Skifosi Donatori di Sangue - Quanti siamo?

io, da donatore, ti dico che se posso, preferisco scegliere lunedì o venerdì per la donazione [sono un impiegato nel privato], come io ho degli oneri nei confronti del mio datore ho anche degli onori se dono; nella giornata della donazione non faccio nulla di diverso dagli altri giorno escluso il fatto che non vado a lavorare, certo non mi metto ad imbiancare la casa in quanto mi mancano comunque 450 gr. di sangue ed è imprevedibile come possa reagire il mio fisico; quindi anche il discorso "essendo in forze" non ha molto senso, non è detto che il senso di debolezza/spossatezza sia immediato dopo la donazione; c'è anche da sottolineare che se mi sento in forze e mi reco al lavoro, dal momento in cui metto piede in ufficio perde valore il certificato medico, quindi se dopo 2 ore non mi sento bene e vado a casa, dovrei ri-andare dal mio medico a farmi fare un nuovo certificato!

per il discorso etico non mi pronuncio, con riferimento all'esempio dell'insegnante, che donando starà a casa 4 giorni in anno solare (se donatore uomo) non penso sia un grave problema, se la scuola va male non penso sia dovuto al fatto che un insegnante è donatore.

riepilogando: se uno dopo la donazione, approfittando della giornata di riposo sceglie di fare qualcosa di "sconsigliato" non lo definirei un comportamento NON- ETICO, bensì STUPIDO.
 
non si intendeva proprio questo...si sosteneva che fare la donazione per esempio di venerdì ed organizzarsi per partire subito dopo per un week-end, con magari un altro che guida, fosse non etico
 
non si intendeva proprio questo...si sosteneva che fare la donazione per esempio di venerdì ed organizzarsi per partire subito dopo per un week-end, con magari un altro che guida, fosse non etico

ASSOLUTAMENTE ETICO, io vedo il riposo post-donazione come una giornata di ferie che però in questo caso è pagata dallo stato, e quando sono in ferie la giornata me la gestisco io.

Quello che volevo sottolineare è che i presupposti del discorso "Se uno è in forze" sono sbagliati, dopo una donazione, potrai dire di essere in forze solo alla sera quando la giornata sarà trascorsa "normale" a livello "medico".

Cosa succede se ti senti in forze, vai lavorare e ti viene un malore? Se hai fortuna svieni sulla cattedra, ma se stai guidando?

Non puoi dire dopo 1 ora "sono in forze, vado a lavorare"
Non puoi dire dopo 2 ore "sono in forze, vado a lavorare"
Non puoi dire dopo 3 ore "sono in forze, vado a lavorare"
Non puoi dire dopo 4 ore "sono in forze, vado a lavorare"
è per questo motivo che danno la giornata di riposo, altrimenti di darebbero X ore.
 
Dal momento che il buon Leo mi ha tirato di nuovo in causa, voglio estrapolare il discorso che stavo facendo nell'altro topic e chiarire una mia posizione.

Ammiro tutti quelli che donano il sangue e sono straconvinta che il giorno di riposo non sia solo meritato ma anche dovuto quale ringraziamente da parte della comunità per un'azione che garantisce sollievo a tanti bisognosi.
Quindi ci mancherebbe che non fosse riconosciuto.

Ma il fulcro del discorso non era questo.
Forse sarò donna di altri tempi, ma se io ho piacere a donare il sangue, non aspetto il giorno di partire per le ferie per farlo, mi sentirei un po' "approfittatrice".
Se poi qualcuno più competente di me in materia mi ha consigliato riposo, come dice Crash mi sentirei anche un po' incosciente.
Tanto più se il mio giorno di riposo lo uso per un viaggio Lecce-Folgarida (e non ditemi che non è stancante...) dopo aver già deciso di privare i miei alunni di una settimana di lezione a ridosso di 20 giorni di vacanze invernali...

Le rare volte che ho donato, sono rientrata in ufficio appena mi sono sentita meglio, magari per qualcuno anche questo è da stupidi...

E' vero che la donazione come fatto preso da solo non è "inquadrabile": io non posso giudicare se il tale è davvero votato alla buona azione o solamente ne sfrutta i vantaggi per allungare la vacanza.
Però posso analizzare tutto nel complesso e fare 1+1...

Quindi nel complesso mi da molto fastidio che ci sia gente che si spaccia per benefattore e si offende alle osservazioni altrui. E' palesemente un "do ut des". Do il mio sangue, prendo la mia giornata di riposo per un giorno di vacanza in più che il mio stato di insegnante nn mi permetterebbe. E' chiedere troppo ammetterlo?

Prima domanda provocazione: queste persone donerebbero lo stesso il giorno prima se non potessero partire per le vacanze?

Seconda domanda provocazione: perché lo Stato dovrebbe pagare la giornata di riposo post donazione se io la uso per giocare a tennis (altro esempio reale citato nello stesso topic)? Solo perché non è prevista la visita fiscale?
 
dono da un paio di anni.....il medico dell'avis mi ha sempre chiesto se avevo bisogno di un permesso, ma non me lo sono mai fatto fare perchè sono sempre tornato in ufficio. ho sempre pensato fosse un permesso per le ore che ho perso, mica per l'intera giornata!!!
Non mi è mai venuta in mente l'idea che la donazione potesse diventare causa di ferie.....ma come idea di marketing non è niente male!!!
E comunque considerato che gli uomini possono donare max 4 volte l'anno e le donne (mi pare) due, non ci vedo niente di male se oltre a fare del bene al prossimo, qualcuno decide di farsi un po' di bene anche a se stesso.....anzi, visto il nobile fine (la donazione), invito tutti a prendersi 4 giorni di ferie in più all'anno!!!!
 

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Dono il sangue da tanto tempo (43 donazioni) e non ho mai chiesto un permesso e me ne guarderei bene. Per come la penso io non mi sentirei con la coscienza a posto!!! Oltre al nobile fine di donare il sangue tenete presente che donarlo è utile anche a noi.
Donare il sangue è uno dei gesti di solidarietà ed altruismo più grandi che ognuno di noi può fare. Ma dietro il semplice gesto di consapevolezza e civiltà si nasconde anche un modo per preservare la propria salute e mantenersi in forma.

SALUTE SEMPRE SOTTO CONTROLLO

La donazione periodica del sangue, infatti, garantisce ai donatori un controllo costante sul loro stato di salute.

Questo consente di tenere monitorato il proprio organismo regolarmente con un chek-up completo e gratuito e di scoprire eventuali malattie in fase iniziale. Ad ogni donazione, infatti, il sangue del donatore viene analizzato attraverso un esame emocromocitometrico completo che permette di controllare i componenti ed i valore del sangue (globuli rossi e bianchi, colesterolo, glicemia, transaminasi). Vengono inoltre effettuati i test relativi all’ HIV Ab 1-2, all’epatite B e C e alla sifilide. Ogni donatore poi ha una propria scheda medica personale in cui vengono annotati ogni volta i risultati degli esami effettuati, il peso corporeo ed i valori della pressione. Se nel tempo qualcuno di questi parametri dovesse variare in modo considerevole, il medico è in grado di cogliere le variazioni e segnalare la cosa al paziente.

NON E’ PERICOLOSO PER LA SALUTE

Sono in molti purtroppo credere che in qualche modo privarsi del proprio sangue possa costituire un danno se non un pericolo per il proprio organismo. Non c’è niente di più falso di questa credenza perché questo piccolo salasso consente di rigenerare il sangue e ne aiuta il ricambio. In più tra una donazione e l’altra (ogni sei mesi per le donne e ogni tre mesi per gli uomini) intercorrono lunghe pause in modo da non sottoporre l’organismo a uno stress. Durante la donazione vengono prelevati al massimo 450 millilitri di sangue, in pratica mezzo litro di liquido circolante di sangue, su una media di circa 7 litri presenti nel nostro corpo.

RIDUCE LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Recenti studi hanno anche dimostrato l’effettiva riduzione del rischio di contrarre una malattia cardiovascolare nelle persone che eseguono almeno una donazione di sangue l’anno. Questo grazie alla diminuzione dei livelli di ferritina tissutale, e quindi di ferro, che si verifica dopo la donazione di sangue. Le donazioni determinano infatti una riduzione dei depositi di ferro ed un aumento del flusso ematico arterioso e quindi favoriscono la prevenzione di malattie cardiovascolari. Inoltre, è stato dimostrato come donare sangue riduca drasticamente il rischio di infarto e la propensione al diabete di tipo 2 (insulino-dipendente).

DONARE IL SANGUE E’ UNA CURA ANTISTRESS

Sono in molti poi a sostenere che donare sangue sia una vera e propria cura antistress. Difficilmente chi non ha mai donato può comprendere la sensazione di pienezza ed euforia che si prova dopo avere compiuto una donazione di sangue. La consapevolezza di aver fatto del bene, e magari aver aiutato bambini malati di leucemia, persone in gravi condizioni dopo un incidente oppure che subiscono un’operazione chirurgica, stimola nell’organismo la produzione di alcuni ormoni, tra cui l’ossitocina, che sono in grado di diminuire lo stress e cancellare le tensioni.

sono stato preso anch'io dalla sindrome del copia/incolla ma per qualcosa di sicuramente più utile!!!
 
per il discorso etico non mi pronuncio, con riferimento all'esempio dell'insegnante, che donando starà a casa 4 giorni in anno solare (se donatore uomo) non penso sia un grave problema, se la scuola va male non penso sia dovuto al fatto che un insegnante è donatore.

Premetto che non ho letto tutto il post, ma chi ha detto che gli insegnanti stanno a casa 4 giorni dopo una donazione?
io sono donatore e insegnate, rimango a casa il giorno della donazione e stop, come tutti gli altri.
 
Premetto che non ho letto tutto il post, ma chi ha detto che gli insegnanti stanno a casa 4 giorni dopo una donazione?
io sono donatore e insegnate, rimango a casa il giorno della donazione e stop, come tutti gli altri.

io non ho detto che un insegnate sta a casa 4 giorni dopo ogni donazione, ho scritto che un insegnate donatore maschio, se dona 4 volte all'anno avrà 4 giorni di riposo all'anno, ho scritto infatti "donando starà a casa 4 giorni in anno solare (se donatore uomo=farà 4 donazioni all'anno=4 giorni di riposo)"
 
assolutamente legittimo il giorno di riposo, secondo me è un po' da incosciente tornare in ufficio subito dopo la donazione...le reazioni del corpo non sono di certo prevedibili...così come è da incosciente farsi il pordoi in bici lo stesso giorno...
dato che sul lavoro nessuno è indispensabile, preferisco pensare a me nei 4gg l'anno...
 
assolutamente legittimo il giorno di riposo, secondo me è un po' da incosciente tornare in ufficio subito dopo la donazione...le reazioni del corpo non sono di certo prevedibili...così come è da incosciente farsi il pordoi in bici lo stesso giorno...
dato che sul lavoro nessuno è indispensabile, preferisco pensare a me nei 4gg l'anno...

Bohhh!! Magari dopo aver donato non andrei a lavorare in fabbrica....ma per lavorare in ufficio......davanti a un computer.....
 
assolutamente legittimo il giorno di riposo, secondo me è un po' da incosciente tornare in ufficio subito dopo la donazione...le reazioni del corpo non sono di certo prevedibili...così come è da incosciente farsi il pordoi in bici lo stesso giorno...
dato che sul lavoro nessuno è indispensabile, preferisco pensare a me nei 4gg l'anno...

e SE SONO STATO UN BRAVO INSEGNANTE, la differenza fra uno studente preparato ed uno no, non la fa certo 1 giorno di scuola in più.
 
Bohhh!! Magari dopo aver donato non andrei a lavorare in fabbrica....ma per lavorare in ufficio......davanti a un computer.....

per arrivare davanti a un computer devi anche fare un viaggio...o guidare o fare molti spostamenti tra auto, treno, scale...e con 4 etti di sangue in meno, non sempre tuttto è scontato
 
io non ho detto che un insegnate sta a casa 4 giorni dopo ogni donazione, ho scritto che un insegnate donatore maschio, se dona 4 volte all'anno avrà 4 giorni di riposo all'anno, ho scritto infatti "donando starà a casa 4 giorni in anno solare (se donatore uomo=farà 4 donazioni all'anno=4 giorni di riposo)"

ok scusa, ho letto frettolosamente....
 
io,purtroppo e sottolineo purtroppo non lo sono,sono terrorizzato alla sola vista della siringa,ricordo ( ormai cent'anni fà) che per la visita precedente alla leva mi fecero il test per la tubercolosi,viene appoggiato un disco con tanti minuscoli aghi che scalfendo appena la cute provocano o meno una reazione allergica,bene ,dieci minuti dopo il test ripensando al disco.....sono svenuto da "inpiedi!!!!!!"
Pensare che una ventina di anni fà la generosità dei donatori di sangue mi ha salvato la buccia ( emoragia intestinale molto importante ).
Me ne vergogno ma non riesco proprio,è più forte di me.
 
per arrivare davanti a un computer devi anche fare un viaggio...o guidare o fare molti spostamenti tra auto, treno, scale...e con 4 etti di sangue in meno, non sempre tuttto è scontato

sì, certo....avevo in mente il mio caso e non avendo mai avuto problemi di sorta, l'avevo automaticamente esteso a tutti ;-)
 
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