Fate girare questa foto...merita

Chiedo scusa!!!!!!!Sino a qualche anno addietro a Sella Prelava si faceva lo sci estivo, poi il ghiacciao o nevaio è sparito per condizioni climatiche avverse, si vede che le condizioni ideali stanno tornando. Aih Aih!!! La memoria fa brutti scherzi
 
Vedo solo ora questa discussione, le foto sono impressionanti!
Splendide!! Vederle dal vivo è poi una cosa incredibile credo... Poi è fuor di dubbio che l'inverno 2009 fu ovunque generosissimo! :D

Certo mi viene il sospetto...

...per millenni, l'uomo ha chiamato i luoghi per quello che gli sembravano.

L'esempio più lampante (e triste) è Vajont e Monte Toc: Vajont deriva da "Va" e "Jònt" ovvero "Va giù", Toc è veneziano ed è "a pezzi", solo dei cretini potevano pensare che fosse una valle tranquilla per farci un lago artificiale.

Il punto è: non è che Sella Nevea, sia stata chiamata così con lo stesso sistema? :D


Splendide foto, sarebbe bello poterne vedere tante per tanti anni di fila, inverno ed estate... :)
 
il 25 maggio di quell'anno sono andato in Austria per lavoro, al ritorno sono uscito al tarvisio e passato per il predil, a sella nevea c'erano ancora sciatori di fondo su residuo di pista in alcuni punti ancora in accettabili condizioni (perchè in ombra, sotto il bosco)

dal centro della stazione sono salito a piedi lungo la pista, ancora agibile fino in paese in un sottilissimo "filo di neve" tra 1350 e 1200 metri di quota

a 1400 metri di quota, nella metÃ* della strada "non scavata" dai cantieristi per aprirsi un varco verso la piana del Gilberti, resistevano mediamente due metri di neve compatta che divenivano da 3 a 5 quando la strada/pista ruotava (ed entrava in ombra) sotto il costone

a quel punto, stremato dalle "misurazioni dei record tra Corno e Cusna" dei giorni precedenti, salivo ben volentieri sulla jeep del capo dei cantieri che mi portava, tra muri dai 6 agli 8 metri di neve, alla piana della vecchia funivia dove scendevo per fotografare il campanile della chiesina degli alpini che, per la prima volta da Natale, quel giorno finalmente rispuntava dalla neve

non avendo più un filo di forze per un rientro a valle a piedi, concordavo col capo dei cantieri un rientro con la vecchia funivia nell'ultimo giro che riportava a valle anche gli operai

non mi rimaneva certo il tempo per salire verso il vallone del prevala, quindi "fotografavo tutto" dal rifugio gilberti (con zoom)

in funivia finalmente conoscevo Cicatillo, gattista di Sella Nevea, persona squisita, con la quale mi scusavo dell'ignoranza dei "selvaggi delle pianure" che lo avevano qui attaccato

25.05.2009 chiesina degli alpini al Rifugio Gilberti, Sella Nevea, sotto 6 metri di neve by lpvva1, su Flickr

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il 25 maggio di quell'anno sono andato in Austria per lavoro, al ritorno sono uscito al tarvisio e passato per il predil, a sella nevea c'erano ancora sciatori di fondo su residuo di pista in alcuni punti ancora in accettabili condizioni (perchè in ombra, sotto il bosco)
 

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il 25 maggio di quell'anno sono andato in Austria per lavoro, al ritorno sono uscito al tarvisio e passato per il predil


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non è l'anno in cui a bovec si è piegata la puleggia di rinvio per neve?

se il gattista fosse ancora iscritto a skiforum, dovresti chiederlo a lui, non solo ha partecipato a tutte le fasi dell'apertura della strada verso la prevala, ma a molte delle operazioni di "ripristino" dai danni di quell'inverno

il record assoluto di neve tra Sella e Bovec lo fece nel 2014, ma effettivamente i "danni" maggiori furono nel 2009

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l'arrivo in paese/parcheggio della pista, quota 1200 (scarsi)



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quota 1300m circa


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a quota 1400m circa, nonostante sia un tratto al 100% della giornata al sole (il maggio 2009 fu da record di temperature), la pista è stata "fresata" per aprire la strada, nonostante tutto questo lo "spessore" a fine maggio rimane costantemente tra i 2 ed i 4 metri:




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finalmente la pista/strada volta verso sinistra e "passa in ombra", subito le "fresature" mostrano muri di neve raddoppiati


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Il Vallone della Sella Prevala dal Rifugio Gilberti: in rosso la "torre" (chiamata in questo modo dai cantieristi) di metallo di 12 metri di altezza, da pochi giorni "rispuntata" da sotto la neve, in azzurro la strada di accesso dalla Prevala alla "torre", dove i gattisti e cantieristi avevano misurato mediamente 10 metri di neve, in blu la "zona più delicata" dove le misurazioni erano arrivate ai 15 metri di neve in più punti alla fine di maggio
gilberti sella prevala by lpvva1, su Flickr

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Ci vollero 11 giorni di lavoro con vari "trattorini" per "riportare alla luce" il cantiere di fianco al Gilberti, "scomparso" in Dicembre sotto 7 metri di neve: a metà maggio vennero piantati "segnalatori" nella neve per delimitarne la "cubatura" per evitare di danneggiarlo nel tentativo di recupero, ho filmato le ultimissime operazioni dell'ultimo "rifinitore" mentre i colleghi iniziavano lo smantellamento delle barre segnalatrici per portarle verso la Prevala:

 
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