Tutto piega - Le nostre pieghe più cattive

stavo provando gli elan slx...andavo giù non proprio pianino...lo so che ero un pò troppo inclinato ma mi piace perchè c'è tutta la cattiveria(o meglio....io ce la vedo)che ci metto per mangiarmi la pista....

 
ne metto anche una in pista... non é recente ma direi che é abb cattiva

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stavo provando gli elan slx...andavo giù non proprio pianino...lo so che ero un pò troppo inclinato ma mi piace perchè c'è tutta la cattiveria(o meglio....io ce la vedo)che ci metto per mangiarmi la pista....


si un po inclinato ma non male direi ^^
 
si un po inclinato ma non male direi ^^

sul medio-facile ho questo "problema" di inclinarmi di più perchè è come se sentissi di poter raggiungere un limite di piega maggiore....mentre sul ripido la spezzata torna ad essere più corretta....comunque grazie per il complimento...
 
Purtroppo - o forse no (http://www.gpfolletti.ch/images/lara_gut_big.jpg) - sono sempre dietro l'obiettivo e mai davanti...

Le ultime foto che ho risalgono al maggio del 2000, ovvero ad una fotosession organizzata dalla rivista tedesca SkiMAGAZIN sul ghiacciaio della Kaunertal.

Il fotografo non é altri che il famoso (e simpaticissimo) Dieter Menne (http://www.dietermenne.de/), che a quel tempo mi fece diversi scatti con una Canon professionale analogica e poi mi inviò un dischetto con le immagini.

La fine del millenio coincideva con il tramonto del funcarving, "specialità" che avevo iniziato nella stagione 95-96 e che mi aveva portato anche a frequentare un corso di perfezionamento organizzato dalla IASS (oggi Swiss Snowsports) di 4 giorni tenutosi nel dicembre del 1997 ad Andermatt sull'insegnamento specifico di quella che allora era considerata una "disciplina a sé". Ricordo che il capoclasse era il Mauro Pini, allora direttore della Scuola Svizzera di Sci di Airolo ed oggi allenatore di Lara Gut.

Ma torniamo alle foto: questa é una delle mie "pieghe-tipo" funcarvistiche...

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Il trucco é una graduale distensione delle gambe, sino ad ottenerne il massimo quando le punte degli sci raggiungono la linea di pendio; superata questa, bisogna ripiegare gradualmente le gambe per riportarle sotto il baricentro, operazione fondamentale per rialzarsi sfruttando la forza generata dalla curva.
Non nascondo che l'aver trascorso due stagioni con la tavola da pista (04-05 e 05-06) mi abbia aiutato tantissimo in questo tipo di esecuzioni, in quanto tempistica e... sensazioni sono identiche.

Poi ho questa sequenza di curva scattata oltre la linea di pendio, non così estrema nell'esecuzione ma sicuramente più sciolta, nella quale si può notare il movimento di ripiegamento delle gambe:

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;)
 
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