Come riportato velocemente nel thread generico, ieri pomeridiano a Madesimo, per togliere la ruggine dalle lamine, ma soprattutto dalla muscolatura delle gambe e della schiena.
Ero convinto che dovesse fare brutto per tutto il ponte dell'Immacolata e invece il cielo è limpidissimo e le Grigne scintillano di bianco, coperte dalla (non troppa) neve che è rimasta dopo la perturba dei giorni scorsi.
Per fare 2-3 ore, Bobbio sarebbe perfetta, ma vedo che tutta la Valtorta è ancora chiusa e allora carico armi e bagagli, alla volta di Madesimo.
In superstrada, c'è il mondo diretto verso le Alpi, ma fortunatamente a Colico quasi tutti continuano per la Valtellina. Good luck, per chi dovrà scendere da Bormio e Livigno domenica sera!
In compenso, già guardando le cime dell'Alto Lago, è chiaro che da una certa quota in su c'è un manto di almeno 20-30 cm, che leviga tutte le asperità del profilo della montagna.
A Campolcino, il parcheggio della funicolare è pieno al 70%, il che mi fa subito preoccupare sull'affollamento delle piste, ma ormai il Rubicone è stato varcato e qui toccherà sciare.
Salgo come al solito fino a Madesimo, per avere la flessibilità di smettere quando mi pare, senza aspettare gli orari cadenzati della funicolare. Il park del lago Azzurro è ovviamente strapieno, con vetture persino in 2a fila come a Milano, e trovo un posto nel park sotto alla diga, anch'esso incredibilmente pieno. Insomma, in pista ci sarà il mondo!
In compenso, già in paese ci sono almeno 40 cm di polverella, come si può vedere bene sulla staccionata che fa da parapetto verso il lago Azzurro.
Da qui in poi, poche foto, perchè da buon seguace del dr. Miss ho pensato più a sciare che a fotografare ... però giuro che sono stato davvero a Madesimo
L'ingresso all'arroccamento del lago Azzurro è sconsolante, con un imbuto di sciatori in
coda mai visto, che poi durerà circa 5 minuti. In realtà, sarà l'unico impianto dove ci sarà da sgomitare, perchè in tutti gli altri l'imbarco sarà pressoché istantaneo e quindi basterà stare alla larga dalle 2 piste servite da questa seggiovia.
Di aperto, non c'è gran che: la
Montalto (ma senza pista), la cabinovia dei
Larici, la
Cima Sole, la gettonatissima
Lago Azzurro e l'
Alpe Motta. Chiusa la Val di Lei e le due seggiovie che raggiungono la Colmenetta, per cui il collegamento Madesimo-Alpe Motta è solo via
stradelli. Le piste chiuse erano già coperte dalla neve naturale e in corso di innevamento, per cui immagino l'apertura a breve.
L'
Interpista nera ufficialmente chiusa, ma già ridotta a una pista di moguls da chi ci è passato: il problema è che non c'era fondo e, fra le gobbe di neve, affiora pure l'erbetta rinsecchita.
Tutte le piste sono abbastanza ingolfate di sciatori, ma l'unico tratto davvero impraticabile, dove bisogna scendere piano piano in una specie di formicaio, è il primo muretto della cima Sole.
Cieli sereni sopra Madesimo, tranne che verso il Groppera, già avvolto dalle nubi della perturbazione in arrivo. Al sole, temperature piacevoli. Nel Regno delle Ombre dietro la cima Sole (chissà perchè l'hanno chiamata così
), temperature più frizzantine.
Chiudo con lo stato della
neve, davvero molto variegato. Dove c'è, quasi ovunque, il
fondo è quello
duro artificiale, che "scrocchia sotto gli sci", per il piacere degli sciatori di scuola Albertiana (2). Solo sul muro di partenza della Cima Sole, il fondo è così levigato dai passaggi da diventare quasi ghiaccio.
Dove il fondo non c'è, come alla fine della pista dell'
Alpe Motta, la pista si disfa in piccole gobbe e affiora l'
erbetta tanto amata dalle mucche della valle Spluga.
Soprattutto nei tratto meno pendenti, il fondo è coperto da un bello strato di
neve naturale e farinosa, che invece farebbe la gioia degli sciatori gennarini, come il dr. Miss.
All'arrivo della Montalto, forse perchè ci ha piovuto sopra, la neve è piena di pallettoni ghiacciati e il rumore che sale dagli sci è quello di quando si guida in mezzo alla grandine.
Alla fine, le gambe e la schiena hanno retto decentemente (ma a novembre avevo curato di fare un po' di camminate in montagna) e ho smesso dopo 3h15, più per noia e oscurità, che per vero affaticamento.
Stando alla larga dalle code della lago Azzurro, sciati circa 30 km e 5.000 m di dislivello, fra le 12.45 e le 16.00.