Abbigliamento sci Moncler

Dai ragazzi, c'è poco da far polemica.

Sappiamo tutti come lavorino le multinazionali, da Moncler ad Apple che produce i suoi prodott sfruttando i cinesi della Foxconn costretti a lavorare 10/12 ore al giorno.

In termini qualitativi Moncler fa buoni prodotti, poi come li produca e quanto gli costino non è di certo una novità.

L'anno scorso ho preso un piumino Vuarnet: made in Romania ovviamente, nonostante sia tra i migliori marchi sulle piste.

E lo stesso vale per tutte le altre aziende tecniche, NESSUNA esclusa: tutti producono all'estero a basso costo.

Purtroppo viviamo in un mondo in cui tutti puntano a fare profitti, magari a discapito di tanti altri.

E' brutto, ma è così.
 
E lo stesso vale per tutte le altre aziende tecniche, NESSUNA esclusa: tutti producono all'estero a basso costo.

Purtroppo viviamo in un mondo in cui tutti puntano a fare profitti, magari a discapito di tanti altri.

E' brutto, ma è così.

Questo è, banalmente, FALSO.
Perchè se si fa un po' di attenzione basta prendere questo:
http://www.grandegrimpe.it/capo.php?idCapo=96
che è fatto in sintetico (nessuna oca ammazzata) e prodotto da laboratori Italiani (sessun cinesino che lavora 12 ore al giorno) da una azienda Bergamasca (che quindi paga le tasse qui e non in Irlanda).
E non è mica l'unico esempio.

Basta adattarsi e informarsi.
 
Questo è, banalmente, FALSO.
Perchè se si fa un po' di attenzione basta prendere questo:
http://www.grandegrimpe.it/capo.php?idCapo=96
che è fatto in sintetico (nessuna oca ammazzata) e prodotto da laboratori Italiani (sessun cinesino che lavora 12 ore al giorno) da una azienda Bergamasca (che quindi paga le tasse qui e non in Irlanda).
E non è mica l'unico esempio.

Basta adattarsi e informarsi.

Si, ok non paragoniamo capra e cavoli ! Che c'entra Moncler con questo sacco con cerniera e le maniche ??
Non facciamo che diamo addosso a quello che non ci interessa. Di Moncler si potrà dir tutto ma non che siano capi di bassa qualità. Potranno non piacere ma non si può dire che non siano disegnati bene; di moda, con taglio ricercato.
 
Dai ragazzi, c'è poco da far polemica.

Sappiamo tutti come lavorino le multinazionali, da Moncler ad Apple che produce i suoi prodott sfruttando i cinesi della Foxconn costretti a lavorare 10/12 ore al giorno.

In termini qualitativi Moncler fa buoni prodotti, poi come li produca e quanto gli costino non è di certo una novità.

L'anno scorso ho preso un piumino Vuarnet: made in Romania ovviamente, nonostante sia tra i migliori marchi sulle piste.

E lo stesso vale per tutte le altre aziende tecniche, NESSUNA esclusa: tutti producono all'estero a basso costo.

Purtroppo viviamo in un mondo in cui tutti puntano a fare profitti, magari a discapito di tanti altri.

E' brutto, ma è così.

Vi sono infinite sfumature rispetto a quanto tu dici...non necessariamente far produrre all'estero e ' sfruttamento. ..vi sono ditte che rispettano gli accordi tra i lavoratori e l'azienda...certamente in Cina e ' normale fare 10 12 ore al giorno, ma anche in Corea e Giappone. ...come a Hong Kong. .e' per loro una filosofia di vita diversa. ...per certi paesi e ' vero che la paga media e' nettamente piu ' bassa che quella italiana odi altri paesi europei, ma la vita costa nettamente meno...una mia figlia (in realtà ' figlia della mia nuova compagna) ha trovato lavoro in svizzera a ginevra, ha 26 anni, e' quasi il primo vero impiego e primo stipendio 3000 euro netti... ( quasi di piu' di quello che guadagno io dopo 35 anni di carriera..)..pero' ora vive in una stanza in un appartamento con altre tre persone a spende circa 800 euro di affitto.. e un litro di olio costa 15 euro e un caffè 2 euro...tanto per dire. ...direi che in generale la vita costa il 30% in piu'...
X Moncler vi e' anche la critica che vendono a prezzi esagerati materiale di modesto livello..
 
Questo è, banalmente, FALSO.
Perchè se si fa un po' di attenzione basta prendere questo:
http://www.grandegrimpe.it/capo.php?idCapo=96
che è fatto in sintetico (nessuna oca ammazzata) e prodotto da laboratori Italiani (sessun cinesino che lavora 12 ore al giorno) da una azienda Bergamasca (che quindi paga le tasse qui e non in Irlanda).
E non è mica l'unico esempio.

Basta adattarsi e informarsi.

Pubblicità occulta??
Fabbrica di vigghe?? :D:D
 

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Ieri mi sono visto anche la fine del servizio, quindi rettifico in parte la mia critica, nel senso che non è stato solo MONCLAIR ad andare su tavolo sacrificale ma, giustamente, alla fine si è esteso il concetto a molti altri stilisti.
Resta per me vomitevole il taglio di questa trasmissione. Verrebbe voglia voglia di perquisire gli armadi di quela lì, per capire da quale pulpito viene la predica.
Inoltre, ieri si è esagerato dal lato opposto, imprese sul tavolo sacrificale cacciate agli inferi, una sola elevata sull'altare della Santità senza mezze misure.
Io penso che la pubblicità che si è fatta l'arguto Brunello con questa furbata non abbia prezzo, una cosa devastante di portata epocale.

Infatti Brunello Cucinelli era l'ultimo della lista a patrimonio personale circa un miliardo e ottocentomilioni di euro, ben a distanza dagli altri, forse se non avesse "regalato" il bonus di 6000 euro alle ricamatrici, oggi starebbe più in alto ed ancora di più se avesse portato la produzione da altre parti. Pubblicità per il suo marchio? Ben vengano tante pubblicità così, staremmo tutti meglio.
 
Si, ok non paragoniamo capra e cavoli ! Che c'entra Moncler con questo sacco con cerniera e le maniche ??
Non facciamo che diamo addosso a quello che non ci interessa. Di Moncler si potrà dir tutto ma non che siano capi di bassa qualità. Potranno non piacere ma non si può dire che non siano disegnati bene; di moda, con taglio ricercato.

Per la cronaca quel sacco con cerniera e maniche è utilizzato da fior di alpinisti che si portano a casa delle salite di misto-ghiaccio invernali che vorrei prorio vedere quante persone son capaci di ripetere.
Questo per dire che disquisire di tessuti superperformanti e di high tech in fatto di abbigliamento non ha senso se non ci si chiama simone moro, ueli steck o steve house. Ormai anche un capo di medie prestazioni (come quelli di grande grimpe) vanno benissimo per un utilizzatore di medio alto livello (e non sto parlando di tapascioni ma di guide alpine!).
Ingenerale forse prima di parlare di supermegamicrofibre, membrane e salcazzi vari sarebbe più produttivo ALLENARSI un po' di più.
Per quanto concerne il parametro taglio figo/moda qui si sconfina in ambiti in cui la razionalità non trova più spazio. Se uno vuole il Moncler per fare scena non ho nulla da obbiettargli: abbiamo parametri diversi!
Non mi sento nemmeno in animo di condannarlo ma non mi si venga a dire che non ci sono alternative: le alternative per comprare un vestriario tecnico fatto in italia e dalle buone prestazioni CI SONO! Questo se i propri bisogni sono di stare al caldo e fare lo sport che amiamo in modo confortevole.
Altro è vestirsi figo e alla moda: allora viva Moncler e simili, ma poi non si faccia finta di scandalizzarsi per le oche o le mani dei cinesini.

Per la cronaca anche Crazy Idea produce tutto in Italia...e i suoi capi vestono atleti top del circuito skimo. D'inverno veste crazy idea un tipetto che va proprio piano e che fa cosette da nulla: un certo Kilian Jornet!
 
E chi cacchio compera Brunello? Il vino ancora ancora ma le sue giacchette da 3000 euro in cotone...... Giusto la Milena nostra con gli stipendi RAI
Comunque almeno lui distribuisce un po' sui suoi dipendenti....
 
Per la cronaca quel sacco con cerniera e maniche è utilizzato da fior di alpinisti che si portano a casa delle salite di misto-ghiaccio invernali che vorrei prorio vedere quante persone son capaci di ripetere.
Questo per dire che disquisire di tessuti superperformanti e di high tech in fatto di abbigliamento non ha senso se non ci si chiama simone moro, ueli steck o steve house.
...

Allora hai sbagliato ad intervenire nel topic. Moncler produce e vende per lo più capi di moda a gente che non sale nemmeno le scale di casa nemmeno se l'ascensore è rotto, figurati le montagne. E' abbigliamento sportswear "di lusso".
Tu presentati con quei sacchi all'aperitivo e poi non lamentarti se ti troveri ad aprire una discussione come Volenteroso76. HIHIHI

P.S. Ovviamente non guardiamo la provenienza dei nostri sci. Lì il lavoratore deve morì pur di farci pagare qualche decina di euro in meno.HIHIHI
 
Per la cronaca quel sacco con cerniera e maniche è utilizzato da fior di alpinisti che si portano a casa delle salite di misto-ghiaccio invernali che vorrei prorio vedere quante persone son capaci di ripetere.
Questo per dire che disquisire di tessuti superperformanti e di high tech in fatto di abbigliamento non ha senso se non ci si chiama simone moro, ueli steck o steve house. Ormai anche un capo di medie prestazioni (come quelli di grande grimpe) vanno benissimo per un utilizzatore di medio alto livello (e non sto parlando di tapascioni ma di guide alpine!).
Ingenerale forse prima di parlare di supermegamicrofibre, membrane e salcazzi vari sarebbe più produttivo ALLENARSI un po' di più.
Per quanto concerne il parametro taglio figo/moda qui si sconfina in ambiti in cui la razionalità non trova più spazio. Se uno vuole il Moncler per fare scena non ho nulla da obbiettargli: abbiamo parametri diversi!
Non mi sento nemmeno in animo di condannarlo ma non mi si venga a dire che non ci sono alternative: le alternative per comprare un vestriario tecnico fatto in italia e dalle buone prestazioni CI SONO! Questo se i propri bisogni sono di stare al caldo e fare lo sport che amiamo in modo confortevole.
Altro è vestirsi figo e alla moda: allora viva Moncler e simili, ma poi non si faccia finta di scandalizzarsi per le oche o le mani dei cinesini.

Per la cronaca anche Crazy Idea produce tutto in Italia...e i suoi capi vestono atleti top del circuito skimo. D'inverno veste crazy idea un tipetto che va proprio piano e che fa cosette da nulla: un certo Kilian Jornet!



Ahahahahahhahahahahahahaha

Ma per favore. Ora, con tutto il rispetto: possiamo paragonare giganti della produzione del tessile (tecnico e non) con questa azienda da te citata ? Qui non si parla di produrre 2 capi per 2 alpinisti, ma di avere migliaia di capi l'anno. Si parla di marchi noti.
 
Poi se vogliamo rendere un servizio sociale, allora secondo me faremmo bene ad aprire una discussione elencando i marchi che riteniamo degni di attenzione, fiducia e sacrifici (pagandoli anche più del prezzo abituale di mercato) e per quali motivi: sarebbe molto bello ed utile per tutti.
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