VAL D'ISERE (02_09/01/2010) 8 giorni in paradiso - istruzioni per l'uso

Prima di partire mi procuro, se esiste, una guida agli itinerari freeride/scialpinistici della zona e la (in questo caso, le) carta topografica 1:25.000.
Poi mi faccio le fotocopie della carta topografica e, con evidenziatore alla mano, traduco in linee sulla fotocopia gli itinerari che la guida suggerisce, evidenziando con cerchi o altri segni particolari i punti o passaggi notevoli.
Per l'EspaceKilly il risultato sono stati 4 fogli A/4 e 2 fogli A/3 pieni di linee di evidenziatore.

Sul posto quando parto la mattina mi metto in tasca 1 o 2 fogli relativi alla/e zone che intendo visitare e tutto il resto (libretto/guida+carta topografica originale+altre fotocopie+bussola+altimetro al polso). Di solito prima di affrontare un pendio, se possibile, preferisco fare una ricognizione sul versante opposto e studiarmelo a vista verificando che lo stato dei luoghi sia come lo immaginavo dalla mappa e fissando in mente eventuali punti di riferimento.

N.B.- bussola e altimetro spesso non servono ma la settimana scorsa in un'occasione mi sono stati mooolto utili, oserei dire fondamentali!

e meno male che chiamano me CADORNA! :D
 
e meno male che chiamano me CADORNA! :D

:D:D:D

dimenticavo: nella fase di studio a tavolino del territorio va fatto anche un confronto incrociato con la skimap per verificare che gli impianti segnati sulla carta topografica siano corretti (a volte sono disegnati impianti vecchi non più esistenti e non sono riportati quelli nuovi) e per escludere dai freeride possibili le zone occupate dalle piste.
 

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Chapeau! Approccio alla pinificazione delle gite, dal punto di vista cartografico, veramente "professionale" e te lo dice un geografo. Complimenti per le bellissime foto. Perchè quando vado in montagna non trovo mai condizioni simili???
 
:D:D:D

dimenticavo: nella fase di studio a tavolino del territorio va fatto anche un confronto incrociato con la skimap per verificare che gli impianti segnati sulla carta topografica siano corretti (a volte sono disegnati impianti vecchi non più esistenti e non sono riportati quelli nuovi) e per escludere dai freeride possibili le zone occupate dalle piste.

basta basta non ce la faccio più...:D
ieri ho provato un casino di volte il nodo bulino per l'imbragatura di emergenza con solo la corda e non mi è mai venuto!!!!
mi devi insegnare anche quelli (ultimamente mi è venuta la mania delle manovre di corda....la vecchiaia porta alla caiottaggine...:D)
non so se sono meno portato per la musica o per in nodi...meno di zero assoluto per tutti e due...
 
bellissimo report e informazioni utilissime, vorrei solo chiederti se partendo da Torino conviene andare per Bardonecchia Albertville che è più lunga come strada o passare da Aosta monte Bianco Chamonix etc.
 
bellissimo report e informazioni utilissime, vorrei solo chiederti se partendo da Torino conviene andare per Bardonecchia Albertville che è più lunga come strada o passare da Aosta monte Bianco Chamonix etc.

Effettivamente non ha messo le indicazioni stradali...

Non ci siamo ritiro tutti i miei complimenti a questo report. :ciapet::ciapet:
 
A me te e petra cominciate a stare sul k@zzo..!!!





Scherzo...






Forse...

Andate a lavoràààààààààààààààààààààààààààà..................................!!!!!!!!!!!
 
bellissimo report e informazioni utilissime, vorrei solo chiederti se partendo da Torino conviene andare per Bardonecchia Albertville che è più lunga come strada o passare da Aosta monte Bianco Chamonix etc.

a mio avviso fai prima passando dal Frejus
io sono passato dal Bianco perchè volevo fare tappa a Chamonix
 
Prima di partire mi procuro, se esiste, una guida agli itinerari freeride/scialpinistici della zona e la (in questo caso, le) carta topografica 1:25.000.
Poi mi faccio le fotocopie della carta topografica e, con evidenziatore alla mano, traduco in linee sulla fotocopia gli itinerari che la guida suggerisce, evidenziando con cerchi o altri segni particolari i punti o passaggi notevoli.
Per l'EspaceKilly il risultato sono stati 4 fogli A/4 e 2 fogli A/3 pieni di linee di evidenziatore.

Sul posto quando parto la mattina mi metto in tasca 1 o 2 fogli relativi alla/e zone che intendo visitare e tutto il resto (libretto/guida+carta topografica originale+altre fotocopie+bussola+altimetro al polso). Di solito prima di affrontare un pendio, se possibile, preferisco fare una ricognizione sul versante opposto e studiarmelo a vista verificando che lo stato dei luoghi sia come lo immaginavo dalla mappa e fissando in mente eventuali punti di riferimento.

N.B.- bussola e altimetro spesso non servono ma la settimana scorsa in un'occasione mi sono stati mooolto utili, oserei dire fondamentali!

per lo studio a casa io integrerei con un'occhiata anche a Google Earth :D
soprattutto negli itinerari boscosi aiuta a capire quanto sono fitti
 
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