Daniele Nardi: la via perfetta

zobo

Well-known member
Ho appena finito di leggere questo libro sull'Alpinista laziale, scomparso nel 2017 sul Nanga Parbat. Molto bello. Mi ha tenuto attaccato fino alla fine con la sua voglia di andare oltre . Qualcuno conosce la sua storia oltre il libro?
 
Su Prime Video c'è il film documentario:"Verso l'ignoto", se ti ispira il tema.
Consiglio anche L'ultima Vetta, che è su Tom Ballard che è scomparso con lui sul Nanga.
Inoltre anni fa la rai fece un documentario: "K2: il sogno, l'incubo" sulla spedizione del 2007 di Nardi con Vielmo, Fait e lo scomparso Zavka
Si trova ancora o sul tubo o su dailymotion

Nardi era un purista, forse troppo puro... specie nella sua ricerca della via perfetta
 
A me spaventò il video del 2017 in cui sfanculava i suoi compagni mentre era appeso ... Aveva le movenze e l'espressione dell'esaltato, davvero poco rassicurante.

Premetto che ero un po' influenzato dal libro di Moro, che però ci gira intorno dicendo che c'era un problema ma non spiega mai quale ... solo che si era incrinato il rapporto di fiducia (infatti rimane volutamente criptico).
Ovviamente 2 episodi (di cui uno di seconda mano) non bastano a qualificare una persona di cui non so null'altro.

Ma fu quella la mia sensazione di puro spettatore, decisamente negativa.
 
sul tubo ci sono svariti video su Nardi, in uno se non ricordo male registra anche un incedente sul Nanga, non ho mai capito come facesse a filmare in diretta...
 

.

Ultima modifica:
moro e nardi sono caratterialmente agli opposti… che finisse come é finita era piú che probabile… nardi era estremo, moro ci tiene a tornare a casa…

Nardi per molti aspetti mi ricorda Marco Siffredi, anche lui morto in cerca della discesa perfetta…
 
moro e nardi sono caratterialmente agli opposti… che finisse come é finita era piú che probabile… nardi era estremo, moro ci tiene a tornare a casa…

Sì ... questo dal libro traspare abbastanza evidente, come confermato dai video di Nardi che ho visto solo dal 2017, prima - lo ammetto - non lo conoscevo (non seguo granché le imprese alpinistiche ma mi piace molto come scrive Moro e lo spazio che concede all'introspezione ed alla descrizione degli ambienti, più che all'autocelebrazione delle proprie gesta: anzi è meglio quando descrive fallimenti).
 
Seguivo Nardi attentamente in quanto rappresentava il "diverso" nel mondo dell'alpinismo himalayano.

Bisogna tenere conto del fatto che in quel mondo, nessuno puo' definirsi normale e perfettamente sano di mente (nel bene e nel male). Nardi divenne molto famoso dopo le diatribe con Moro, quando fu beccato a registrare conversazioni in tenda di nascosto. Ma aveva un approccio moderno, "social", aveva capito prima di altri che i nuovi media potevano essere delle fonti di reddito e celebrita', ed altri forse non amavano questo approccio, forse anche perche' proveniente da un'area geografica non tipica dell'alpinismo. Mi e' piaciuto il suo approccio romantico, meno la sua testardaggine, e meno la sua incapacita' di fare qualche compromesso. Poi avere "contro" Moro, ottimo alpinista ma diciamolo, grande politico e furbacchione, non deve essere stato facilissimo.
 
Rimane il fatto che le grida isteriche rivolto alla camera di uno appeso sulla parete di 8000 non mi convincono tanto, forse ho una visione romantica dell'alpinismo, di cui so pochissimo...
Però prediligo il furbacchione pragmatico che porta a casa la pelle propria e magari quella degli altri, guadagnandosi pure una medaglia al valore.
 
Rimane il fatto che le grida isteriche rivolto alla camera di uno appeso sulla parete di 8000 non mi convincono tanto, forse ho una visione romantica dell'alpinismo, di cui so pochissimo...
Però prediligo il furbacchione pragmatico che porta a casa la pelle propria e magari quella degli altri, guadagnandosi pure una medaglia al valore.

A me non piacque Nardi in quel frangente come non mi piacque Moro quando di fatto frego' la cima del Naga in invernale alla Revol convincendola a scendere causa perturbazione in arrivo che in realta' non c'era. Ribadisco, quello e' un mondo parecchio strano.
 
Forse avevano percorso vie diverse o ricordo male? Magari l'ha convinta che quella scelta da lei fosse troppo pericolosa? Non ho tempo di riguardare le informazioni sulla vicenda, ma mi sembra che a un certo punto Moro decida di fare un percorso diverso.
 
Difficile capire da che parte stanno ragione e torto. Basta ricordarsi Aria sottile con l'accusa a Bukreev poi ribaltata clamorosamente.

Però nel complesso su Nardi avevo avuto anche io l'impressione di un personaggio molto controverso. Spesso in lotta. Solitario
 
Semprevisa, Cima Nardi

IMG_3338.JPG
 
Come non mi piacque Moro quando di fatto frego' la cima del Naga in invernale alla Revol convincendola a scendere causa perturbazione in arrivo che in realta' non c'era.
In realtà il duo Mackiewicz Revol è stato il primo ad attaccare la vetta e si è fermato tra 7400 e 7600 per una vera tempesta, da li decisero di scendere, e le altre tre cordate cercarono di coinvolgerli ma loro rifiutarono per riprovarci nel 2018, quando poi Tomek morì durante la discesa
le altre tre cordate visti i notevoli problemi unirono le forze, e alla fine dal gruppo fu escluso Nardi che trovatosi da solo (Bielecki dopo il volo se ne andò) rinunciò suo malgrado.

Forse tu parli di Tamara Lunger, che mollò a 70m dalla vetta, ma non per pressioni di moro o degli altri, ma perchè era stremata, lei stessa l'ha confermato più volte.
 
In realtà il duo Mackiewicz Revol è stato il primo ad attaccare la vetta e si è fermato tra 7400 e 7600 per una vera tempesta, da li decisero di scendere, e le altre tre cordate cercarono di coinvolgerli ma loro rifiutarono per riprovarci nel 2018, quando poi Tomek morì durante la discesa
le altre tre cordate visti i notevoli problemi unirono le forze, e alla fine dal gruppo fu escluso Nardi che trovatosi da solo (Bielecki dopo il volo se ne andò) rinunciò suo malgrado.

Forse tu parli di Tamara Lunger, che mollò a 70m dalla vetta, ma non per pressioni di moro o degli altri, ma perchè era stremata, lei stessa l'ha confermato più volte.

Aveva "le sue cose"... in corso... altrimenti sarebbe arrivata. Rinunciando però non solo si è salvata lei (era al limite) ma ha aiutato gli altri due a ritrovare la via di casa, dato che la lucina della tenda ha fatto da riferimento.
 
Top