Eolico: Italia e Svizzera a confronto (ed aggiungo NO a... VS Sì grazie a...)

Entusiasma quando guiardato "aggregato".
Ora il problema è la gestioen della rete: in parole povere... io devo sempre soddisfare la domanda di energia della popolazione, per farlo ho impianti a fonti fossili che sono lenti ad essere accesi e spenti ma sono programmabili (decido oggi quanto produrre domani e fra 1 settimana); ho impiantia fonti rinnovabili che fanno giustamente quello che vogliono;
il problema (che per me è un bellissimo problema!) è che iniziamo ad avere in particolari condizioni molta rinnovabile a supporto della rete;
se in un minuto ho tutto PV ed eolico al massimo e il minuto doipo cala il vento e arrivano nuvole ci sono in ballo 20 TWh che devono essere equilibrati.

Ti segnalo questo interessante atlante eolico italiano: " + theTitle + "

E' vero quel che dici, uno dei grossi limiti alle rinnovabili è la rete stessa.
Nelle linee che servono le dorsali più ventose capita spesso che il gestore della rete imponga dei fermi agli impianti eolici.
Inoltre dal prossimo anno anche gli impianti da fonte rinnovabile saranno soggetti a programmi di produzione come quelli a fonte fossile (fino ad ora godevano di priorità di dispacciamento).
E nel caso probabile di programmazione non perfetta (le rinnovabili non sono programmabili per definizione, salvo qualche caso) i costi di sbilanciamento verranno riaddebitati.
Purtroppo in Italia il plafond di fondi disponibili per le rinnovabili è stato quasi completamente terminato negli anni passati dal fotovoltaico, e da ora in avanti sarà moooolto dura investire in questo settore...
 
125-Windenergy-sea-parks-4.jpg
 
di qualunque cosa si parla c'è di mezzo la politica, se non c'è quella ci pensano i mafiosi, se non c'è ne uno ne l'altro e nemmeno la finanza collusa coi politici allora non sene deve fare comunque niente
siamo in uno stato di finta democrazia, quindi a prenderlo.........son semper no alter:D
guarda per esempio il caso del latte, il prezzo ai produttori è al minimo storico come i cereali e i prezzi al consumo son sempre più alti.nessuno guarda alle esigenze della gente, energia o alimentari fa lostesso.
sinceramente l'informazione non è dalla parte della gente e svolge catechizzando gli ascoltatori solo su storie di cronaca tralasciando i mille aspetti del marciume e nefandezze di cui solo noi italiani siamo capaci.:-?
è possibile per esempio che un sindaco abbia il cuoco e skipper e lo stipendio glielo abbiamo pagato noi per anni?o quelli che timbrano i cartellini in ospedale per 6 persone?
l'opinione pubblica, cioè noi purtroppo è sempre poco e male informata o indirizzata a credere o pensare quello che ci voglion far credere, come burattini e marionette ci si batte per l'uno o l'altro schieramento.
oggi si domani no, l'importante è avere le mani in pasta o in pancia a qualcuno e si creano slogan e campagne etcc.....
abbiamo posti dove fare energia pulita e vogliamo tornare al nucleare, si parla di ritrovamenti di sostanze radioattive e non si parla di chi le ha date in mano a sti disgraziati.parliamo di ecologia e demagogia che è meglio.....
gente che lavora di fronte a paradisi naturali e che sporca e inquina senza ritegno, aggiungendo che in italia ci sono molti posti dove non si sa perchè tra sostanze radioattive e polveri di amianto e altro la gente muore nel silenzio delle istituzioni e dei media.giusto un articolo una serata a tema di raitre e tutti contenti.
scusa lo sfogo da il tuo post è uscito molto di quello che penso in negativo:evil:

Fabio, prova cercare con le parole "fotovoltaico & mafia", ci sono articoli di 2010, 2011, ... l'ultimo - di settembre 2012. :( : Italia.
Hai sentito della "mafia e svizzera"?
 
In Italia abbiamo tanti bei posti.
Trovo inutile deturparli con una turbina alta 60 m, magari per risparmiare non prendono neanche quelle buone così va a finire che di notte le devono tenere ferme perchè fanno troppo rumore.
Mi riferisco, per esempio ad un luogo che molti di noi conoscono, cioè la Val Venosta, dove dalle parti di Malles ci sono 2 piloni che fanno bella mostra di se in un angolo di paradiso.
Sono d'accordo sull'eolico ma non proprio in posti belli.
Ovvio che le turbina le devi mettere in punti dove c'è vento ma se questo distrugge il paesaggio allora passiamo al solare.
Ci sono decine di migliaia di tetti che potrebbero ospitare GW di energia solare ad impatto ambientale 0.

Ciao

Di mettere paneli sulle tette delle case abitative: tra contadini :lavter: girano le voci xorex, che le mucche nelle stale sotto fotovoltai non sono piu fertili come dapprima/senza paneli sopra le teste. Va bene - contadini sono solo :lavter: :KEV , ma io aspetterei mettere sulla mia casa :toxic: :YF
 
Entusiasma quando guiardato "aggregato".
Ora il problema è la gestioen della rete: in parole povere... io devo sempre soddisfare la domanda di energia della popolazione, per farlo ho impianti a fonti fossili che sono lenti ad essere accesi e spenti ma sono programmabili (decido oggi quanto produrre domani e fra 1 settimana); ho impiantia fonti rinnovabili che fanno giustamente quello che vogliono;
il problema (che per me è un bellissimo problema!) è che iniziamo ad avere in particolari condizioni molta rinnovabile a supporto della rete;
se in un minuto ho tutto PV ed eolico al massimo e il minuto doipo cala il vento e arrivano nuvole ci sono in ballo 20 TWh che devono essere equilibrati.

Se la verità fosse questa aivoglia a immettere altro rinnovabile nella rete! Qui si parla che è possibile immettere in rete fino ad un massimo del 20% dell'energia elettrica totale.
Energia Eolica - Eolico
 

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Dico la mia; perchè deturpare un patrimonio ambientale, un paesaggio magnifico per queste pale, perchè con gli stessi soldi che si spendono (nella mia città hanno istallato 3 pale al costo di 15 milioni di euro) non si incentiva le famiglie a mettere lampadine a led, i comuni che continuano ad illuminare con lampade alogene, elettrodomestici più efficienti questo avrebbe un impatto ambientale 0 in confronto a questi mostri.
Ma a chi conviene metterle? Come dicevo prima nella mia città una ditta Francese ha istallato 3 pale al costo di 15 milioni di euro, ad oggi il guadagno annuo per vendita di elettricità è di 680 mila euro che moltiplicati per 25 anni della durata della concessione fanno 17 milioni. A questo vanno tolte le spese di manutenzione ecc
Ora io dico che una ditta investa 15 milioni di euro per arrivare dopo 25 anni ed essere andati pari mi suona un pò strano.
Quindi alla fin fine
- la ditta ci andrebbe pari
- il comune che ha dato il terreno in concessione prende elemosina
- il popolo paga la bolletta come prima
- l'ambiente ne risente
Allora come mai nascono queste pale come funghi?
Va bene al microeolico ma mettiemolo nelle zone industriali, ecc e non sulle coste sulle colline
 
Il ragionamento di cristiano ha il pregio di far emergere degli svantaggi delle rinnovabili, quando spesso se ne ricordano solo i vantaggi.

Tuttavia, credo che il risparmio energetico (necessario, ovviamente) non possa bastare da sè a risolvere il problema del fabbisogno di elettricità.
Peraltro, leggevo interessanti articoli che sostenevano che la luce al led nelle strade, di notte, creerebbe problemi al ciclo sonno-veglia per via del colore "simile" alla luce diurna.

Inoltre, le pale eoliche sono effettivamente un pugno nell'occhio: p.e. nell'arcipelago della Maddalena (Sardegna) c'è sempre vento e ce n'è tanto, ma credo che pochi deturperebbero un simile paesaggio per installare dei mega parchi.
D'altro canto, l'energia da qualche parte va prodotta e quindi mi chiedo: meglio un "pugno nell'occhio", o meglio un pugno nei polmoni (emissioni di CO2) e una dipendenza dalle politiche di Stati come Russia, Algeria, Arabia Saudita, etcetc??

Una soluzione Giusta in assoluto non c'è, si tratta di cercare il miglior compromesso!


ps. non sottovalutiamo la possibilità di creare posti di lavoro con le aziende che costruiscono impianti di rinnovabili...
 
Il ragionamento di cristiano ha il pregio di far emergere degli svantaggi delle rinnovabili, quando spesso se ne ricordano solo i vantaggi.

Tuttavia, credo che il risparmio energetico (necessario, ovviamente) non possa bastare da sè a risolvere il problema del fabbisogno di elettricità.
Peraltro, leggevo interessanti articoli che sostenevano che la luce al led nelle strade, di notte, creerebbe problemi al ciclo sonno-veglia per via del colore "simile" alla luce diurna.

Inoltre, le pale eoliche sono effettivamente un pugno nell'occhio: p.e. nell'arcipelago della Maddalena (Sardegna) c'è sempre vento e ce n'è tanto, ma credo che pochi deturperebbero un simile paesaggio per installare dei mega parchi.
D'altro canto, l'energia da qualche parte va prodotta e quindi mi chiedo: meglio un "pugno nell'occhio", o meglio un pugno nei polmoni (emissioni di CO2) e una dipendenza dalle politiche di Stati come Russia, Algeria, Arabia Saudita, etcetc??

Una soluzione Giusta in assoluto non c'è, si tratta di cercare il miglior compromesso!




ps. non sottovalutiamo la possibilità di creare posti di lavoro con le aziende che costruiscono impianti di rinnovabili...

Posti di lavoro le creo anche sostituendo tutte le lampadine ecc, dico alcune cose mi vanno bene,tipo, metto dei pannelli fotov. sui tetti delle aziende, micropaleeoliche intorno a discariche ecc ma smettiamo di deturpare l'ambiente nei posti più magnifici del nostro territorio con pale o con ettari di pannelli. Ah non dimentichiamo che su questo suolo dove ci sono pale o pannelli si potrebbero piantare alberi che a loro volta riducono la CO2.
Che poi ultimamente almeno dalle mie parti è subentrato un'altro problema, che in estate l'energia prodotta era in esubero, percui venivano bloccate le centrali fotovolataiche.:D
 
Continuo ad essere d'accordo con te sul discorso deturpamento del paesaggio, ma per esperienza personale posso dirti di moltissime zone "depresse" del centro sud (una su tutti, il casertano) con campi incolti e lasciati abbandonati, in cui campi fotovoltaici (o parchi eolici, per rimanere in tema 3d) non vedo come potrebbero fare danni.

Quanto alla cattura della CO2, in effetti gli alberi aiutano, ma sicuramente non producono energia (cosa di cui un paese del G8 HA BISOGNO, e soprattutto in congiunture sfavorevoli come quella attuale, in cui dipendere da paesi terzi può diventare pesantissimo, vd. prezzo dei carburanti).
 
Prima ci ha sfracellato i cojones con il solare e l'eolico. Ora, praticamente, non lo vogliono più. :shock:

Ansa
ROMA - "Basta all'eolico. No a nuovi incentivi". Questa la posizione di 13 associazioni - tra cui Italia Nostra, Amici della Terra, Lipu, Verdi ambiente e società (Vas) - in un appello rivolto al ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando e al ministro per i Beni culturali Massimo Bray.

In una lettera, indirizzata ai tre ministri, le 13 sigle ambientaliste chiedono "la moratoria a incentivi per nuove centrali eoliche" ed intervengono sul "provvedimento annunciato da Zanonato per dilazionare parzialmente gli oneri che gravano sulle bollette di famiglie e imprese italiane a causa degli incentivi alle rinnovabili elettriche, ormai a 11,2 miliardi all'anno e che presto sfonderanno, per pura inerzia, anche il tetto dei 12,5 miliardi di oneri (6,7 per il Fotovoltaico più 5,8 per le restanti tecnologie) come stabilito dalla riforma dello scorso anno".

"Se il Governo intende intervenire per attenuare questo aggravio dei costi dell'elettricità che compromette ogni possibilità di ripresa economica - scrivono le associazioni - noi concordiamo con questa finalità, ma osserviamo che prima ancora di cambiare tempi e regole per il pagamento degli incentivi già assegnati occorre smettere di assegnarne di nuovi". Inoltre ricordano che "ogni nuovo impianto che fornisce energia intermittente (eolico e fotovoltaico in primis), oltre a nuovi oneri diretti di incentivazione, comporta ulteriori costi", tra cui quelli legati "ai problemi di dispacciamento" e alla "costruzione di nuovi elettrodotti"; ed è per questo che "un provvedimento di moratoria a incentivi per nuovi impianti di rinnovabili elettriche intermittenti si rende indispensabile per non vanificare ogni possibile intervento di contenimento dei costi di incentivazione in bolletta".
 
Un buon esempio di pratiche condivise, e benefici condivisi, per far accettare maggiornamente un impianto a fonte rinnovabile "impattante":

http://www.tekneco.it/energia/a-rivoli-veronese-leolico-diventa-del-territorio/
http://www.reportgarda.com/2014/05/...adini-societa-produzione-energia-rinnovabile/

Per altre tecnologie la condivisione dei benefici economici non ha un impatto così positivo e nemmeno in altre località. Da tenere sott'occhio e, se dovesse servire altra energia in futuro, da replicare. Il massimo però è ridurre a parità di stile di vita il consumo.
 
Non vorrei dire una boiata visto che non mi intendo di questi argomenti, ma se ho capito bene un articolo trovato su Bloomberg pochi giorni fa, mi sembra che in America abbian trovato il modo di produrre pannelli fotovoltaici che si assemblano facilmente "fai da te" e che non abbian bisogno di inverter costosi e difficili da maneggiare (e sono in vendita da Amazon, se ricordo bene); dicevano anche che stan pensando a una rete elettrica a corrente continua invece che alternata (ma su questo non ci metto la mano sul fuoco) per favorire proprio lo sviluppo delle rinnovabili e l'integrazione con la rete elettrica tradizionale: proprio il tema dell'integrazione sara' il driver di mercato dei prossimi dieci anni. Il primo che integra efficacemente fa tombola!
 
visto le condizioni meteo di queste ore sulle nostre Alpi mi permetto di riportare questa interessante discussione alla vs attenzione, in attesa che il vento cali ......
 
visto le condizioni meteo di queste ore sulle nostre Alpi mi permetto di riportare questa interessante discussione alla vs attenzione, in attesa che il vento cali ......

Ancora credi a questa tecnologia "scamuzza"
Inoltre puoi avere 100/200 km/h di vento ma la tua pale non produce lo stesso!

Il vento. per permettere ad una pala eolica di produrre, deve rimanere all'interno di un intorno delimitato alle due estremità dai due valori di Cut In e Cut Off.
Se non sei all'interno di questi valori non produci na fava.

Visto che vedete venti sopra i 100km/h, il cut off dipende dalla geometria ma rimane sempre intorno ai 20/25 m/s, tra i 70/90 km/h se li superi entrano dei sistemi frenanti che per proteggere la pala bloccano tutto il sistema.

E' una tecnologia di fuffa e deve essere lasciata nel dimenticatoio
 
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