4Skiers n°3 OUT NOW ! ! !

Presa ieri e letta per metà.
devo dire che è notevolmente migliorata, ancora rivolta ad un pubblico un pò troppo giovane per i miei gusti ma penso sia giusto così (sono io che sto invecchiando...).
Ho visto + servizi sul big mountain il chè non può che farmi piacere.
Avanti così...
 
anch'io trovata e letta...a me piace..e per essere solo al 3° numero credo ke voi abbiate grossi margini di miglioramento..sicuramente continuerò a prenderla!
complimenti!

p.s:se vi faccio un salto nudo mettete anke me sul giornale??buahahahahahah :skicul:
 
Trovato.

FAVOLOSO. Davvero 3 passi avanti :D
Finalmente anche da leggere. Lo stile è quello che non c'è già ed è un bene. Che poi si preferisca l'altro non importa. Almeno c'è la "seconda campana" :D

Foto come sempre favolose. I colori e le composizioni di Alo mi piacciono.

Ma chi è Tony Hawk?
Bellissimo l'articolo sull'Alaska, sui 4 posti canadesi (fumi?) e della macchia viola (Yeah)

Bravi :clap: :clap: :clap:
 
Tony Hawk:

Quello di Tony Hawk è un nome familiare a chiunque da ormai vent' anni, tanto per i fanatici dello skate quanto per chi non ha mai visto una tavola in vita sua. Ma è soprattutto negli ultimi sei anni di vittorie nelle competizioni e di rotazioni da 900 gradi a tatuare il nome Hawk sulle fronti della nostra giovinezza. Pioniere nella diffusione dello skate da un capo all' altro del mondo, Tony è diventeto un icona per un' intera generazione di ragazzi rimasti senza idoli. Grazie all' invenzione di innumerevoli trick in vert, al suo infinito potenziale e a una classe che lo accompagna in ogni movimento, Tony Hawk è indiscutibilmente tra gli astri più splendenti di questo firmamento.

Biografia: la vita di Tony Hawk cambiò drasticamente quaando, a nove anni, suo fratello maggiore gli regalò una tavola blu in fibra di vetro. Finalmente corpo e mente si riunivano in una cosa sola e grazie aala sua abilità con la tavola, Tony cominciò a cambiare personalità. Adesso era riuscito a trovare qualcosa che gli piaceva sul serio. Stando a quanto detto da suo fratello Steve, Tony diventò più calmo e altruista, cominciando a prestare attenzione ai bisogni degli altri. Non gli importava perdere, l' unica cosa che contasse veramente era quella tavola blu. Nelle competizioni quando gli capitava di non skatare bene - anche in caso di vittoria - tornava a casa, prendeva il suo gatto Zorro e si chiudeva in camera sua. "Se non faccio del mio meglio mi uccide" diceva. Non era molto chiaro il perchè di tutta questa motivazione ne, tanto meno, la sua provenienza. Molto probabilmente era un "dono" di suo padre, Frank, reduce della seconda guerra mondiale. Più che un apporto genetico, la cosa che avvicinò maggiormente padre e figlio fu la passione e il supporto che il primo dava al secondo, niente lezioni e insegnamenti, ma solo tanta, tantissima comprensione. Frank scarrozzava Tony su e giù per tutta la costa californiana per permettere al figlio di partecipare alle competizioni più disparate, costruiva rampe e, quando si accorse delle clamorose lacune presenti all' interno delle strutture che organizzavano le manifestazioni ufficiali, fondò la CASL e la NSA (California Amateur Skateboard la prima, National skateboard Association la seconda). La NSA organizzò diverse diverse manifestazioni che aiutarono questo sport a crescere, sia per importanza che per numero di proseliti. Nel 1995 Frank morì...

All'età di dodici anni Tony ricevette la prima offerta di sponsorizzazione. La Dogtown Skateboard lo accompagnò in tutta la sua evoluzione, fornendogli tavole anche quando, a quattordici anni, Tony entrò nel circuito PRO. Due anni dopo venne riconosciuto come miglior skater del pianeta. A diciassette anni partecipò a centotre competizioni riservate ai pro, vincendone sessantatre.

Nell' aprile del 1990 sposò Cindy Dunbar e si stabilì a Fallbrook, dove potè coltivare le sue passioni per computer, stereo e automobili. Ma un giorno, nel 1991, tutto questo finì... Lo skate morì. Non di una morte lente, ma di un male improvviso. Tony smise di "guadagnare" e sua moglie, una estetista, diventò quella che portava il pane a casa. I successivi cinque anni furono caratterizzati da una incertezza economica e crisi personali, che lo costrinsero a vendere casa e la sua Toyota-Lexus. Nel 1992, Cindy diede alla luce Riley.

Due anni dopo (1994) Tony e Cindy divorziarono. Nel frattempo la Birdhouse Project si avviava sul viale del declino mentre il futuro di Hawk sembrava sempre più grigio e incerto. " Se non posso skatare posso sempre mettermi a fare video per altri, oppure mettermi dietro una scrivania a scrivere siti web" diceva. Fortnamente ciò non accadde e nel 96 gli affari ricominciarono a girare. Sposò Erin, comprò una nuova casa e ricominciò a skatere sul serio. Grazie alla gestione delle sponsorizzazioni, tra cui Birdhouse, Tech Deck Toys, Quicksilver, ecc. Hawk guadagnò non poco. Nel 99 Tony diventa padre per la seconda volta, e chiude il mitico 900 agli ESPN X-GAMES a San Francisco, durante il " Best Trick Contest".

Oggi Tony Hawk non gareggia più direttamente in tutte le competizioni, ma continua a skatare e a migliorarsi, basta guardare all' ultima edizione degli X-Games per vedere la che razza di Trick ha chiuso...
 
a bologna è introvabile...anche nelle edicole che avevano gli altri numeri....mi piacerebbe averne una copia come ricordo....

OT: tony hawk è un mito assoluto...ma quanti anni ha ormai? gira sempre di brutto ma a occhio dovrebbe aver passato i 40...
 
OT: tony hawk è un mito assoluto...ma quanti anni ha ormai? gira sempre di brutto ma a occhio dovrebbe aver passato i 40...

se non sbaglio dovrebbe essere del 70.

cmq, e dico una banalità, c'ha uno stile un po' discutibile, legnoso (dovuto anche al fatto che è uno stangone).
 
errata corrige: è del 1968, siete ancora dei giovincelli in confronto a lui ( o forse no, vecchiacci). :D

chiudo l'OT.
 
sono entrato ieri nella fascia 36-40 e spero di avere ancora pallottole da sparare.
Comunque da che mondo e mondo è molto meglio la classe '71. :lol: 8--) :lol: 8--) :lol: 8--) 8--) :lol: 8--)
 
Top