L'operatività estiva di un impianto a fune ne giustifica l'esistenza e contribuiusce significativamente all'ammortamento solo se si hanno le idee MOLTO chiare su cosa farci.
Pensare di accendere l'impianto ed aspettare i clienti che vanno in cima ai Piselli ad arrostirsi al sole, funziona una due domeniche e non fidelizza, ne consegue che l'impianto lavorerà sempre in rimessa.
Idee chiare significa individuare con esattezza quali saranno i clienti taget e per quali motivi essi, dopo essersi tolti lo sfizio una volta di provare, dovrebbero poi tornarci e tornarci fino a diventare abituali, come accade nel caso dello sci alpino. Sembra facile ma è molto più difficile creare il flusso regolare l'estate che l'inverno.
I motivi per cui si potrebbe salire sono sostanzialmente 4:
1) Il primo, nel mondo bacato di oggi, è sempre lo stesso, evergreen ed intramontabile: il MAGNA'!
2) Vedere il panrama
3) Partire per escursioni
4) Salire in MTB per poi gironzolare in quota
5) Fruire di un Bike Park
Analizziamoli 1 ad 1
1) Ci vuole professionalità, offerta valida, classe nell'arredare, non lesinare nel creare spazi ombreggiati vivibili, bella musica relaxing non cafona, grande spirito d'intraprendenza nell'organizzare e pubblicizzare eventi.
2) Attività mordi e fuggi che non fidelizza, va presa come un di più, ma non ci si può puntare
3) Se il monte non fa parte di una catena ma con la fune arrivi già in vetta, tale attività non è contemplabile
4) Come 2, non fidelizza, ci vado una volta poi la volta dopo vado a Treia, poi la domenica dopo vado alla ciclabile della ferrovia del nera...
5) Con l'offerta vasta di oggi, che si sta sviluppando anche in centro Italia (Amiata, Cese, Frontignano, Abetone, etc. etc.), fare un Bike Park che lavora non è uno scherzo, se si pensa di fare due piste ad Catzum e fidelizzare ci si sbaglia di grosso, il Bike Park oramai è un lavoro da professionisti che comporta investimenti grandi che vanno poi ammortizzati. Altra cosa che i gestori dei BIke Park svegli hanno capito: portano soldi le famiglie non i proazzi, quindi offerta anche di noleggio, scuola, presenza di piste facili, e atività collaterali per chi non fa bici.
Se non si analizzano a fondo questi 5 motivi, si fa il pienone a Pasquetta, scontentando tutti per i parcheggi, per la coda in baita, per il sudato cibo dozzinale e servito scortesemente... poi si soffre tutta la stagione.