Sequestrato il rifugio «Las Vegas», è irregolare
Alto Adige — 23 luglio 2008 pagina 32 sezione: PROVINCIA
BOLZANO. Il rifugio «Las Vegas», trasformato in un accogliente albergo ad oltre 2000 metri di quota, è finito sotto i sigilli della magistratura. Da qualche giorno la struttura è chiusa per disposizione della magistratura a seguito di un sequestro preventivo chiesto e ottenuto dal sostituto procuratore Axel Bisignano, titolare dell’inchiesta penale per violazioni urbanistiche e paesaggistiche. Per il momento le persone iscritte sul registro degli indagati sono tre. Si tratta di Ulli Crazzolara (titolare della struttura), dell’architetto Hermann Kostner (progettista) e del titolare dell’impresa di costruzioni che ha realizzato i lavori in palese difformità con quelle che erano le autorizzazioni in essere. E’ stata una segnalazione dell’ufficio tutela dell’ambiente della Provincia autonoma di Bolzano a segnalare la situazione alla magistratura. Il rifugio «Las Vegas» è situato in località Piz Sorega a San Cassiano in Alta Badia in una zona ad alta tutela paesaggistica. La competenza amministrativa in quella zona è del Comune di Badia i cui responsabili potrebbero essere chiamati a rispondere di una serie di omissioni che il magistrato ritiene siano state compiute. L’attività del rifugio notevolmente ristrutturato ed ampliato ha avuto inizio tre anni fa. «Possibile che nel Comune di Badia nessuno si fosse accorto della situazione palesemente difforme rispetto alle autorizzazioni rilasciate?» si è chiesto il pubblico ministero che sta conducendo l’indagine. In effetti è difficile poter credere che nessuno, all’interno dell’amministrazione comunale, non si fosse accorto di quanto stava accadendo. Per il momento, però, ad accusare Ulli Crazzolara e gli altri due indagati sono soprattutto i risultati di una consulenza tecnica della Procura della Repubblica dalla quale risulta che la ristrutturazione del vecchio rifugio avrebbe comportato un aumento della cubatura illegittimo. Così come illegittimamente sarebbero stati aumentati i posti letto a disposizione della clientela. Ulli Crazzolara è titolare di una licenza per cinque camere e dieci posti letto. Nel corso di un controllo effettuato da funzionari provinciali in occasione delle ultime festività natalizie è invece risultato che i clienti con posto letto prenotato fossero 29. Il sensibile aumento del numero di camere sarebbe stato camuffato con le esigenze di dare un letto al personale in servizio. In realtà le camere (dotate di tutti i comfort-lusso) sarebbero sistematicamente utilizzate per ospitare clienti oltre i limiti previsti dalla licenza. Oltre a ciò, agli indagati è stata contestata anche la realizzazione completamente abusiva di un «igloo» davanti al corpo edilizio che ospita le camere. In questo caso la struttura è stata realizzata senza alcun tipo di autorizzazione. L’intera struttura, dunque, è stata posta sotto sequestro preventivo da parte della magistratura. E’ però probabile che nelle prossime ore, sulla base di una specifica istanza dell’avvocato di Ulli Crazzolara, venga dissequestrato il solo ristorante per l’esercizio del quale le licenze sono risultate in ordine. - Mario Bertoldi
Alto Adige — 23 luglio 2008 pagina 32 sezione: PROVINCIA
BOLZANO. Il rifugio «Las Vegas», trasformato in un accogliente albergo ad oltre 2000 metri di quota, è finito sotto i sigilli della magistratura. Da qualche giorno la struttura è chiusa per disposizione della magistratura a seguito di un sequestro preventivo chiesto e ottenuto dal sostituto procuratore Axel Bisignano, titolare dell’inchiesta penale per violazioni urbanistiche e paesaggistiche. Per il momento le persone iscritte sul registro degli indagati sono tre. Si tratta di Ulli Crazzolara (titolare della struttura), dell’architetto Hermann Kostner (progettista) e del titolare dell’impresa di costruzioni che ha realizzato i lavori in palese difformità con quelle che erano le autorizzazioni in essere. E’ stata una segnalazione dell’ufficio tutela dell’ambiente della Provincia autonoma di Bolzano a segnalare la situazione alla magistratura. Il rifugio «Las Vegas» è situato in località Piz Sorega a San Cassiano in Alta Badia in una zona ad alta tutela paesaggistica. La competenza amministrativa in quella zona è del Comune di Badia i cui responsabili potrebbero essere chiamati a rispondere di una serie di omissioni che il magistrato ritiene siano state compiute. L’attività del rifugio notevolmente ristrutturato ed ampliato ha avuto inizio tre anni fa. «Possibile che nel Comune di Badia nessuno si fosse accorto della situazione palesemente difforme rispetto alle autorizzazioni rilasciate?» si è chiesto il pubblico ministero che sta conducendo l’indagine. In effetti è difficile poter credere che nessuno, all’interno dell’amministrazione comunale, non si fosse accorto di quanto stava accadendo. Per il momento, però, ad accusare Ulli Crazzolara e gli altri due indagati sono soprattutto i risultati di una consulenza tecnica della Procura della Repubblica dalla quale risulta che la ristrutturazione del vecchio rifugio avrebbe comportato un aumento della cubatura illegittimo. Così come illegittimamente sarebbero stati aumentati i posti letto a disposizione della clientela. Ulli Crazzolara è titolare di una licenza per cinque camere e dieci posti letto. Nel corso di un controllo effettuato da funzionari provinciali in occasione delle ultime festività natalizie è invece risultato che i clienti con posto letto prenotato fossero 29. Il sensibile aumento del numero di camere sarebbe stato camuffato con le esigenze di dare un letto al personale in servizio. In realtà le camere (dotate di tutti i comfort-lusso) sarebbero sistematicamente utilizzate per ospitare clienti oltre i limiti previsti dalla licenza. Oltre a ciò, agli indagati è stata contestata anche la realizzazione completamente abusiva di un «igloo» davanti al corpo edilizio che ospita le camere. In questo caso la struttura è stata realizzata senza alcun tipo di autorizzazione. L’intera struttura, dunque, è stata posta sotto sequestro preventivo da parte della magistratura. E’ però probabile che nelle prossime ore, sulla base di una specifica istanza dell’avvocato di Ulli Crazzolara, venga dissequestrato il solo ristorante per l’esercizio del quale le licenze sono risultate in ordine. - Mario Bertoldi