Dopo il raduno al Suretta e tre giri al Tambò, non poteva mancare una visita alla Val Loga, che parte direttamente di fronte al paese di Montespluga a 1.908 mt. di altitudine.
Sci ai piedi subito dopo il posteggio, iniziamo a percorrere il primo lungo tratto semi pianeggiante in direzione del bivacco Cecchini a 2.770 mt/slm. Poi si vedrà cosa fare in base alla neve ed al meteo.
Essendo la valle esposta ad est, la neve scalda subito, ma non degenera mai troppo, tant'è che ci ha regalato una discesa piacevole.
Giunti al bivacco il vento si fa sostenuto, il cielo è ancora terso, anche se i nuvoloni che arrivano dalle altre valli stanno superando i contrafforti del Tambò che finora ci ha tenuto al riparo; visto che la gamba gira bene decidiamo di andare avanti ancora un po', magari fino alla sella sotto la cresta del Ferré, così da goderci la discesa sul ghiacciaio che appare in forma smagliante.
Arrivati sul posto il vento si fa sempre più incalzante, le nuvole stanno guadagnando terreno, alziamo gli occhi e...e quella cos'è? E' la cima di Val Loga, ci sono tracce, anzi c'è qualcuno che sale. Ok, è vicina, tempo mezz'ora e siamo su. E così siamo saliti, sferzati dal vento sempre più impetuoso tanto da farmi rannicchiare su un traverso per non essere ribaltato. E poi...giù! una goduria su neve trasformatissima ma divertente. Per finire, birra in compagnia con altri tre skifosi che erano in zona Tambò e Suretta, chissà se arriverà un loro report... la polvere di mezzo stà marcando il territorio
La partenza, noi risaliremo il vallone a destra nella foto:
dopo il primo strappo, uno sguardo verso Montespluga
la Stonehenge dello Spluga (la foto è storta, me ne sono accorto adesso...)
nei pressi del bivacco Cecchini
noi congelavamo, lui si sentiva a casa
qui bisognava decidere tra ghiacciaio o la cima sopra le nostre zucche
visto che, a quanto pare, il poser impazza, mi ci metto pure io. In cima.
siamo già abbondantemente sotto al bivacco, ma ne abbiamo ancora da sciare!
Sci ai piedi subito dopo il posteggio, iniziamo a percorrere il primo lungo tratto semi pianeggiante in direzione del bivacco Cecchini a 2.770 mt/slm. Poi si vedrà cosa fare in base alla neve ed al meteo.
Essendo la valle esposta ad est, la neve scalda subito, ma non degenera mai troppo, tant'è che ci ha regalato una discesa piacevole.
Giunti al bivacco il vento si fa sostenuto, il cielo è ancora terso, anche se i nuvoloni che arrivano dalle altre valli stanno superando i contrafforti del Tambò che finora ci ha tenuto al riparo; visto che la gamba gira bene decidiamo di andare avanti ancora un po', magari fino alla sella sotto la cresta del Ferré, così da goderci la discesa sul ghiacciaio che appare in forma smagliante.
Arrivati sul posto il vento si fa sempre più incalzante, le nuvole stanno guadagnando terreno, alziamo gli occhi e...e quella cos'è? E' la cima di Val Loga, ci sono tracce, anzi c'è qualcuno che sale. Ok, è vicina, tempo mezz'ora e siamo su. E così siamo saliti, sferzati dal vento sempre più impetuoso tanto da farmi rannicchiare su un traverso per non essere ribaltato. E poi...giù! una goduria su neve trasformatissima ma divertente. Per finire, birra in compagnia con altri tre skifosi che erano in zona Tambò e Suretta, chissà se arriverà un loro report... la polvere di mezzo stà marcando il territorio
La partenza, noi risaliremo il vallone a destra nella foto:
dopo il primo strappo, uno sguardo verso Montespluga
la Stonehenge dello Spluga (la foto è storta, me ne sono accorto adesso...)
nei pressi del bivacco Cecchini
noi congelavamo, lui si sentiva a casa
qui bisognava decidere tra ghiacciaio o la cima sopra le nostre zucche
visto che, a quanto pare, il poser impazza, mi ci metto pure io. In cima.
siamo già abbondantemente sotto al bivacco, ma ne abbiamo ancora da sciare!