sullo sfondo la Vallée Etroite, un tempo in Italia e dal 1947 in territorio francese.
La pista Guglia Rossa che da Chesal scende a Melezet. Pista semisconosciuta, che nessuno fa e che ovviamente è una goduria.
Prosegue con il versante nord (Jafferau)...
Ultima modifica: