il 25 maggio di quell'anno sono andato in Austria per lavoro, al ritorno sono uscito al tarvisio e passato per il predil, a sella nevea c'erano ancora sciatori di fondo su residuo di pista in alcuni punti ancora in accettabili condizioni (perchè in ombra, sotto il bosco)
dal centro della stazione sono salito a piedi lungo la pista, ancora agibile fino in paese in un sottilissimo "filo di neve" tra 1350 e 1200 metri di quota
a 1400 metri di quota, nella metÃ* della strada "non scavata" dai cantieristi per aprirsi un varco verso la piana del Gilberti, resistevano mediamente due metri di neve compatta che divenivano da 3 a 5 quando la strada/pista ruotava (ed entrava in ombra) sotto il costone
a quel punto, stremato dalle "misurazioni dei record tra Corno e Cusna" dei giorni precedenti, salivo ben volentieri sulla jeep del capo dei cantieri che mi portava, tra muri dai 6 agli 8 metri di neve, alla piana della vecchia funivia dove scendevo per fotografare il campanile della chiesina degli alpini che, per la prima volta da Natale, quel giorno finalmente rispuntava dalla neve
non avendo più un filo di forze per un rientro a valle a piedi, concordavo col capo dei cantieri un rientro con la vecchia funivia nell'ultimo giro che riportava a valle anche gli operai
non mi rimaneva certo il tempo per salire verso il vallone del prevala, quindi "fotografavo tutto" dal rifugio gilberti (con zoom)
in funivia finalmente conoscevo Cicatillo, gattista di Sella Nevea, persona squisita, con la quale mi scusavo dell'ignoranza dei "selvaggi delle pianure" che lo avevano qui attaccato
25.05.2009 chiesina degli alpini al Rifugio Gilberti, Sella Nevea, sotto 6 metri di neve by
lpvva1, su Flickr
- - - Updated - - -
il 25 maggio di quell'anno sono andato in Austria per lavoro, al ritorno sono uscito al tarvisio e passato per il predil, a sella nevea c'erano ancora sciatori di fondo su residuo di pista in alcuni punti ancora in accettabili condizioni (perchè in ombra, sotto il bosco)