Nella sezione off topic avevo lasciato un messaggio riguardo al calcio, sinonimo di uno sport che non esiste nella realtà. Calcio e sport sono parole troppo distanti e tutti voi la pensano come me.
Il topic è stato chiuso. Qeusta è stata la reazione del moderatore.
Non capisco come un intervento, a mi modeto parere costruttivo, debba essere censurato.
Vi lascio con quanto scritto e giudicate voi:
"Televisioni che gareggiano per accaparrarsi dirette televisive, calciatori stra-pagati che guadagnano più di manager o imprenditori, giornali e telegiornali che parlano nei loro spazi sportivi solo del ca***o.
Il ca***o quale fenomeno mediatico creato e modellato da noi stessi.
Ed è nel ca***o simbolo di sport, di aggregazione, di fratellanza e perché no, di confronto, che i mali della società, della gioventù, sfociano.
La radice a quanto accaduto in passato e quanto accaduto adesso per il giovane Gabriele, deve innanzitutto spronare la classe dirigente, giornalisti e politici, imprenditori e liberi professionisti, affinché questo male venga reso quantomeno circoscritto.
Delle misure anti-violenza o delle restrizioni, se ne sente parlare ogni giorno. Forse perché sia diventato più un fatto politico che di necessità.
Il primo esempio deve partire proprio dalla società per bene, che deve farsi portatore del vero sport quale simbolo di dignità sociale e civile.
Ecco, il ca***o non è adatto come sponsor per i giovani.
Il male del ca***o che nasce già prima nelle aule dei tribunali, come nel caso Calciopoli, che nasce prima negli stessi scontri tra calciatori, non può e non deve essere sempre e per ogni domenica così decantato.
Come può definirsi sport nazionale di una società civile come la nostra un gioco dove muoiono persone?
Gli interessi di certo sono ormai tanti o forse troppi, e si sa, quando gira la moneta tutti ma proprio tutti cerchiamo di non far surclassare quello che ci rende ricchi o perlomeno famosi.
Come farebbero i vari Presidenti delle società a farsi vedere in primo piano sui tg ogni sera? O cosa scriverebbero i vari quotidiani sportivi?
Una risposta la trovo in tantissimi altri sport, spettacolari forse più del ca***o, ma spesso dimenticati. Che si cominci a parlare dello sci come del rugby, o della pallavolo o del basket, dove migliaia di tifosi accorrono senza essere scortati dalle forze dell’ordine e tutti insieme vanno a vedere il vero spettacolo.
Dove gli atleti, non di certo fotomodelli, si stringono la mano e scherzano prima della gara.
Dove il divertirsi e l’essere presenti è l’unico obiettivo importante.
Promotori sociali in un Italia che ha bisogno soprattutto di questo."