Situazione neve VCO: Macugnaga, Domobianca, Mottarone ed altre!

Scusate, qualcuno sa se a San Domenico è aperta la pista fino in paese?
(dal sito sembrerebbe, ma chiederei conferma a chi magari lo sa per certo)
 
Oggi al Mottarone collaudi ministeriali allo skilift La Rossa dopo revisione generale. Da domani dovrebbe essere aperto !
Ieri stessa operazione è stata eseguita sullo skilift Alpe Burki a Macugnaga.
 
Gravi danni della pioggia ieri... Oggi sono rimasti chiusi Macugnaga, san Domenico, Devero, formazza, cheggio. Un po' meno acqua l hanno presa domobianca e piana di vigezzo oggi aperte. Si è salvato non prendendo pioggia con condizioni neve buone il Mottarone.
 
Meno male che Domobianca ha preso meno acqua delle altre località della zona visto che la situazione non era comunque un gran che, ho sciato ieri pomeriggio, a mezzogiorno ai mille metri del parcheggio sembrava primavera, le piste nella parte bassa hanno smollato abbastanza, in alto han tenuto un poco meglio, la Selva Grande fino al piano era piuttosto dura, poi il muretto prima della seggiovia Torcelli era completamente sfatto come il successivo tratto stretto, poca neve con anche alcune chiazze marroni più o meno ovunque, muro Torcelli chiuso, idem lo skilift Moncucco e chiusa anche la seggiovia Casalavera (ma oggi era data aperta) con le relative piste, tranne quella più in basso (Slalom), facendo poi la stradina accanto al laghetto.
Al mattino doveva esserci tanta gente ma dopo mezzogiorno le presenze erano molte meno, dopo le 15 quasi più nessuno.

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Muro Torcelli con poca neve
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Selva Grande
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Muretto, sfatto, poco prima della partenza della seggiovia Torcelli (questo punto comunque è sempre problematico)
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E poi qualche foto delle stazioni rinnovate con annesso rifugio ben ristrutturato, bel lavoro, soprattutto considerando la località e ancor di più pensando a come era prima
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E in ultimo una foto della pista Prati verso la base, con il parcheggio ora asfaltato/pavimentato, non so da quanto, era qualche anno che non andavo, non c'era ancora il bar al posto della biglietteria l'ultima volta.
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Il 24 ho sentito dire che il Trubbio era chiuso contrariamente alle previsioni.

Domobianca raramente ho trovato neve in buone condizioni. Peccato fosse chiusa la seggiovia casalavera, quando sul sito era dichiara aperta... Senza quella la sciata di Domobianca cambia e a mio avviso da poche soddisfazioni.
Lo skilift Moncucco ho visto altre foto non tue ancora senza piattelli confermi ?
 
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Io invece sabato Mottarone, località che non ha preso la pioggia nei giorni scorsi e si vede ! Piste davvero perfette nonostante un innevamento non troppo abbondante. Sul versante boschi la neve non ha mai mollato nonostante le temperature, restando perfettamente invernale senza ghiaccio ne cumuli ! Da quest'anno hanno un nuovo direttore piste molto bravo che mi hanno detto essere originario di Macugnaga e lo scorso anno essere a Domobianca, molto noto anche nell'ambito del Soccorso Alpino della zona.
 
Meno male che Domobianca ha preso meno acqua delle altre località della zona visto che la situazione non era comunque un gran che, ho sciato ieri pomeriggio, a mezzogiorno ai mille metri del parcheggio sembrava primavera, le piste nella parte bassa hanno smollato abbastanza, in alto han tenuto un poco meglio, la Selva Grande fino al piano era piuttosto dura, poi il muretto prima della seggiovia Torcelli era completamente sfatto come il successivo tratto stretto, poca neve anche con alcune chiazze marroni più o meno ovunque, muro Torcelli chiuso, idem lo skilift Moncucco e chiusa anche la seggiovia Casalavera (ma oggi era data aperta) con le relative piste, tranne quella più in basso (Slalom), facendo poi la stradena accanto al laghetto.
Al mattino doveva esserci tanta gente ma dopo mezzogiorno le presenze erano molte meno, dopo le 15 quasi più nessuno.

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Muro Torcelli con poca neve
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Selva Grande
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Muretto, sfatto, poco prima della partenza della seggiovia Torcelli (questo punto comunque è sempre problematico)
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E poi qualche foto delle stazioni rinnovate con annesso rifugio ben ristrutturato, bel lavoro, soprattutto considerando la località e ancor di più pensando a come era prima
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E in ultimo una foto della pista Prati verso la base, con il parcheggio ora asfaltato/pavimentato, non so da quanto, era qualche anno che non andavo, non c'era ancora il bar al posto della biglietteria l'ultima volta.
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Grazie per il preciso aggiornamento. Domobianca è sicuramente penalizzata per la modesta altezza ma vanta ottime piste, a mio parere...
 
Il 24 ho sentito dire che il Trubbio era chiuso contrariamente alle previsioni.

Domobianca raramente ho trovato neve in buone condizioni. Peccato fosse chiusa la seggiovia casalavera, quando sul sito era dichiara aperta... Senza quella la sciata di Domobianca cambia e a mio avviso da poche soddisfazioni.
Lo skilift Moncucco ho visto altre foto non tue ancora senza piattelli confermi ?
Lo skilift non l'ho proprio visto, quindi non saprei, la seggiovia l'ho vista segnalata aperta ieri (25) ma io sono andato il 24 e non avevo guardato il sito quindi non ho idea di come fosse indicata.
 
macugnaga domenica deserta, neve rovinata da pioggia e temperature, speravano di apertura il martedì, stavano montando il bar delle piste. però anche triste vedere tutto chiuso. teoricamente gli impianti erano dati per aperti, alla fine per un pò di alpinismo oppure una pista baby andava anche bene. cioè mi è capitato di vedere peggio. peccato perchè paesaggisticamente merita. cioè tenere aperto 1 bar e uno scivolo per bambini quanto costa?

domobianca neve certamente non ottimale, non diverso da macucgnaga. comunque aperto e con le auto parcheggiate fin sulla strada e diverse persone in pista. non ho sciato ma comunque una passeggiata c'è saltata fuori, uno spuntino e birra ed alla fine qualche € lo si spende sempre. da tempo non salivo e sembrano spingere, la tettoia per togliere gli sci, abbonamenti ad ore, alternative alla discesa ecc... bravi
 
E intanto TAC.... Da La Stampa

Non vedrà la luce - almeno secondo quelli che erano stati gli annunci del 2017 -
l’ambizioso progetto «Avvicinare le montagne» che nel giro di pochi anni
avrebbe dovuto cambiare il volto dell’offerta turistica delle valli Divedro e Antigorio. Era un ingente investimento di oltre 150 milioni di euro, in gran parte di privati (San Domenico ski) con la collaborazione di partner pubblici (i Comuni di Varzo, Trasquera, Crodo e Baceno oltre alla Provincia del Vco).

I vari soggetti che avevano siglato l’accordo - che tra i molti punti prevedeva un collegamento a fune (contestato dagli ambientalisti) tra San Domenico e Devero - hanno ritirato la proposta e nei giorni scorsi la Provincia ha fermato la procedura di «Vas», la Valutazione ambientale strategica. Per il momento, dunque, la montagna delle autorizzazioni non è stata superata.

«Sicuramente questo piano di sviluppo si ferma qui, almeno così come era stato elaborato - dice Andrea Malagoni di San Domenico ski -. Chi ci perde non siamo certo noi. L’ho sempre detto: non era il nostro progetto, ma il progetto del territorio. Non è detto però che in futuro possa esserci altro, magari addirittura più bello. Tutto ora è nelle mani degli enti pubblici. Comuni e Provincia hanno dall’inizio mostrato disponibilità, è dalla Regione che siamo da sempre in attesa di risposte concrete». Fin da subito «Avvicinare le montagne» aveva avuto l’ostracismo del mondo ambientalista, con sit-in, incontri e raccolte firme web soprattutto per quello che veniva visto come un «attacco» alla natura del Devero.


«Non ci fermiamo certo perché ci sono state le proteste, che peraltro non avevano basi concrete - aggiunge Malagoni -. Noi abbiamo speso già 600 mila euro per i vari studi: non sono soldi buttati via, ma un prezioso investimento che potrà ancora servire. Ripeto però, ora non tocca a noi. Se dovesse esserci margine per nuovi progetti, magari facendo tesoro delle osservazioni presentate con l’attuale piano, valuteremo cosa fare. Ma non dobbiamo per forza esserci noi, se c’è qualcun altro pronto a farsi avanti, ben venga».

Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Alberto Preioni non considera invece del tutto archiviato il progetto di rilancio di San Domenico e Devero. «Stiamo valutando di dividerlo in più step - spiega il leghista ossolano - perché, così com’è se si blocca un’autorizzazione rimane tutto fermo». Preioni resta convinto della validità di quel modello di sviluppo per l’Ossola: «Dal punto di vista politico c’è il pieno sostegno della Regione a un’iniziativa che garantirebbe impianti di nuova generazione, strutture ricettive e posti di lavoro grazie a privati disposti a mettere quasi il 90% dei soldi - aggiunge -. Se fosse per me darei il via libera subito, ma ci sono nodi autorizzativi che superano le competenze della Regione e chiamano in causa Stato e Unione europea. Con l’anno nuovo incontrerò il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il suo vice Edoardo Rixi: sul tavolo anche questo tema».

Secondo Preioni ci sono aspetti sui quali c’è spazio di intervento. «Penso alla cabinovia Varzo-Trasquera-San Domenico e alla funivia per l’alpe Veglia - precisa Preioni -: sono interventi green a ridotto impatto ambientale che potrebbero avere sostegno col Pnrr. E poi ci sono margini per il recupero dell’ex albergo Cervandone. Tutti progetti che se presi singolarmente hanno più possibilità di vedere la luce. La funivia del Teggiolo non si farà e resta il grosso scoglio burocratico per lo “scavallamento” della montagna per unire San Domenico a Devero: l’unica strada possibile è una deroga dal ministero».

Anche i Comuni hanno deciso per ora di alzare bandiera bianca. «Noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio - dice Bruno Stefanetti, presidente dell’Unione Alta Ossola e sindaco Varzo - ma di fronte a ostacoli burocratici che sembrano insormontabili, abbiamo preferito fermarci aspettando che sia la Regione a trovare una soluzione».
 
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