No a tutto, e come faremo girare le seggiovie?

Sintesi della 7a edizione del Nimbyforum: http://www.energiaspiegata.it/images/stories/PDF/2010/nimby forum_sintesi-dati-2011.pdf

Nel corso della VII edizione, l’Osservatorio Media Permanente Nimby Forum® conferma il trend di crescita della sindrome Nimby in Italia: gli impianti censiti salgono a quota 331, registrando un aumento del 3,4% per rapporto all’edizione del 2010.
[...]
Rispetto ai 331 impianti contestati nel 2011, 156 è il numero di impianti contestati da fonti rinnovabili. In particolare, sono aumentati i contenziosi riguardanti proprio l’installazione di questo tipo di impianti,
soprattutto biomasse, eolico, e fotovoltaico, a causa dell’impatto negativo che questi impianti provocherebbero all'ambiente e alla qualità della vita dei cittadini.
Da un’analisi geografica di tutti gli impianti contestati, il Centro Italia registra un aumento sostanziale delle contestazioni passando da 31 nel 2010 a 45.
Con la metodologia utilizzata, che da sempre ha contraddistinto l’analisi dell’Osservatorio Nimby Forum®, si vogliono sottolineare le motivazioni che spingono gente comune, liberi cittadini e associazioni di qualsiasi genere, a dar vita a forme di contestazione ambientale e territoriale.
Una riflessione che emerge in questa settima edizione è sicuramente l’immobilismo che ha colpito il nostro Paese. Da un lato ci sono lacune legislative, pianificazioni assenti e ripartizioni di competenze non definite, dall’altra la mancanza di coinvolgimento popolare che riguarda anche il processo autorizzativo.
Il 2011 è stato anche l’anno delle maggiori contestazioni riguardanti le opere infrastrutturali importanti come la Tav e la Pedemontana Veneta che interessano più Province o addirittura più Regioni. Per poter avviare un percorso risolutore non si può non prescindere da questi fattori, ma altresì è importante
essere in grado di affrontarli e gestirli per giungere a una risoluzione finale.


Osservazione. Non capisco questa frase:
delle maggiori contestazioni riguardanti le opere infrastrutturali importanti
come la Tav e la Pedemontana Veneta che interessano più Province o addirittura più Regioni
Per la Pedemontana Veneta per quello che ne so io le proteste ci sono per i troppi anni di ritardo
:HIP
 
Ritengo sia giusto tutelare le minoranze, quindi bocciato anche il progetto di centrale a fiori di pesco.
Sì all'energia prodotta da gioia, amore e fantasia.

No alle rinnovabili e no alle fossili. :MONKEY Sì alle centrali dell'amore.
pontremoli-2.jpg

Di nuovo un ennesimo NO alla energia del vento al Passo Brennero proprio da parte di Verdi, WWF, etc. ...Loro non vogliono neanche l'hidro-energia , ma va... :skifrusta: Cosa possono loro offrire ? Atom-energie?:shock:

Windpark (Brennero)
77394-windparks-am-brenner-projekte.jpg
 
[url]http://www.ilpost.it/2012/04/26/il-problema-della-germania-col-nucleare/
[/URL]
La decisione del governo tedesco di chiudere le centrali nucleari del paese sta suscitando molte polemiche in Germania, con l’opposizione che critica la scarsa chiarezza dei piani energetici nazionali per il prossimo futuro e la gestione della delicata fase di passaggio ad altre forme di energia.

Alla fine del 2010, il governo di Angela Merkel aveva annunciato l’estensione del periodo di attività delle centrali nucleari tedesche, una decisione che aveva suscitato molte critiche: ma dopo soli sei mesi, dopo il disastro nucleare di Fukushima, Merkel aveva comunicato invece la volontà di spegnere subito la metà dei reattori nucleari del paese, 8 su 17. Due mesi dopo aveva aggiunto che nell’arco di dieci anni la Germania avrebbe abbandonato completamente l’utilizzo dell’energia nucleare. La decisione aveva incontrato l’approvazione degli ambientalisti e del partito dei Verdi tedesco, uno dei maggiori d’Europa, con una settantina di parlamentari e una forte presenza nei parlamenti regionali.

(I piani della Germania per rinunciare al nucleare)

Nelle ultime settimane, però, lo stesso partito dei Verdi ha criticato la gestione della situazione da parte del governo, come spiega il Los Angeles Times. Cem Özdemir, uno dei presidenti del partito, ha detto che l’annuncio dell’abbandono del nucleare è stato fatto nonostante ci fossero forti contrarietà sulla questione anche all’interno del governo. La decisione è stata presa per motivi elettorali, sostengono i verdi, e almeno nel breve periodo l’impreparazione del governo ha causato un peggioramento delle condizioni ambientali in Germania, con conseguenze in tutta Europa.

La Germania è uno dei paesi che fanno il maggior uso di energie rinnovabili, ma il nucleare contava comunque per il 22 per cento della produzione elettrica nazionale: la chiusura improvvisa ha causato l’aumento dell’uso delle centrali a carbon fossile (che oggi conta per il 25 per cento della produzione di elettricità, contro il 23 di un anno fa), un combustibile che è responsabile di grandi emissioni di anidride carbonica. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, un’organizzazione europea, la decisione della Germania ha causato un aumento di queste emissioni a livello europeo di circa 25 milioni di tonnellate l’anno.

(L’ultimo reattore nucleare in Giappone)

Da quando ha chiuso parte dei suoi reattori, la Germania ha anche perso la sua capacità di produrre più energia di quanta ne consumasse ed ha smesso di essere un esportatore netto di elettricità. Questo ha beneficiato i paesi confinanti, in primo luogo la Francia, che oggi ha aumentato le sue vendite alla Germania dell’elettricità prodotta nelle centrali nucleari che si trovano a poca distanza del confine tra i due stati.

Per aiutare il governo tedesco a organizzare la fase di abbandono del nucleare, è stata organizzata una commissione di esperti, di cui ha fatto parte anche l’ex ministro dell’ambiente tedesco Klaus Toepfer. Toepfer ha detto al Los Angeles Times che la fase di transizione sta venendo gestita in modo confuso. In particolare, non è mai stato presentato un piano coerente per il passaggio a nuove forme di energie e per la riorganizzazione a livello nazionale della rete elettrica: per questo motivo, non sempre la rete riesce a spostare in modo efficiente l’energia prodotta negli impianti eolici del nord alle industrie e ai grandi centri abitati del sud. Nel frattempo, le forze politiche tedesche stanno cercando di trovare un accordo per individuare un centro di stoccaggio definitivo per le scorie nucleari del paese.
 
Basti pensare che il governo ha deciso il taglio netto agli incentivi per l'installazione dei pannelli fotovoltaici... se non sbaglio sono stati dimezzati o anche più.
Ci sono aziende che avevano elaborato dei piani a lungo termine per l'installazione contando sugli incentivi, vere e proprie ditte si erano specializzate nell'installazione... adesso dall'alto hanno cambiato le carte in tavola, così di punto in bianco. E' praticamente segnata la fine del fotovoltaico in italia.

Quoto Fabio, si alle centrali a gioia e fantasia anzi di questi tempi sarebbero più idonee centrali a bestemmie e sconforto!

In Italia (ma mi sembra di capire anche altrove) siamo tutti bravissimi a dire NO ma assolutamente incapaci a proporre alternative... non volete nucleare perchè è pericoloso, pale eoliche perchè sono brutte, pannelli fotovoltaici perchè coprono i campi (falso perchè finalmente esiste una legge che vieta l'installazione in terreni agricoli, i pannelli possono essere messi solo sulle coperture tipo tetti o tettoie), il carbone inquina, il gas non ce l'abbiamo... quindi come si fa?! Tutti a pedalare per fare la corrente o aspettiamo che qualche scienziato pazzo inventi il moto perpetuo?!

Leggete qui cosa fanno in germania... da nucleare a carbone... invece di andare avanti si torna indietro :(

Germania: 69 centrali elettriche sostituiranno quelle nucleari - Energia - GreenStyle
 

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Basti pensare che il governo ha deciso il taglio netto agli incentivi per l'installazione dei pannelli fotovoltaici... se non sbaglio sono stati dimezzati o anche più.
Ci sono aziende che avevano elaborato dei piani a lungo termine per l'installazione contando sugli incentivi, vere e proprie ditte si erano specializzate nell'installazione... adesso dall'alto hanno cambiato le carte in tavola, così di punto in bianco. E' praticamente segnata la fine del fotovoltaico in italia.

Quoto Fabio, si alle centrali a gioia e fantasia anzi di questi tempi sarebbero più idonee centrali a bestemmie e sconforto!

In Italia (ma mi sembra di capire anche altrove) siamo tutti bravissimi a dire NO ma assolutamente incapaci a proporre alternative... non volete nucleare perchè è pericoloso, pale eoliche perchè sono brutte, pannelli fotovoltaici perchè coprono i campi (falso perchè finalmente esiste una legge che vieta l'installazione in terreni agricoli, i pannelli possono essere messi solo sulle coperture tipo tetti o tettoie), il carbone inquina, il gas non ce l'abbiamo... quindi come si fa?! Tutti a pedalare per fare la corrente o aspettiamo che qualche scienziato pazzo inventi il moto perpetuo?!

Leggete qui cosa fanno in germania... da nucleare a carbone... invece di andare avanti si torna indietro :(

Germania: 69 centrali elettriche sostituiranno quelle nucleari - Energia - GreenStyle

Ci sono NO e NO. Miei conoscenti (sottolineo il conoscenti) stanno incassando "paccate" di soldi con questa truffa legalizzata del fotovoltaico.
Dall'oggi al domani idraulici o elettricisti senza arte nè parte che si riconvertono in capitani d'industria con fatturati di decine di milioni di euro annui.
Ma di che c.a.z.z.o. stiamo parlando? Io sono quanto meno scoraggiato.

E' energia che non si può accumulare, il funzionamento è garantito solo nelle ore diurne, è necessario avere a disposizione centrali convenzionali che possano sopperire a eventuali (usuali) fallanze in rete e, come spiegava bene Tooyalaket, spesso e volentieri l'energia che va in rete è di m......

In più ci costa una BARCA di soldi

Fotovoltaico, Conti (Enel): «Gli incentivi costano 140 miliardi e non servono all'Italia» - ECO dalle CITTA'

e ci ritroviamo ettari su ettari di seminativi irrigui, che so, della piana del Tevere ricoperti di pannelli fotovoltaici.

Non è un'opportunità per il futuro, ma solo per i soliti profittatori già ben conosciuti nella storia dell'Itaggglia repubblicana. E' solo un altro, ennesimo, segnale che questo paese non ha un futuro .......

P.S.: qualcuno ha un'idea concreta di cosa si può fare con 14 (QUATTORDICI) miliardi di euro l'anno per 10 anni?????
 
Sia ben chiaro, non sono un sostenitore del fotovoltaico eh... condvido assolutamente quello che hai scritto, è una realtà nota anche a me!
Però ti posso citare esempi di aziende con cui ha avuto a che fare mio padre (tra cui una tedesca produttrice di pannelli fotovoltaici) che aveva elaborato un progetto per togliere una copertura in eternit dello stabilimento e sostituirla con una copertura con pannelli integrati, anche per una questione di pubblicità. Dopo aver fatto una piccola parte del tetto adesso sta seriamente ripensando a continuare sul resto visto che non avrebbero più gli incentivi. La stessa ditta che si occupava dell'installazione delle coperture ha praticamente abbandonato il settore tornando alle classiche coperture industriali.

Questo per dire che in Italia non c'è un piano energetico preciso, andiamo dove tira il vento! Il governo Berlusconi aveva stabilito la costruzione di un tot di centrali nucleari che ci avrebbero assicurato una certa indipendenza dall'estero, si fa un referendum e si dice NO perchè nucleare=cernobyl... venne la volta dei pannelli solari, dopo un paio di anni i furboni del governo hanno pensato "gli incentivi sono uno spreco, vanno tagliati" e quindi accantonati anche quelli. Termovalorizzatori?! NO, i fumi di combusitione inquinerebbero... meglio lasciare la spazzatura nell'alveo dei fiumi o sotterrarla direttamente.

Sta di fatto che continuiamo a importare quasi tutto il nostro fabbisogno energetico dall'estero, come decidono di chiuderci i rubinetti o stiamo a secco o paghiamo quanto ci viene chiesto perchè non possiamo farne a meno. Non abbiamo giacimenti di petrolio, gas e carbone...
l'unica soluzione era il nucleare di ultima generazione ma siccome è venuto un terremoto del 9° grado in giappone (evento frequente anche in Italia) e una centrale dell'avanticristo ha avuto dei problemi allora meglio dire NO!
 
Di nuovo di energia:
Dall’Austria arrivera energia low cost - Economia - Alto Adige

..Negli ultimi dieci anni l'Italia ha fatto enormi investimenti nella produzione di energia, raggiungendo il primato mondiale nel campo delle rinnovabili, ma ha ancora moltissimi problemi sulle infrastrutture di distribuzione...

... la nostra rete di distribuzione oggi come oggi è in condizioni di forte precarietà in molte vallate, tanto che non riesce nemmeno ad assorbire tutta l’energia prodotta dagli impianti solari privati.

Succede così che spesso è impossibile trasferire il surplus energetico di alcune aree dotate di molti impianti produttivi a quelle cronicamente assetate di energia: «E nel 2011 - aggiunge Beccarello - sono andati dispersi oltre 500 gigavatt per questo motivo». La connessione con l'Austria riporterebbe un po' d'ordine nel mercato: il prezzo medio europeo del megavatt è inferiore di circa il 25% rispetto a quello italiano. «Questa scelta è strategica anche per il futuro - spiega Pan - per il momento ci concentriamo nell'importazione perché a sud c'è un imbuto nella rete di distribuzione, ma gli investimenti in tutta la penisola presto o tardi produrranno quell'efficenza che potrà permettere all'Italia di diventare protagonista dell'export sul mercato europeo».

Sarà allora imprescindibile essere in rete, «l'Alto Adige sarà il porto energetico sulla dorsale sud-nord europa».
 
In Alto Adige non li vogliono nemmeno al Passo del Brennero (...e sì che la vicino ci sarebbe anche la fabbrica che li produce HIHIHI)
 
ho sentito di un problema con gli uccelli che ci si schiantano contro, ma non sono preparato sull'argomento quindi lo cito solo "per sentito dire".:D
 
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